Il 24 maggio del 1964 Jim Templeton, un vigile del fuoco di Carlisle nell’Inghilterra del nord, fece una passeggiata sulle colline di Solway Firth per fare delle foto. Non avvenne niente di insolito, ma sia lui che sua moglie notarono una strana atmosfera. L’aria era elettrica ma nessuna tempesta era in arrivo. Anche le mucche al pascolo sembravano nervose. Qualche giorno più tardi il signor Templeton portò le foto a sviluppare. Quando le andò a riprendere, la persona che fece il lavoro gli disse che era un peccato che nello scatto più significativo della piccola Elisabeth, comparisse un uomo sullo sfondo. Jim non nascose la sorpresa. Infatti non avevano incontrato nessuno quel giorno.

 

 

Eppure nella foto in questione c’era davvero una figura dietro la bambina, un uomo che indossava una tuta spaziale, o così sembrava. Il caso fu riportato alla polizia che consultò la Kodak, la quale offrì una fornitura a vita di pellicole a chi avesse risolto il mistero di quell’immagine. Non fu infatti, come aveva pensato la polizia all’inizio, un semplice caso di doppia esposizione. Il caso fu archiviato ammettendo semplicemente che si trattava di “una di quelle cose… una foto bizzarra!” Qualche settimana più tardi Jim Templeton ricevette due misteriose visite. Non aveva mai sentito parlare del MIB’s: in Inghilterra era pressoché sconosciuto. Comunque questi due uomini arrivarono a casa sua su una Jaguar nera ed entrambi indossavano abiti neri. Tutto normale, apparentemente, a parte lo strano comportamento dei due. Invitarono Jim per in giro in auto e lo tempestarono di domande, una più assurda dell’altra. Volevano conoscere nel dettaglio la situazione metereologica del giorno in cui aveva scattato quella foto, e il comportamento degli uccelli e degli animali nelle vicinanze. Cercarono infine di fargli ammettere che aveva solo fotografato un uomo di passaggio, ma quando Jim, molto educatamente, confermò con sicurezza che non c’era nessun uomo quel giorno, i due si irritarono e lo lasciarono a piedi a cinque miglia da casa. Così il povero vigile del fuoco dovette farsela a piedi!

Fonte: http://isilenti.wordpress.com

 



 
Il famoso caso di cui sopra, avvenuto nei pressi di una installazione nucleare della Gran Bretagna, e' un classico dell'ufologia che quasi tutti gli interessati dell'argomento conoscono, ed alimenta l'idea che i sistemi ottici possano immortalare quello che l'occhio umano non vede. E' interessante pero' notare come nel film "Star Trek: L'insurrezione" del 1998 la Federazione dei Pianeti Uniti sta' compiendo un'osservazione del popolo dei Ba'Ku mediante l'invisibilita', approfittando del suo minore sviluppo tecnologico:
http://it.wikipedia.org
Gli agenti occultati mediante questo sistema corrono per le strade della comunita' senza essere notati...

 

 

Se guardate qui sotto, forse in omaggio al caso Templeton del 1964, le tute per non essere visti sono piuttosto simili a quelle della misteriosa foto inglese all'inizio di questo articolo. Forse si vuole sottintendere che gli extraterrestri camminano indisturbati tra le nostre strade grazie a campi di forza che fermano i fotoni? Ci si e' ispirati al caso Templeton per immaginare l'inizio del film?

 

 

 

Quando l'androide Data esce volontariamente dall'invisibilita' colpisce con un'arma a raggi il sistema di occultamento che celava un laboratorio di osservazione, una struttura che spiava indisturbata il villaggio dei Ba'Ku da poca distanza.

 

 

Perche' questo film sembra legarsi al caso Templeton? E' solo un caso? E' un modo di inserire dei concetti nell'inconscio degli spettatori? Per ora pensiamo che e' probabilmente solo una coincidenza. Certo di aneddoti che coinvolgono apparenti tecnologie per l'invisibilita' e' piena l'ufologia.

D.D. , Ansu.

 


 

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