L'obiettivo di questo articolo è evidenziare il legame fra Intelligenza Artificiale e UFO.

 

 

L’accelerazione del progresso tecnologico ha rappresentato l’aspetto centrale del periodo dalla fine dell'1800 al 2011. Ci siamo e ci troviamo di fronte alla possibilità di cambiamenti che sono paragonabili alla nascita della vita umana sulla terra. La causa precisa di questi cambiamenti è indicata nell’imminente creazione di entità tecnologiche con un’intelligenza più grande di quella umana, ma questo potrebbe essere già successo. La scienza può arrivare a questo punto di rottura attraverso mezzi diversi (ma questo potrebbe essere già successo):
A) E’ possibile lo sviluppo di computer che siano svegli e intelligenti in modo super umano. (A tutt’oggi ci sono molte controversie sul fatto che si possa o meno creare l’equivalente umano nella macchina. Ma se la risposta è sì, allora ci sono pochi dubbi sul fatto che subito dopo si possano costruire esseri più intelligenti. (ma questo potrebbe essere già successo).
B) Grossi network di computer e gli utilizzatori a loro associati potrebbero risvegliarsi come entità intelligenti in modo super umano...(ma questo potrebbe essere già successo).
C) Interfaccie computer/uomo potrebbero diventare così profonde da poter considerare ragionevolmente gli utilizzatori come intelligenti in modo super umano.(ma questo potrebbe essere già successo).
D) La scienza biologica potrebbe fornire i mezzi per aumentare l’intelletto umano naturale (ma questo potrebbe essere già successo).

Le prime tre possibilità dipendono dai perfezionamenti dell’hardware dei computer. Il progresso dell’hardware ha seguito una curva sorprendentemente regolare negli ultimi decenni. Basandomi su questa tendenza, credo che la creazione di un’intelligenza più grande di quella umana potrebbe avvenire nell’arco dei prossimi trent’anni (notare che i sostenitori dell’IA stanno facendo questa dichiarazione da trent’anni). Quali sono le conseguenze di un evento di questo tipo? Se un’intelligenza più grande di quella umana (leggi UFO) guidasse il progresso, il progresso sarebbe molto più rapido. Di fatto, non sembrano esserci ragioni perché il progresso stesso non possa comportare la creazione di entità ancora più intelligenti… su una scala temporale più ravvicinata. Ed è quello che sta accadendo in campo ufologico no? Non assistiamo ad un aumento vertiginoso di avvistamenti...?

L’analogia più efficace che trovo sta nel passato evoluzionistico: gli animali si adattano ai problemi e realizzano delle invenzioni, ma spesso in modo che non è più veloce del modo in cui la selezione naturale può fare il suo lavoro: il mondo agisce come proprio simulatore nel caso della selezione naturale. Noi umani abbiamo l’abilità di interiorizzare il mondo e portare avanti nelle nostre teste il cosa-seccede-se;possiamo risolvere la maggior parte dei problemi mille volte più velocemente di quanto non possa fare la selezione naturale. Ora, nel creare i mezzi per eseguire quelle simulazioni ad una velocità molto maggiore, entriamo in un regime che è tanto radicalmente diverso dal nostro passato umano quanto noi umani lo siamo dagli animali inferiori. (e gli UFO altro non sarebbero che prodotti di questa IA). Questo cambiamento rappresenterà una dissipazione di tutte le regole umane, forse in un battere d’occhio:
una fuga esponenziale al di là di ogni speranza di controllo. Sviluppi che si pensava potessero solo accadere in “un milione di anni” (se mai ci sarebbero riusciti) molto probabilmente accadrebbero nei prossimi mesi o anni. E’ giusto chiamare questo evento una "Singolarità Ufo". E’ un punto in cui i nostri vecchi modelli devono essere scaricati e governa una nuova realtà, un punto che incomberà sempre di più sugli affari umani fino a che la nozione non diventerà d’uso comune. Eppure, nel momento in cui si verificherà potrebbe ancora rappresentare una grossa sorpresa e un’ancor più grossa incognita. Negli anni ‘50 pochissimi se ne accorsero; Stan Ulam ha parafrasato John von Neumann nel dire:
"Una familiarizzazione centrata sul progresso sempre in accelerazione della tecnologia e del cambiamento nello stile della vita umana, che dà l’apparenza di avvicinarsi a qualche singolarità essenziale nella storia della razza oltre la quale gli affari umani, così come li conosciamo, non possono continuare".
Lo stesso von Neumann usa il termine singolarità anche se sembra che pensi al progresso normale e non alla creazione dell’intelletto UFO non umano (per me gli UFO sono l’essenza della Singolarità. Senza di essa non avremmo altro che un luccichio di ricchezze tecnologiche mai assorbite propriamente.)
Negli anni ‘60 gli UFO sono stati riconosciuti come il riconoscimento di alcune delle implicazioni dell’intelligenza super umana. Mi si permetta di definire una "macchina UFO" come una macchina che può sorpassare di gran lunga tutte le attività intellettuali di qualsiasi uomo comunque intelligente. Poiché il progettare le macchine è una di queste attività intellettuali, una macchina UFO ultra intelligente potrebbe progettare macchine ancora migliori; ci potrebbe quindi essere senza dubbio una “esplosione di intelligenza” e l’intelligenza dell’uomo rimarrebbe molto indietro. Così la prima macchina ultra intelligente sarebbe l’ultima invenzione che dovrebbe fare l’uomo, premesso che la macchina sia tanto docile da dirci come tenerla sotto controllo... (ma questo potrebbe essere già successo). Ci possono essere conseguenze più spiacevoli. Qualsiasi macchina UFO del tipo che conosciamo non sarà uno “strumento” dell’umanità, non di più di quanto gli uomini siano gli strumenti dei conigli, dei pettirossi o degli scimpanzé. Attraverso gli anni sessanta, settanta ed ottanta, si diffuse la consapevolezza del problema del contatto con alieni. Forse furono gli scrittori di fantascienza che sentirono il primo impatto concreto. Dopotutto gli scrittori di “hard” science fiction sono quelli che cercano di scrivere storie specifiche su tutto ciò che la tecnologia UFO potrebbe farci. Che ne è del decennio in arrivo mentre ci avviciniamo al limite? Come si diffonderà l’approssimarsi della Singolarità UFO sulla visione
umana del mondo? Gli esperti di AI dicono che sino a quando non avremo dell’hardware potente quanto il cervello umano è probabilmente sciocco pensare che riusciremo a creare intelligenza equivalente a quella umana (o più grande).

Un sintomo del progresso verso la Singolarità UFO: le idee stesse si dovrebbero spargere ancora più velocemente ed anche le più radicali diventeranno velocemente luoghi comuni.

1 - E che ne è dell’arrivo della Singolarità UFO stessa? Cosa si può dire della sua comparsa?
Poiché implica una fuga intellettuale, probabilmente accadrà in modo più veloce di qualsiasi rivoluzione tecnica vista finora. Probabilmente l’evento precipitante sarà inatteso, forse anche dai ricercatori impegnati. Se il collegamento a rete sarà abbastanza diffuso (in sistemi ubiqui interconnessi) sembrerà che i nostri manufatti tutto d’un tratto si siano svegliati (ma questo potrebbe essere già successo e non ce ne siamo accorti?). E che cosa succede un mese o due (o un giorno o due) dopo questo fatto? Ho una sola analogia da indicare: la nascita dell’umanità.
Saremo nell’era post-umana, nell'era UFO-UMANA.

2 - Può essere evitata la Singolarità UFO?
Non lo so, ma se la Singolarità UFO può accadere, accadrà. Anche se tutti i governi del mondo arrivassero a comprendere la “minaccia” e ne fossero mortalmente impauriti, il progresso verso la meta continuerebbe. Molti scienziati sono dell’idea che possiamo confinare tali dispositivi UFO in modo che i loro risultati possono essere esaminati ed usati con sicurezza. Io sono dell’idea che il confinamento sia intrinsecamente impraticabile. E qui posso parlare di quello che ci aspetterebbe dopo il contatto UFO-UOMO. Infatti sarebbe impossibile costruire regole nella mente dell’entità UFO creata da AI. Se la Singolarità non può essere prevenuta o confinata, allora quanto sarà brutta l’era UFO-UOMO? Be’… abbastanza brutta. L’estinzione fisica della razza umana è una possibilità. Eppure l’estinzione fisica potrebbe non essere la possibilità più spaventosa. Pensate ai diversi modi in cui ci poniamo in relazione con gli animali. Un mondo dell'era Ufo-uomo avrebbe ancora un’infinità di nicchie dove l’automazione umano-UFO sarebbe accettabile:
sistemi allacciati in strumenti autonomi, spiriti autocoscienti nella funzionalità inferiore di senzienti più ampi (una intelligenza fortemente super umana sarebbe probabilmente una Society of Mind con qualche componente proprio competente).

Alcuni di questi equivalenti umani potrebbero venir usati per nient’altro che per il processo del segnale digitale… Altri potrebbero essere dall’apparenza molto umana, eppure con una unidimensionalità, una
dedicazione che nella nostra era li porterebbe dritti dritti in un manicomio. Comunque nessuna di queste creature potrebbero essere umani in carne ed ossa, potrebbero essere la cosa più vicina nel nuovo ambiente a ciò che ora chiamiamo umano. Creo che non possiamo prevenire la Singolarità UFO, che il suo arrivo è una conseguenza inevitabile della competitività naturale degli umani e delle possibilità inerenti alla tecnologia.

3 - Altre strade per la Singolarità?
Quando la gente parla di creare esseri super umanamente intelligenti immagina di solito un progetto di IA. Ma ci sono altre strade verso la super umanità. Le reti di computer e le interfaccie Uomo/Computer sembrano molto più comuni dell’IA, eppure potrebbero condurre alla Singolarità. Chiamo questo approccio discordante (AI) Amplificazione d’Intelligenza (ma questo potrebbe essere già successo). L’AI sta procedendo molto naturalmente, nella maggior parte dei casi non è neppure riconosciuta per quello che è dagli stessi suoi sviluppatori; ma ogni volta che migliora la nostra capacità di accedere all’informazione e di comunicarla agli altri, in qualche modo raggiungiamo un miglioramento nell’intelligenza naturale. Già adesso, il gruppo formato da un laureato umano e una buona workstation informatica (anche non collegata in rete) può raggiungere il massimo in qualsiasi test scritto di intelligenza che esista. C’è almeno un precedente congetturale a questo approccio. Cairns-Smith ha speculato che la vita biologica potrebbe essere iniziata come aggiunta ad una vita più primitiva basata sulla crescita cristallina. Lynn Margulis ha fatto delle forti affermazioni sul fatto che il mutualismo sia una grossa forza trainante nell’evoluzione. Si noti che non sto proponendo che si ignori la ricerca sull’IA. Avanzamenti nell’IA spesso possono avere applicazioni nell’AI e viceversa. Sto suggerendo di riconoscere che nella ricerca sulle reti e sull’interfaccia ci sia qualcosa di profondo (e potenzialmente selvaggio) quanto l’intelligenza artificiale. Con questa comprensione possiamo vedere progetti che non siano direttamente applicabili quanto l’interfaccia convenzionale e il lavoro di progettazione su rete, ma che servano a
portarci verso la Singolarità lungo il cammino dell’AI. La potenza e l’influenza di Internet sono ampiamente sottostimate. Proprio l’anarchia dello sviluppo della rete mondiale è una dimostrazione del suo potenziale. Con l’aumento combinato della connettività, dell’ampiezza di banda, delle dimensioni di archivio e della velocità
dei computer, avremo a che fare ad una velocità maggiore di un milione di
volte e con milioni di agenti intelligenti (noi stessi). Gli esempi precedenti illustrano la ricerca che può essere fatta all’interno del contesto dei dipartimenti di scienza informatica contemporanei. Ci sono altri paradigmi. Per esempio, la gran parte del lavoro nell’intelligenza artificiale e nelle reti neurali si potrebbe beneficiare di una connessione più stretta con la vita biologica. Invece di cercare semplicemente di modellare e comprendere la vita biologica coi computer, si potrebbe dirigere la ricerca verso la creazione di sistemi compositi che si basino per la guida sulla vita biologica, o per quegli aspetti che ancora non conosciamo bene per implementarli nell’hardware. Un sogno antico della fantascienza è stata l’interfaccia diretta cervello-computer. Di fatto un lavoro concreto si sta svolgendo in questa area:
le protesi degli arti sono un argomento di diretta applicabilità commerciale. Trasduttori nervo-silicio si possono realizzare. E’ un eccitante passo ravvicinato verso la comunicazione diretta. Collegamenti diretti nel cervello sembrano realizzabili, se la quantità di bit è bassa: data la flessibilità di apprendimento umana, i reali bersagli dei neuroni nel cervello non debbono essere selezionati precisamente. Anche 100 bit al secondo sarebbero di grossa utilità per le vittime di colpi che invece si dovrebbero accontentare di interfacce selezionabili da menu. Collegarsi al nervo ottico ha il potenziale di un’ampiezza di banda di all’incirca 1 Mbit/secondo. Ma per far ciò occorre conoscere l’architettura su scala particolareggiata della visione e si deve piazzare un’enorme rete di elettrodi con precisione squisita. Se vogliamo che la nostra connessione a grossa ampiezza di banda si aggiunga ai sentieri già presenti nel cervello, il problema diventa molto ma molto più intrattabile. Il semplice piazzare una griglia di ricettori a grossa ampiezza di banda in un cervello di sicuro non sarebbe efficace. Ma si immagini che la griglia a grossa ampiezza di banda fosse presente allorché si realizzano le strutture cerebrali, mentre si sviluppa l’embrione.

Questo fatto suggerisce esperimenti su embrioni animali. Io non mi aspetto qualche successo per l’AI nei primi anni di questa ricerca, ma dare accesso a cervelli in formazione a strutture neurali simulate complesse potrebbe, alla lunga, produrre animali con sentieri di senso addizionali e abilità intellettuali interessanti. Spero che questa discussione sull’AI e gli UFO possa dar vita a qualche approccio più sicuro alla Singolarità UFO (dopotutto l’AI permette la nostra partecipazione in una specie di trascendenza). Purtroppo, tutto ciò di cui sono sicuro è che queste proposte devono essere considerate, che potrebbero darci ulteriori opzioni. Ma per quanto riguarda la sicurezza… alcuni dei suggerimenti sono un po’ paurosi. L’AI per gli individui umani crea una élite piuttosto sinistra. Noi umani abbiamo milioni di anni di bagaglio evolutivo che ci fa guardare alla competizione sotto una luce mortale. Molte di queste scadenze potrebbero non essere del mondo odierno, quello in cui i perdenti caricano gli inganni dei vincenti e vengono cooptati nelle imprese dei vincenti. Una creatura che sia costruita de novo potrebbe, probabilmente, essere molto più benigna di una basata sulle zanne e sugli artigli. Il problema non sta semplicemente nel fatto che la Singolarità rappresenta lo spostamento dell’umanità dalla scena centrale, ma che contraddice le nostre nozioni più profonde sull’essere.

Niente è più imminente dell'impossibile, e ciò che bisogna prevedere è sempre l'imprevisto...

Noi abbiamo finora cercato vita extraterrestre biologica e sepre siamo partiti dal presupposto che qualunque essere pensante incontreremo in futuro sarà di natura biologica. Ma una possibile forma di vita artificiale potrebbe essersi già sviluppata, vale a dire un'intelligenza non biologica. Lo step temporale che esiste tra una tecnologia radio e l'intelligenza artificiale (A.I.) potrebbe essere più breve di quanto si possa pensare e magari, a nostra insaputa, in alcuni laboratori ciò possa già essere avvenuto. La stessa cosa potrebbe valere per alcune civiltà aliene. Secondo alcuni scienziati (Seth Shostak, Acta Austronautica):
"E' più probabile scoprire tracce di intelligenza artificiale che di intelligenza biologica".
Perchè cercare solo un essere vivente biologico alieno? E' opinione della grande maggioranza degli studiosi di esobiologia, che la ricerca del'intelligenza extraterrestre debba essere sempre legata a dei parametri di valutazione biologica. Noi finora ci saremmo limitati a verificare le regole di base della
biochimica: vivere per un intervallo limitato di tempo, generare figli e morire. Questa è stata finora la regola. Tuttavia la tecnologia di un'ipotetica civiltà ET potrebbe essersi evoluta al punto di "singolarità tecnologica", come dicevamo nell'articolo precedente, capace di superare in breve tempo i limiti della biologia umana. Molti scienziati asseriscono che probabilmente giungeremo all A.I. entro la metà di questo secolo (Michio Kaku). "A quel punto, avremo il nostro successore, e rimarremo un'intelligenza biologica solo per pochi secoli o forse meno". Ma qualcuno là fuori potrebbe esserci già riuscito...

Il SETI sta attraversando una piccola rivoluzione nel suo metodo di ricerca:
sta realizzando che osservare l'avanzamento della nostra tecnologia può darci delle idee su come una tecnologia aliena possa essersi evoluta, trovando così nuovi metodi di ricerca e di comunicazione con queste ipotetiche civiltà extraterrestri.
"Scoprire e decifrare messaggi da intelligenze artificiali potrebbe tuttavia essere ancora più difficile rispetto alla ricerca di intelligenze biologiche. Una forma di vita intelligenze artificiale potrebbe essere interessata a materia ed energia, cose che si trovano in abbondanza nei pressi di stelle giovani e nei centri galattici, dove tuttavia la presenza di un'intelligenza biologica è considerata improbabile. Penso che dovremmo trascorrere almeno parte del nostro tempo a dare un'occhiata nelle direzioni che non sono promettenti dal punto di vista biologico, ma possono avere macchine senzienti nei paraggi"
conclude Shostak.

La nostra tecnologia avanza così velocemente che è ragionevole aspettarsi che l'evoluzione verso una A.I tecnologia aliena sia inevitabile. L'evoluzione biologica, lo sappiamo, è piuttosto lenta. Ci sono voluti un paio di miliardi di anni di evoluzione prima che gli esseri umani siano stati in grado di comunicare al di fuori del sistema solare. Ma entro pochi anni dalla nascita della radio probabilmente realizzeremo macchine pensanti. Creeremo l'A.I. e tutto cambierà. Ci chiediamo se gli OVNI non siano, magari, il prodotto di questa A.I. già scoperta e attiva qui da noi o "là fuori". Dovremmo avere già ricevuto delle conferme a questa ipotesi. Questa è la nostra ipotesi da verificare. Come fare? Un metodo sarebbe quello di verificare il test di Turing che è un criterio per determinare se una macchina sia in grado di pensare. Potremo capire se un UFO può essere definito Intelligente. Ma di questo parleremo in seguito. Pensiamo che gettare una rete più ampia di possibilità di ricerca sia una soluzione migliore.

The Grey (Ansu)
23 marzo 2011

 


 

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