Le ambizioni spaziali della Cina hanno fatto un grande balzo in avanti col successo del lancio del missile Long March 5B (LM-5B) nel maggio 2020. Il vettore e il carico di prova permisero agli scienziati spaziali cinesi di convalidare le tecnologie cruciali per la costruzione di una stazione spaziale, riportare campioni lunari ed esplorare Marte. Questi progetti consentiranno alla Cina di raggiungere una parvenza di parità cogli Stati Uniti, mantenendo allo stesso tempo il vantaggio sui coetanei asiatici nella ricerca del sogno spaziale. La Cina è la terza potenza al mondo ad avere un programma spaziale umano nazionale. Ha anche costruito laboratori spaziali Tiangong-1 e Tiangong-2, ma è in ritardo di alcuni decenni rispetto Stati Uniti e Russia nella gestione di una stazione spaziale completa. Il successo dell’LM-5B è fondamentale per colmare tale lacuna. Gli scienziati spaziali cinesi hanno svelato un piano per completare la costruzione della Stazione Spaziale Tiangong entro il 2022 dopo il successo del lancio del LM-5B. Anche il programma spaziale umano cinese e i piani per una stazione spaziale hanno conseguenze regionali. L’ex-primo ministro indiano Atal Bihari Vajpayee reagì alla prova cinese del veicolo spaziale senza equipaggio nel 2003 sollecitando una missione con equipaggio indiano sulla Luna. A seguito della valutazione negativa della disponibilità dell’India ad intraprendere una missione così ambiziosa, l’India avviò l’esplorazione robotica della luna. Ma la Cina conduce l’esplorazione lunare coll’atterraggio riuscito del rover Yutu-2 sul lato opposto della luna nel 2019, uno “spazio prima”. La Cina ha progetti lunari ambiziosi come la missione di ritorno dei campioni lunari Chang’e-5 e la missione per Marte Tianwen-1. La Cina corre per sbarcare un rover su Marte, in particolare da quando l’India è emersa come primo Paese asiatico nel 2014 a raggiungere Marte al primo tentativo. Sebbene queste missioni dipendano dalle prestazioni ottimali dell’LM-5, LM-5B ha convalidato la riprogettazione dei motori core stage che condivide col LM-5. Gli scienziati spaziali cinesi hanno ritardato il programma di lancio dell’LM-5 di circa due anni, dopo le prestazioni non ottimali dei primi due voli. Il terzo lancio del LM-5 nel dicembre 2019 con motori riprogettati ebbe successo e il lancio contribuì a riaffermare i nuovi progetti di motori. La convalida dei motori del LM-5 è cruciale per l’ingresso della Cina nel business degli High Throughput Satellite (HTS) e per l’ulteriore espansione dei contratti satellitari esteri. Tra i clienti della Cina vi sono Venezuela, Nigeria, Sri Lanka e Laos. Questi governi hanno un contratto la Cina per lanciare i loro satelliti geostazionari costruiti sul modello del cinese Dong Fang Hong 4 (DFH-4) e lanciato dal LM-3B. Recentemente, il LM-3B falliva nel lanciare un satellite indonesiano, aumentando la possibilità di adottare un satellite basato su DFH-4. La Cina sperimenta l’HTS usando il DFH-5, versione avanzata del DFH-4. Fu un HTS Shijian-20 basato sul DFH-5 che la Cina lanciò col terzo volo del LM-5. Con la validazione riuscita della combinazione DFH-5 – LM-5, la Cina presto sostituirà la combinazione DFH-4 – LM-3B attualmente offerta coi contratti governativi stranieri nel Sud del mondo, tradizionalmente un mercato per le società dei servizi spaziali statunitensi ed europee. Lo sblocco delle capacità del LM-5 e dei suoi derivati LM-6 e LM-7, ha anche imperativi di sicurezza e di settore avanzati. Finora, la Cina si affidava a missili dell’era della Guerra Fredda come LM-2 e LM-3 per raggiungere la bassa orbita terrestre e geostazionaria. Con la convalida riuscita dei nuovi vettori di lancio, l’industria spaziale cinese passa all’uso di sistemi più nuovo e pesante di vettori di lancio. Ad esempio, LM-2F, LM-5B e LM-7 sono coordinati nell’ambito del programma Three Warriors per ridurre i rischi e ottimizzare il completamento della stazione spaziale cinese. I vettori di lancio più recenti riducono anche la dipendenza della Cina dalle vecchie piattaforme di lancio ed evitano il contraccolpo politico interno. I missili più vecchi della Cina usano propellenti tossici e vengono lanciati da siti in profondità nel Paese. Gli stadi cadevano spesso su villaggi cinesi causando danni e perdite di inquinanti nelle campagne. Ma l’LM-5 utilizza propellenti criogenici meno dannosi e utilizza il sito di lancio di Wenchang sull’isola di Hainan, il che significa che gli stadi esauriti dei missili si schiantano nel Pacifico. Inoltre, il lancio da Wenchang è efficiente dal punto di vista dei consumi in quanto il sito è più vicino all’equatore, a differenza degli altri tre siti di lancio della Cina. Si prevede che la combinazione LM-5/LM-5B e Wenchang sposterà l’infrastruttura spaziale cinese da una base tecnologica prossima alla fine della vita operativa a un nuovo set progettuale. Andando avanti, la transizione sarà facilitata da una dozzina di lanci di LM-5B necessari a completare la stazione spaziale. La Cina coglie un’opportunità strategica per evolversi in potenza spaziale sotto tutti gli aspetti. Gradualmente espande le capacità spaziali umane in modo graduale partendo dai lanci orbitali e quindi costruendo laboratori spaziali. L’LM-5B è fondamentale per la fase successiva della gestione della stazione spaziale, considerata un vero marchio da potenza spaziale mentre la Cina si avvicina al centenario della fondazione del Partito comunista cinese.

Vidya Sagar Reddy è un’analista di ricerca che si concentra sul sud-est asiatico presso Jane’s Group.

Traduzione a cura di Alessandro Lattanzio

Fonte estera: https://www.eastasiaforum.org

Fonte italiana: http://aurorasito.altervista.org

 


 

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