Con un approccio che si può definire innovativo, un gruppo di ricercatori del Massachusetts General Hospital Center for Engineering in Medicine (MGH-CEM) dichiara di aver creato un nuovo metodo per mantenere liquide le soluzioni acquose o a base di acqua a temperature di molto inferiori al punto di congelamento e per periodi di tempo “notevolmente prolungati”.

Attualmente questo approccio consente loro di mantenere sotto forma di liquidi solo pochi centilitri alla volta ma, se dovesse funzionare anche per quantità maggiori, questo metodo potrebbe servire un giorno soprattutto nel campo della conservazione prolungata delle cellule, di tessuti umani e degli organi nonché del sangue. E inoltre potrebbe rivelarsi utile anche per quanto riguarda il comparto generale della conservazione degli alimenti.

Secondo Berk Usta, ricercatore della MGH-CEM e autore dello studio, “L’acqua e altre soluzioni acquose nei tipi di volumi che trattiamo ogni giorno normalmente si congelano quando vengono raffreddate al di sotto del punto di congelamento di 0 ° C o 32 ° F. Il nostro approccio, che abbiamo soprannominato ‘deep supercooling’, è semplicemente quello di coprire la superficie di un dato liquido con una soluzione che non si mescola con l’acqua, come l’olio minerale, per bloccare l’interfaccia tra acqua e aria, che è il sito principale di cristallizzazione. Questo approccio sorprendentemente semplice, pratico ed economico […] può consentire molti metodi di conservazione di alimenti e medicinali, oltre a esperimenti fondamentali che in precedenza non erano possibili”.

La squadra di ricercatori è anche riuscita a dimostrare il funzionamento di questo metodo per la conservazione estesa dei globuli rossi. Questi ultimi di solito vengono conservati a 4° centigradi fino a 42 giorni anche se la qualità delle cellule, a quella temperatura, inizia ascendere già dopo 14 giorni circa portando a danni cellulari reversibili. Questi esperimenti preliminari indicano invece che con questo approccio potrebbero essere conservate in sicurezza sospensioni di globuli rossi fino a 100 ml a -13° centigradi per un periodo di circa 100 giorni, più del doppio del tempo di conservazione suggerito oggi.

Fonte e link: https://notiziescientifiche.it

 


 

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