Secondo il direttore dell’Agenzia per i progetti di ricerca avanzata della difesa americana, Darpa, la bioscienza è attualmente il settore di maggior interesse per il presente e il futuro. A tal punto che i progressi nello sviluppo della genomica mostrano infatti un interesse addirittura maggiore rispetto a quello dell’intelligenza artificiale, specialmente per quanto riguarda il controllo dell’editing genetico, ovvero la capacità di monitorare le modifiche sui geni per curare malattie in maniera rivoluzionaria. Gli obiettivi della Darpa sono estremamente rilevanti poiché vertono nell’intento di proteggere i soldati da nuove patologie e rendere i loro corpi in grado di resistere all’attacco con armi chimiche e batteriologiche. La guerra chimica è uno dei nuovi fronti di combattimento: e questo comporta inevitabilmente delle problematiche connesse all’incapacità di poter fornire le cure farmacologiche a tutti. Per questo motivo lo scopo della ricerca è la totale eliminazione dei farmaci, facendo in modo che il genoma produca proteine utili alla protezione autonoma del soldato dall’interno.

Test genomici, Rapporto Jason e Super Humans.
Da oltre dieci anni gli Stati Uniti sono impegnati su test genomici con risultati sbalorditivi. Il rapporto “Jason”, infatti, illustra le risposte positive a questa nuova rivoluzione scientifica sulle fratture ossee, sanguinamenti e ripristino delle ferite. Una mappatura genica aggiornata per “prestazioni e idoneità sanitaria”, “fenotipi”, contenenti oltre 214 voci, fu pubblicata già nel 2009. A causa delle problematiche psichiatriche in battaglia ed i suicidi, gli studi sono stati indirizzati specialmente ai collaudi genomici per i tratti mentali e fisici. Gli obiettivi si concentrano sulle mutazioni che possano tutelare i combattenti dal disturbo post-traumatico da stress, detto anche Ptsd e identificato in diversi geni. Gli esperimenti in tale direzione hanno avuto risposte più che soddisfacenti. Sull’uomo è stato identificato un gene chiamato Dysbindin, sul cromosoma 6 e un altro denominato SNAP-25, sul cromosoma 20, associato all’abilità cognitiva. Questi studi hanno dimostrato alcuni risultati molto convincenti anche sull’aumento delle capacità mentali: in particolare riguardo alle capacità di eliminazione della paura o di un forte abbassamento del suo livello. Il National Institute of Health riferisce che individui dotati di una certa variante del gene catecolamina-O-metiltransferasi, mediante l’uso di un farmaco chiamato tolcapone , hanno riscontrato miglioramento della memoria, (la super memoria). Inoltre  sono stati testati con successo farmaci esogeni che colpiscono la variazione genetica che può essere riferita a una ridotta neurotrasmissione della dopamina per compromettere l’apprendimento e prestazioni cognitive. Inutile pensare che questa realtà sia frutto di racconti di fantascienza. L’industria scientifica è pronta ad esempio alla commercializzazione del test genetico per la creazione dei Super Humans e, sebbene la storia sembri di fantasia, il mondo dei Super Eroi potrebbe essere divenuto già una realtà. Nella genetica esso è identificato in una variante del gene ACTN3 (uomo), chiamato R577X, che codifica una proteina chiamata α-actinin-3. I test dotati di tale variazione presentano una massa muscolare voluminosa a contrazione lenta che sono così predisposti allo sforzo fisico prolungato e ad una super resistenza. Mentre chi non ha variante del gene ACTN3 è dotato di muscoli a contrazione veloce, che sono associati ad attività di ipervelocità e super forza, riscontata, per esempio, nel sollevamento dei pesi.

Etica, bioscienza e fantascienza.
Alla base di un Paese democratico vi è quasi sempre un consolidato sistema di principi di bioetica. Un postulato che vale anche peer gli Stati Uniti, sebbene la ricerca militare scientifica Usa tenda a rivolgere le scoperte ed innovazioni per la cura e salvaguardia del proprio personale coinvolto nelle ostilità ed esposto alle nuove minacce di guerre batteriologiche. Il ministero della Difesa vorrebbe avere una maggiore libertà di condurre ricerche ed ottenere informazioni, creando geno-fenobanks e fornendo nuove terapie. Tuttavia, i vincoli bioetici sembrano al momento frenare, anche se in parte, questa corsa all’armamento umano. L’universo fantascientifico letto sui fumetti, i super eroi dotati di poteri fisici straordinari è più vicino di quanto si possa pensare. Le complicazioni tra etica e morale non mancano e la comunità scientifica si divide su questioni in merito alla destinazione civile di alcune terapie piuttosto che a quello di carattere militare. Di qui una domanda sorge spontanea: saranno i nuovi “supersoldati” capaci a garantire la Pace ed i diritti umani, oppure sarà esclusivamente un’evoluzione del livello della scienza bellica nel prossimo futuro?

Fonte: https://it.insideover.com

 


 

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