Con la fine della Guerra Fredda le forze statunitensi, presenti in Europa, hanno cominciato gradualmente a dismettere i sistemi d’arma superficie-aria, in quanto la minaccia di massicci attacchi aerei era ormai diventata altamente improbabile.

Tuttavia, negli ultimi anni, la situazione sta nuovamente mutando, a causa della comparsa di nuove minacce (gli UAV/UCAV) nonché del ritorno di avversari in grado di raggiungere una superiorità, anche provvisoria, nella terza dimensione.

Il conflitto nel Donbass, dove le forze ucraine sono alle prese con i separatisti filo-russi, ha portato l'esercito americano a modificare il proprio punto di vista, e quindi a considerare di nuovo l'importanza di avere capacità antiaeree a corto raggio per proteggere i movimenti delle unità meccanizzate.

Tale cambiamento si è concretizzato con il ritorno in auge del FIM-92A Stinger a guida infrarossa, un missile superficie-aria del tipo MANPADS (Man-Portable Air Defense System), con il destocking di 72 sistemi Avenger, 36 dei quali sono entrati in servizio, dopo una fase di aggiornamento, nel 5° battaglione del 4° reggimento di artiglieria di difesa aerea, riattivato ad Ansbach (Repubblica Federale di Germania) nel 2018.

Contemporaneamente, lo U.S. Army ha lanciato il programma M-SHORAD (Mobile-Short Range Air Defense), basato sul veicolo blindato 8x8 Stryker A1. A tal fine, la GDLS (General Dynamics Land Systems) si è aggiudicata un contratto da 230 milioni di dollari per la produzione di 28 veicoli, equipaggiati con un modulo di missione sviluppato da Leonardo DRS in collaborazione con L3 Harris, Moog e Northrop Grumann, che consiste in un cannone XM914 da 30 mm (30x170 mm), una mitragliatrice M240 da 7,62x51 mm, 4 missili Stinger e 2 AGM-114L Hellfire LongBow.

Il 23 aprile scorso, lo U.S. Army ha comunicato che il 5° battaglione del 4° reggimento di artiglieria di difesa aerea è la prima unità a far entrare in servizio il sistema M-SHORAD, ricordando che quest'ultimo è progettato per difendere le unità di manovra da droni, elicotteri e altre minacce aeree.

L’obiettivo del Pentagono è quello di rendere, in tempi relativamente brevi, il 5° battaglione la prima unità M-SHORAD pienamente operativa dello U.S Army. Alcune fonti parlano di equipaggiare quattro ulteriori battaglioni, visto che il programma è stato finanziato, lo scorso ottobre, con una cifra pari a 1,2 miliardi di dollari.

Inoltre, la piattaforma M-SHORAD è in continua evoluzione, infatti gli Stryker M-SHORAD verranno modificati con l'aggiunta di un'arma laser con una potenza di 50 kW, per contrastare più efficacemente la minaccia dei droni. In merito è stato assegnato un contratto a Northrop Grumman e Raytheon, con l'obiettivo che i primi quattro esemplari, così equipaggiati, entrino in servizio in un plotone nel 2022.

di Tiziano Ciocchetti

Fonte: https://www.difesaonline.it

 

 

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