La Russia ha pubblicato il piano per schierare i missili Iskander alla sua frontiera occidentale – nella regione di Kaliningrad o nei territori dei paesi confinanti, ma il processo per sondare la reazione di Washington è chiaramente troppo lungo. In politica, non saper apprezzare l’importanza dell’azione rapida crea sempre problemi, la situazione di cui sopra ne è un esempio lampante. Gli Iskander sono un’arma straordinariamente potente, ma sembra che Mosca rischi di giocare la carta come elemento secondario nel gioco diplomatico. Si ha l’impressione che la minaccia di dispiegare i missili nella regione di Kaliningrad, sia stata trasmessa troppo a lungo affinché la NATO nel suo complesso, o anche per la Polonia e la Repubblica Ceca, la prendano sul serio.

 

Qui sopra potete vedere il raggio d'azione stimato dei missili Iskander che saranno installati nell'enclave di Kaliningrad.



Se questo è il caso e la potente arma è svalutata a causa della evidente mancanza di volontà di usarla, l’avversario ha motivo di ritenere che la minaccia sia inesistente. In altre parole, la NATO si sente libera espandersi a est, in linea con la sua strategia, e di disprezzare le obiezioni della Russia come verbosità.

Recentemente, il ministro russo della Difesa e veemente fautore della riforma dell’esercito, A. Serdjukov, ha involontariamente contribuito alla decisione della NATO di farsi strada nello spazio geopolitico post-sovietico. Ha detto in Finlandia, il 19 febbraio, che se l’Europa non pone rischi alla Russia, non ci saranno Iskander nella regione di Kaliningrad – e sarebbero dispiegati solo se emergessero delle minacce.

Che cosa significa il ‘se’ di Serdjukov? La questione è di quali nuove minacce, provenienti da Occidente, il ministro della difesa russa abbia bisogno per muoversi. Gli Stati Uniti hanno affermato, con estrema chiarezza, che le infrastrutture della loro difesa anti-missilistica dovrebbero essere localizzate in Polonia, Romania e Bulgaria. Altri paesi – Georgia e Turchia – potrebbero ospitarle in futuro. E non basta? Dobbiamo aspettarne altre? Le minacce sono elencate dalla dottrina militare ufficiale della Russia. Washington spiega audacemente che i piani per i siti dello scudo antimissile, in prossimità dei confini della Russia, sono volti a neutralizzare la minaccia posta dai missili della Corea del Nord e dell’Iran. Gli autori di tali “spiegazioni” devono voler prendere in giro la Russia.

M. Deljagin e V. Shejanov hanno mostrato la follia della suddetta “mentalità difensiva“, che anticipava pigramente le nuove minacce, nel loro ‘The World Upside Down’. Discernono le potenziali minacce nel mondo che li circonda, ma trascurano completamente le opportunità di collegarle. Il mancato superamento dell’eredità della sconfitta nella guerra fredda e dell’inefficienza degli ultimi vent’anni, alimenta la “mentalità difensiva” tra i leader russi, condannando il paese a nuove sconfitte.

Il gen. L. Ivashov ha scritto che l’attuale dottrina militare della Russia, la riforma militare e le proposte di controllo delle armi strategiche non sono sincronizzate e, inoltre, sono in disaccordo su una serie di questioni importanti. Non è questa la premessa di una prossima nuova sconfitta?

Si potrebbe chiedere come gli Iskander potrebbero alleviare lo stato attuale degli affari militari della Russia? Di seguito proviamo a rispondere a tale domanda.

L’Iskander (nome in codice NATO SS-26 Stone) è un sistema mobile per missili balistici tattici di nuova generazione, superiore agli altri due analoghi sistemi missilistici russi (Scud-B, Tochka-U) e stranieri (Lance, ATACMS, Pluton, ecc ). Progettato dal Machine Kolomna-Building Design Bureau, l’Iskander è costruito per sopprimere le posizioni di tiro, i sistemi di difesa anti-aerea e anti-missile, gli aerei a terra negli aeroporti, i sistemi di comunicazione e di controllo e le infrastrutture civili. La tecnologia stealth è impiegata negli Iskander, che li rende invisibili ai radar. L’Iskander esegue manovre evasive ed è immune alle intercettazioni. Può essere lanciato di notte ed è in grado di colpire bersagli mobili con una precisione di 2m. Al momento, nessun altro sistema missilistico al mondo vanta una simile serie di capacità. L’Iskander può essere utilizzato in combattimento per 16 ore filate, ed è equivalente alle armi nucleari per le sue potenzialità globali.

Se la decisione di schierare gli Iskander nella regione di Kaliningrad fosse stata effettivamente concretizzata quando il presidente russo D. Medvedev la citò per la prima volta, e discreti preparativi per l’invio dei missili verso l’enclave russa fossero iniziati (a prescindere dalla situazione della difesa anti-missile degli Stati Uniti), ora Mosca non dovrebbe preoccuparsi di rispondere al piano Usa per le basi dei missili intercettori in Romania e Bulgaria. E’ chiaro che i rapporti di partenariato e di rispetto reciproco tra Europa e Russia, che si collocano in cima alla lista delle priorità di Mosca, ne potrebbero soltanto uscire rafforzati.

Per fortuna, non è ancora tardi. C’è ancora la possibilità che gli Iskander servano da garanzia per una convivenza normale tra la Russia e l’Europa atlantista.

Fonte: http://www.eurasia-rivista.org

 

 

Il sistema d'arma 9M72 Iskander (nome in codice NATO SS-26 Stone) è un nuovo missile balistico tattico (SRBM) prodotto in Russia, a corta gittata quasi-balistica, con la dichiarata intenzione di sostituire lo SS-1 Scud, dopo che l'SS-23 Spider è stato radiato a causa delle restrizioni poste dagli accordi del disarmo.

Caratteristiche.
È dotato di combustibile solido e lo si reputa efficace sia come capacità di eludere le difese anti-missile, che come gittata e carico, ma le versioni export hanno una portata di 270 km, mentre per le F.A. russe vi è il modello aggiunto di "tender", un booster che lo porta a 415 km di gittata. Missile molto preciso (10 m di CEP per la versione M, 30 m di CEP per la Export), grazie alla guida GPS e quella terminale optoelettronica, ha buone capacità di eludere i missili SAM (come il missile Patriot), come già accadeva con il SS-21 e l'SS-23. In volo, il missile segue una traiettoria non puramente balistica, che include caratteristiche come violente manovre nella fase terminale di volo, ed il rilascio di inganni. Il missile Iskander non lascia mai l'atmosfera dal momento che segue una traiettoria relativamente piatta.

Storia del suo utilizzo.
La Russia ha annunciato nel 2008 che contempla la possibilità di posizionare reggimenti di questi missili nella vicina Bielorussia e/o in Siria, come risposta ai piani di dislocazione di missili difensivi THAAD nell'Europa orientale. Sembra che nell'agosto 2008 la Russia abbia lanciato i missili Iskander contro oleodotti, contro Tiblisi, la capitale della Georgia, e contro il porto di Poti, in seguito al conflitto insorto per le province dell'Abcasia e dell'Ossezia.

Versatilità d'impiego.
Il sistema viene inteso per l'uso con testata da guerra convenzionale, per la distruzione di obiettivi "paganti", difficili da colpire con l'aviazione o con i carri armati, ma di piccola area, come:
* Sistemi di artiglieria a lungo raggio, sia antiaerei che contro-suolo (sistemi missilistici, lanciatori di missili MLRS, pezzi di artiglieria a lunga gittata);
* Sistemi di difesa antiaerea e antimissile, specialmente quelli localizzati in postazioni relativamente fisse;
* Basi aeree sia dell' ala-fissa che quella rotante (elicotteri);
* Postazioni radar e antiaeree (come alternativa meno costosa ai missili anti-radiazione, tipo AGM-88 HARM e altri)
* Postazioni di comando e nodi di comunicazione;
* Installazioni civili di importanza critica (Ponti ferroviari, cavalcavia tra due autostrade; generatori elettrici, elettrodotti, oleodotti e gasdotti)
* Qualsiasi altro bersaglio di importanza vitale e piccola area.

Vantaggi.
Il sistema missilistico Iskander assicura:
* Alta probabilità di compiere la missione di artiglieria, in ambienti ostili, dotati di buone contromisure elettroniche (come disturbatori del segnale GPS, radar e missili antiaerei);
* Alta probabilità funzionamento del missile, senza disfunzioni durante la preparazione al lancio e il volo;
* Calcolo automatico della traiettoria di volo (angoli di lancio, tempi di accensione del razzo, correzioni in risposta ai venti, manovre terminali evasive) e inserimento automatico della missione di volo nel computer del razzo da parte dei dispositivi del lanciatore;
* Alta manovrabilità tattica e mobilità strategica (trasportabile da aerei intercontinentali) grazie alla leggerezza che lo rende trasportabile da molti tipi di vettore;
* Lungo periodo di operatività tra le soste di manutenzione e facilità di operazione.

Versioni.
* Iskander-M – versione destinata alle forze armate russe. Gittata: ~400 Km con potenziale per la futura estensione della gittata.
* Iskander-E – versione per l'export, a propellente solido a singolo stadio, con testata tele-guidata 9M723K1 non separabile, specialmente progettata per rispettare le restrizioni MTCR. Gittata: ~280 km.

Costo: $4,750,000
Peso: 4.615 kg (versione M)
Lunghezza: 7,28 m
Altezza: 1,5 m
Diametro: 0,914 m
Gittata: 415 km (versione M)
Velocità massima: oltre 7000 km/h
Motore: razzo a propellente solido
Testata: singola da 800 kg
Esplosivo: HE, frammentazione, chimica, nucleare
Impiego: terrestre, da rampa mobile stradale
Sistema di guida: inerziale, GLONASS/GPS, optoelettronica terminale
Costruttore: Kolomna KBN
Impostazione: metà anni novanta

Fonte: http://it.wikipedia.org

 

 

Un missile tattico Iskanderè stato lanciato dal poligono di Kapustin Yar, nella regione meridionale di Astrakhan, nell’ambito di alcune esercitazioni pianificate. E’ quanto comunicano dal Distretto Militare Centrale.

"La brigata missilistica del Distretto Militare Centrale ha lanciato un missile da crociera tattico Iskander da Kapustin Yar contro un obiettivo posto a 200 km di distanza. Il missile ha raggiunto un’altitudine di 50 km”. Quello lanciato, sarebbe uno degli ultimi Iskander, dotato di particolari accorgimenti per ridurre la segnatura radar. Secondo il Distretto Militare Centrale “il nemico simulato non è riuscito a rilevare il sistema Iskander”I russi non comunicano i sistemi di guerra elettronica posti a protezione del centro di comando nemico.

L’Iskander, nome in codice NATO SS-26 Stone, è un sistema balistico tattico in grado di colpire bersagli di piccole e grandi dimensioni ad una distanza massima di 500 km con una CEP o probabilità di errore circolare di 10 metri. Dotato di un sistema di guida Gps, è il diretto successore dell’SS-23 Spider ‘Oka’, radiato a causa del Trattato INF.

Prodotto dalla Kolomna KBM, è stato ufficialmente adottato dall'esercito russo nel 2006. L'Iskander è stato progettato per eludere i più avanzati sistemi di difesa aerea, compreso lo scudo spaziale americano. Capace di una velocità massima di 7mila km/h, l’Iskander nella fase terminale del volo si affida ad una guida optoelettronica, compiendo brusche manovre per eludere le difese aeree e rilasciando esche per ingannare i radar nemici. La versione “E”, dedicata all’esportazione, possiede una testata non separabile (tipo 9M723K1) e una gittata di 280 km. Una differenza, quest’ultima, puramente concettuale, considerando che l’autonomia può essere estesa con l’aggiunta di un "tender", fino a 415 km.

L’Iskander è un sistema balistico ad alta precisione ottimizzato per l'utilizzo a distanza ravvicinata... I missili possono essere lanciati in 16 minuti ed in quattro minuti in caso di prontezza operativa. Il secondo missile (solo per la versione interna) può essere lanciato in meno di 50 secondi.

Fonte: http://www.difesaonline.it

 

 

Alla mostra di armamenti MILEKS-2014 in corso in questi giorni in Bielorussia il capo della delegazione russa, Valerij Varlamov, ha dichiarato che i missili Iskander-E ed S-400 sono pronti per essere forniti ad altri paesi.

 

Può trattarsi del cambiamento della politica della Russia nella sfera dell’esportazione di tali sistemi. Non solo, ma per clienti come la Cina questo sistema missilistico può essere modificato.

Iskander-E ed S-400 sono stati menzionati insieme non per caso. Entrambi i sistemi erano considerati prioritari per il riarmo dell’esercito russo. A causa dei grandi volumi della commessa statale per la difesa all’industria russa non bastavano le esistenti potenzialità produttive. Per questo motivo è stato deciso che ambo i sistemi verranno esportati solo dopo che saranno state state soddisfatte le esigenze di base delle Forze armate della Russia. L’esercito russo doveva sostituire d’urgenza le armi sovietiche. La durata del servizio di queste armi era scaduta e non si poteva quindi indugiare. I missili Iskander-E sono chiamate a sostituire i sistemi sovietici Točka-U, in quanto il termine di conservazione del combustibile solido per questi missili scade alla fine del decennio in corso.

La Russia ha conseguito determinati successi nel riarmo del suo esercito. Sono in pieno svolgimento le trattative per la consegna di sistemi S-400 alla Cina e alla Bielorussia. Evidentemente, è venuto il tempo per esportare anche i missili Iskander.

Questo sistema potrebbe essere utile in molti paesi asiatici. La maggioranza dei grandi paesi e territori della regione sviluppano propri sistemi antimissile. Lo fanno autonomamente o con l’aiuto degli USA. Programmi simili vengono realizzati dalla Cina, India, Giappone, Corea del Sud e persino Taiwan. Il missile Iskander è stato progettato appositamente per poter superare potenti sistemi antimissile dell’avversario. Il missile non solo è molto preciso ma è capace anche di compiere durante il volo manovre complesse. Queste manovre lo rendono poco vulnerabile persino in caso di impiego dei migliori sistemi antimissile. Su alcuni tratti della traiettoria il missile effettua manovre con un sovraccarico fino a 30G.

Il sistema missilistico Iskander è stato anche ottimizzato per poter operare in condizioni di supremazia aerea dell’avversario. Nel sistema è usato un carrello mobile di alta percorribilità. Il processo di preparazione dei missili al lancio è veloce e altamente automatizzato.

Una caratteristica ancor più importante per clienti come la Cina è che il sistema può essere modificato ed adattato per l’uso di nuovi missili. Così, in Russia è stata studiata una versione di Iskander con un missile da crociera con una gittata fino a 2000 km. La Russia incontra difficoltà con il dispiegamento di tali sistemi in quanto partecipa al trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty). Tuttavia per i paesi dell’Asia Orientale e dell’Asia Meridionale non esistono tali limitazioni. Persino per i paesi asiatici che hanno propri programmi missilistici sviluppati questo sistema può rappresentare un supplemento utile all’arsenale disponibile. L’alta precisione e la capacità di superare la difesa contraerea rendono Iskander-E un mezzo ideale per colpire singoli bersagli particolarmente importanti e ben protetti.

2.655 missili sono pronti per essere forniti ad altri paesi.

Fonte: http://italian.ruvr.ru

 

 

La Russia ha avvicinato missili Iskander alle frontiere europee, in risposta al dispiegamento dello scudo antimissile degli USA. Secondo il giornale popolare tedesco Bild del 14 dicembre, la Russia avrebbe dispiegato circa 10 sistemi Iskander nell’enclave di Kaliningrad, tra la Polonia e la Lituania. Il ministero della Difesa russo ha confermato le notizie sul dispiegamento dei missili a corto raggio Iskander nella regione di Kaliningrad, affermando che non viola gli accordi internazionali. “Le unità missilistiche e di artiglieria del distretto militare occidentale sono dotate di sistemi missilistici tattici Iskander,” ha detto il 16 dicembre il Maggior-Generale Igor Konashenkov, capo del servizio stampa del ministero della Difesa. “Il dispiegamento dei battaglioni di missili Iskander nel Distretto Militare occidentale non contraddice accordi o trattati internazionali“, ha aggiunto. Il quotidiano russo Izvestija ha riportato che i missili sono presenti “da qualche tempo”. Un’altra fonte militare anonima ha detto che furono dispiegati circa 18 mesi prima.

Iskander: arma difensiva avanzata.
L’Iskander (NATO: SS-26 Stone) è un tipo di arma che potrebbe influenzare l’equilibrio militare e politico in alcune regioni del mondo. Si tratta di un sistema mobile per missili balistici tattici fabbricato dall’Industria Unitaria dello Stato federale, il Design Bureau metalmeccanico, per l’esercito russo), il primo test si svolse nel 1996 entrando in servizio nel 2006. può colpire bersagli a terra, come centri comando e comunicazione, concentramenti di truppe, strutture per la difesa aerea e aeroporti. Il ministero della Difesa russo ha in programma l’acquisizione di 120 sistemi missilistici tattici Iskander-M, con cui dotarne almeno cinque brigate missilistiche entro il 2016. L’Iskander viene prodotto in tre versioni. Iskander-E per l’esportazione, con sistema di guida inerziale e una gittata massima di 280 km (la gittata minima del missile è 50 km) con probabilità di errore circolare di 30-70 metri. Bielorussia, Iran e Libia hanno espresso interesse nel procurarsi il missile. Iskander-M è un missile a gittata estesa per l’esercito russo. La gittata supera i 400 km, con una maggiore precisione fornita da sistemi di guida inerziale e ottici. Satelliti, aerei o ricognizione potrebbero essere utilizzati per la rilevazione, l’identificazione e la guida. Dopo aver ricevuto le immagini del bersaglio, il computer di bordo punta e dirige a velocità supersonica la testata verso l’obiettivo. Il sistema è dotato di due missili a corto raggio balistici a puntamento indipendente, in grado di mutare la rotta in volo per colpire obiettivi in movimento. Un missile può colpire il bersaglio con una testata convenzionale di 500kg a frammentazione, alto esplosivo, submunizioni, penetrazione, esplosivo carburante-aria o ad impulso elettro-magnetico. Iskander offre la possibilità di superare le difese missilistiche nemiche con un elevato grado di immunità alle contromisure elettroniche.  Iskander-K è la versione migliorata per lanciare il missile da crociera R-500.

La NATO si precipita a esprimere preoccupazione.
Stati Uniti, Polonia e Stati baltici hanno tutti espresso ansia. I ministri della difesa estone e lituano hanno definito la notizia “allarmante”, descrivendola un “motivo di preoccupazione”. Il ministro della difesa lettone Artis Pabriks ha detto che una tale mossa cambierebbe l’”equilibrio di potere nella nostra regione” e “minaccia diverse città del Baltico.” Gli Stati Uniti si uniscono agli alleati. La viceportavoce del dipartimento di Stato Marie Harf ha dichiarato: “Abbiamo sollecitato la Russia a non prendere misure destabilizzanti la regione”. La Polonia si consulterà con i suoi partner della NATO sulla questione, prima dell’eventuale risposta. Il ministero degli Esteri di Varsavia ha detto, in una dichiarazione del 16 dicembre, “I piani per implementare altri missili Iskander-M a Kaliningrad sono preoccupanti“, ed ha detto di non aver ricevuto alcuna informazione ufficiale dalla Russia sullo schieramento, e che controllava i media. Il generale dell’US Air Force Philip Breedlove, comandante supremo della NATO in Europa, ha detto il 17 dicembre che era interessato dalla notizia. “È qualcosa che dobbiamo capire e di cui saperne concretamente“, ha detto a un gruppo di giornalisti a Berlino. Il generale ha suggerito che la divulgazione dimostra la necessità di un canale per comunicazioni più regolare e affidabile tra la NATO e i comandanti militari russi. “Le nostre navi nel Mediterraneo orientale sono molto vicine… I nostri aerei ogni giorno s’incontrano sul Mare del Nord, sui Paesi Baltici e in altri luoghi. Ci potrebbe essere lo spazio per errore di calcolo“, ha detto. “Come militari nella leadership di questa alleanza… dobbiamo avere comunicazioni serie, costanti ed affidabili“, ha aggiunto Breedlove. Alla domanda se tale canale esistesse, rispose: “Non saprei, ma avendone bisogno vi lavoriamo molto seriamente.” La portavoce della NATO Oana Lungescu ha detto, rispondendo sulla notizia: “Il movimento di missili o aerei in aree le cui intenzioni sono difficili da capire, è controproducente per la partnership che la NATO cerca con la Russia e per gli scopi che abbiamo concordato per migliorare la sicurezza regionale.” Ha detto che la NATO voleva essere più trasparente nei suoi rapporti con la Russia e aveva fatto ripetuti sforzi per coinvolgervi Mosca, anche attraverso inviti ad osservare le esercitazioni e a cooperare sulla difesa missilistica. “Purtroppo, la Russia deve ancora rispondere a queste offerte“, si lamentava Lungescu.

Alcune riflessioni da condividere.
A questo proposito credo che sia opportuno ricordare che gli Stati Uniti dispongono di 180 munizioni nucleari aviotrasportate B61 schierate in Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia destinati agli aerei da combattimento F-15E e F-16 (la Russia non ha armi nucleari fuori dal suo territorio). I velivoli con capacità nucleare fanno parte dell’arsenale di Stati non-nucleari come Belgio, Turchia e Olanda. Anche i Tornado tedesco e italiani possono trasportare le B61 nucleari. Tali velivoli con capacità nucleare decollano dalla base di Siauliai, in Lituania, per pattugliare in rotazione i cieli vicini al confine russo. Possono raggiungere Smolensk in 15-20 minuti, per esempio. Sarebbe totalmente irresponsabile da parte della Russia non adottare misure adeguate… La regione di Kaliningrad ospita una stazione radar Voronezh-DM per controllare lo spazio aereo sull’Atlantico. L’Oceano Atlantico è pattugliato da sottomarini strategici lanciamissili intercontinentali di Stati Uniti, Regno Unito e Francia pronti a colpire la Russia. Il sistema di difesa missilistico USA-NATO dispiegato in Europa, è una minaccia potenziale per almeno la metà dell’arsenale nucleare strategico basato sui silos in Russia. I missili SM-3B1 sono appena stati dispiegati in Romania. La Fondazione per la Cultura Strategica ha evidenziato l’evento in modo dettagliato. La Polonia, confinante con la regione di Kaliningrad, ospiterà una versione ancora più avanzata del sistema missilistico. Nel 2009 la Russia disse agli Stati Uniti che non avrebbe schierato gli Iskander se gli Stati Uniti annullavano la cosiddetta terza componente di superficie della difesa antimissile in tale Paese. Ma non lo fece. Ora gli Stati Uniti programmano di far stazionare cacciatorpediniere Aegis in Spagna. Secondo i piani, l’USS Ross e l’USS Donald Cook arriveranno nel porto di Rota, loro base di stazionamento, nel 2014, seguiti dagli USS Carney e Porter nel 2015. Le navi da difesa missilistica pattuglieranno il Mediterraneo orientale.

La risposta della Russia alle preoccupazioni della NATO.
La Russia è libera di schierare missili tattici Iskander “dovunque voglia” sul suo territorio, ha detto il 18 dicembre il ministro della Difesa Sergej Shojgu, durante un incontro con gli ufficiali della riserva nei corsi di addestramento (presso la Russia State Technological Institute), in risposta alle preoccupazioni dell’occidente. “Recentemente c’è un gran chiacchierare per aver messo degli Iskander in qualche posto sbagliato. Sul territorio della Federazione Russa, li metteremo dove ci aggrada“, ha detto. Il capo della Difesa ha anche aggiunto che la Federazione russa ha la tecnologia per reagire al dispiegamento dei sistemi di difesa missilistica degli Stati Uniti in Europa. “Non resteremo fermi a guardare passivamente lo schieramento della difesa antimissile (USA/NATO). I nostri progettisti ed impianti lavorano efficacemente e l’esercito russo possiede armi potenti, mobili ed efficienti“, ha detto Shoigu. “Non si creda alle voci secondo cui Russia è debole e non può fare nulla. Credetemi, è una bugia“, ha detto…

La posizione generale della Russia sulla questione.
Già nel novembre 2011, quando gli Stati Uniti non accettarono di fare della difesa missilistica un progetto congiunto con la Russia, l’allora Presidente Dmitrij Medvedev annunciò piani radicali per affrontare ciò che Mosca considera una minaccia alla propria sicurezza nazionale. Disse che avrebbe dispiegato sistemi d’attacco nell’ovest e nel sud del Paese, così come per far stazione missili  Iskander nella regione di Kaliningrad, al fine di contrastare il rischio rappresentato dallo scudo di difesa missilistica europeo. Questo febbraio, il Colonnello-Generale Valerij Gerasimov, Capo di Stato Maggiore russo, ha detto che tutte le brigate missilistiche russe saranno armate con i sistemi Iskander entro il 2020. Mosca da tempo chiede garanzie giuridicamente vincolanti sul sistema di difesa missilistico, affinché non sia rivolto contro la Russia, ma gli Stati Uniti finora si sono rifiutati di fornire tale promessa. Per anni, la necessità di costruire lo scudo missilistico in Europa è stata giustificata dalla presunta minaccia da Paesi come l’Iran. Mosca aveva sperato che il sistema missilistico degli Stati Uniti venisse ritirato, con l’accordo firmato tra Teheran e i P5+1 il 24 novembre a Ginevra. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha detto che l’accordo nucleare dell’Iran con l’occidente non giustifica la realizzazione del sistema missilistico statunitense, da tempo propagandato in Europa. “Se l’accordo con l’Iran viene attuato, il motivo dichiarato per la costruzione dello scudo di difesa non avrà più ragione di essere“, ha detto Lavrov a Roma il 25 novembre (Il piano congiunto d’azione, concluso tra l’Iran e gli Stati membri del P5+1, riguardo il programma nucleare di Teheran). La soluzione del problema nucleare iraniano renderà inutile il dispiegamento della difesa missilistica in Europa. “Presumiamo che la soluzione dei problemi legati al programma nucleare iraniano debbano portare alla revisione del concetto statunitense della rete di difesa missilistica in Europa“, ha detto Lavrov durante “l’ora del governo” al Consiglio della Federazione, il 18 dicembre. “In effetti, la soluzione del problema nucleare iraniano eliminerà la premessa che giustifica la necessità di schierare la difesa missilistica in Europa“, ha detto. Ma i funzionari della NATO la pensano diversamente. Il presidente Putin ha chiarito che tutte le forze nucleari strategiche russe devono essere invulnerabili a qualsiasi difesa antimissile. Rivolgendosi alla nazione sulla Costituzione, ha sottolineato che risolto il problema dell’Iran, la difesa missilistica diventa un’arma offensiva. Parlando nel suo indirizzo annuale sullo Stato della nazione, il 12 dicembre, Putin ha detto che la Russia è consapevole del fatto che il sistema di difesa missilistico statunitense, previsto per l’Europa orientale, sia difensivo solo di nome descrivendone il potenziale strategico offensivo. “L’incremento dei Paesi stranieri dei propri sistemi strategici non nucleari ad alta precisione e l’ampliamento della potenza della difesa antimissile, potrebbe rovinare i precedenti accordi sul controllo e la riduzione degli armamenti nucleari, portando a spezzare il cosiddetto equilibrio strategico” ha detto. “Nessuno dovrebbe illudersi sulla possibilità di superare militarmente la Russia“, ha detto Putin. “Non lo permetteremo mai.” Putin ha osservato che lo scudo missilistico “eroderà” l’equilibrio di potere mondiale. Ha detto che “ogni problema internazionale può e deve essere risolto con mezzi politici“. “Il programma nucleare iraniano serviva da scusa principale per schierare lo scudo missilistico“, ha detto Putin. “E cosa abbiamo adesso? Il problema nucleare iraniano svanisce mentre lo scudo missilistico rimane al suo posto. Anzi, viene ancora sviluppato.” Alla conferenza stampa annuale del 19 dicembre, Putin ha detto che la Russia non può non reagire al vero dispiegamento di armi statunitensi in Europa, compresi i sistemi di difesa antimissile. Secondo lui, non c’è nulla di nuovo sullo schieramento degli Iskander nella regione di Kaliningrad. Il Presidente ha sottolineato che la decisione finale non è ancora stata presa, ma la Russia non deve essere provocata, perché gli Iskander non sono l’unica arma, e neanche la più efficace, che la Russia possiede per difendersi. In precedenza, in una riunione con il ministro della Difesa della Russia Shojgu, il 10 dicembre, ha detto che il Paese deve migliorare i suoi armamenti per mantenere la parità con “le nazioni leader nel modernizzare attivamente i loro arsenali.” Il ministro della Difesa Sergei Shojgu ha detto che la Russia continuerà il dispiegamento dei missili nucleari Iskander nella regione di Kaliningrad, la più occidentale del Paese, in reazione ai piani missilistici statunitensi.Il presidente Putin ha citato lo scudo missilistico come uno dei motivi per cui la Russia deve mantenere un esercito forte, impegnandosi a spendere 23000 miliardi di rubli (700 miliardi dollari) entro il 2020 per aggiornare la difesa. La Russia ha sempre sospettato che gli Stati Uniti  implementano non dei sistemi di difesa missilistica in Europa, ma vere e proprie armi di Primo attacco. “Siamo ben consapevoli del fatto che il sistema di difesa missilistico è difensivo solo di nome, mentre in realtà si tratta di un elemento essenziale del potenziale offensivo strategico“, ha detto Putin al suo discorso all’Assemblea federale, aggiungendo che la Russia “segue da vicino l’evoluzione del cosiddetto “concetto di attacco nucleare disarmante” delle forze armate statunitensi”. Putin ha detto che il programma degli Stati Uniti è volto “a sconvolgere ciò che è noto come equilibrio strategico di potenza.” “Ne siamo ben consapevoli. E sappiamo cosa fare al riguardo“, ha avvertito Putin. L’11 dicembre il viceprimo ministro russo Dmitrij Rogozin ha avvertito che la Russia userà armi nucleari se venisse attaccata, aggiungendo che questa possibilità è il principale deterrente contro potenziali provocatori e aggressori. “Si può provarlo tutto il tempo che si vuole, schierando testate non-nucleari su vettori missilistici strategici. Ma si dovrebbe tenere a mente che se ci fosse un attacco contro di noi, certamente ricorreremo all’utilizzo di armi nucleari in certe situazioni, per difendere il nostro territorio e gli interessi dello Stato“, ha detto Rogozin, a capo dell’industria della Difesa, parlando alla Duma di Stato. Aleksej Pushkov, presidente della commissione Esteri della Duma di Stato russa, la camera bassa del parlamento, ha detto in un’intervista a Russia Today (RT), che fin dall’inizio la tesi occidentale che sostiene l’idea della BMD europea era “profondamente sbagliata”, e che gli argomenti su Corea democratica e Iran utilizzati per giustificare l’ABM statunitense in Europa “sono solo falsi.” “Il vero obiettivo è creare una nuova superiorità statunitense in Europa, per cercare di neutralizzare il potenziale nucleare russo, almeno in parte, e creare un nuovo legame tra gli Stati Uniti e l’Europa“, ha detto Pushkov. le notizie sullo schieramento di Iskander a Kaliningrad furono già segnalate. Il presidente russo Vladimir Putin e altri funzionari russi hanno parlato da anni di una mossa del genere sottolineando che si tratta della necessaria contromisura alla difesa antimissile della NATO/USA in Europa. La Russia fa ciò che dice. C’è ancora tempo per la NATO per affrontare seriamente il problema invece di esprimere sorpresa e preoccupazione per ciò di cui era stata debitamente avvertita.

Fonte: http://aurorasito.wordpress.com

 

 

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