Energy Observer è un’imbarcazione che potrebbe definirsi come completamente autonoma sotto il profilo energetico. Al di là delle varie tecnologie all’avanguardia che utilizza, questa imbarcazione risulta autosufficiente al 100% in quanto utilizza una particolare cella combustibile con la quale ricava l’idrogeno dalla stessa acqua del mare. E questa senza contare che è quasi interamente coperta da pannelli solari, energia con la quale supporta il primo processo. Durante le ore di sole, infatti, i 200 metri quadrati di pannelli solari installati sull’imbarcazione caricano varie batterie agli ioni di litio. Questa energia immagazzinata viene poi utilizzata per produrre idrogeno con una speciale cella combustibile, denominata Rex H2, realizzata da Toyota. Il funzionamento, almeno per quanto riguarda la descrizione, sembra abbastanza semplice: preleva l’acqua del mare, rimuove il sale e separa l’ossigeno dall’idrogeno per ottenere quest’ultimo. Inizialmente l’imbarcazione poteva produrre l’idrogeno solo quando era ferma ma poi ai tecnici è giunta l’idea di coprire l’imbarcazione con pannelli solari. Con l’energia solare, ora, è possibile autosostentarsi in termini energetici anche quando si viaggia. Utilizzare l’idrogeno come carburante per spostarsi e non la stessa energia solare è essenziale per una buona autonomia, considerando anche che si tratta di un’imbarcazione, e non di un piccolo veicolo come un’automobile, che ha un peso ben diverso e che ha bisogno di una potenza ben diversa per essere spostata. Si tratta di una scommessa vinta da parte del team di scienziati e ingegneri che hanno dunque dimostrato che l’idrogeno può essere tranquillamente usato come combustibile non solo per i veicoli su strada ma anche in altri ambiti del trasporto.

Sito del progetto: https://www.energy-observer.org

Fonte: https://notiziescientifiche.it