In un articolo pubblicato nel mese di febbraio del 1996 sulla rivista "Science News" (vol. 149, No. 5, p.71), si leggeva che il telescopio spaziale Hubble era riuscito a fotografare la presenza di un enorme satellite tra gli anelli di Saturno. L'anomalo oggetto dalla chiara forma sigariforme sembrava seguire un percorso ben definito e mantenere un'orbita circolare lungo il bordo esterno degli anelli. Poiché settimane fa, un illustre scienziato della NASA ha annunciato che qualcosa di molto significativo per la comunità UFO starebbe tutt'ora operando in prossimità del sesto pianeta del sistema solare. Secondo Norman Bergrun, un affermato ingegnere che ha lavorato su una serie di progetti top secret per conto dell'Ames Research Center della NASA e per la Lockheed Martin, gli anelli di Saturno sono diventati un terreno fertile per la proliferazione di giganteschi UFO biologici. Lo scienziato è stato per un certo periodo di tempo un forte sostenitore della teoria extraterrestre, le cui convinzioni sono state ampiamente illustrate in occasioni di numerose interviste attraverso le quali esponeva la possibilità che altre forme di vita avrebbero potuto svilupparsi in ecosistemi diversi da quello della Terra. Una delle sue teorie più interessanti coinvolgono lo stesso sistema solare, poiché all'interno di esso potrebbero proliferare innumerevoli forme di vita aliena, e che il numero di astronavi biologiche sarebbe aumentato notevolmente nel corso degli ultimi cento anni. Non si tratta solo di Saturno, visto che secondo lo scienziato dei giganteschi veicoli spaziali di natura biologica potrebbero essere stati depositati come uova su altri pianeti inanellati come Giove e Urano. I suoi iniziali risultati e la sua teoria sostenitrice dell'esistenza di navicelle biologiche all'interno del nostro sistema solare sono stati riproposti nel suo controverso libro del 1986, "I Ringmakers di Saturno". Tuttavia, mentre la sua tesi ampiamente esposta nel suo libro sembrava pogguare su fondamenta abbastanza solida grazie alla sua prestigiosa reputazione nel campo della scienza, molti dei suoi colleghi si sono subito affrettati a minimizzare le sue scomode idee. Questo non ha impedito a Bergrun di proseguire il suo appassionato lavoro. Infatti, nel corso degli anni, ha elaborato una serie di calcoli tramite i quali si prefiggeva di validare la sua teoria, e cioè l'esistenza di altre forme di vita all'interno del nostro minuscolo sistema solare. Ciò che è particolarmente preoccupante è il fatto che Bergrun ha dichiarato che il tasso di proliferazione di entità biologiche nelle immediate vicinanze di Saturno starebbe a indicare che gli alieni potrebbero rappresentare presto una grave minaccia per la Terra.

 

Fonte: http://misteroufo.blogspot.it

 


 

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