Il governo russo starebbe realizzando una stazione Sigint, Signals Intelligence, nel Nicaragua per ottimizzare le capacità di raccolta dati nell’emisfero occidentale. La nuova base rientrerebbe in un accordo, già siglato tra Mosca e Managua, per la vendita di 50 carri armati T-72 modernizzati. Il Pentagono, che ancora non commenta la possibile realizzazione di una base russa nel Centro America, teme la chiara posizione di apertura verso Mosca del leader Daniel Ortega. Le indiscrezioni sulla base russa sono trapelate dopo l’espulsione di tre funzionari americani dal Nicaragua, avvenuta la scorsa settimana. I tre funzionari dell’ Homeland Security stati prelevati dalle autorità nicaraguensi, condotti verso l’aeroporto e rispediti negli Stati Uniti senza effetti personali. Il portavoce del Dipartimento di Stato, John Kirby, ha dichiarato che l’espulsione, avvenuta il 14 giugno scorso, è “ingiustificata ed in contrasto con la volontà di instaurare rapporti costruttivi con il governo del Nicaragua”. Tale trattamento potrebbe negativamente influire nelle relazioni bilaterali tra i due paesi”. Nessun dettaglio sul sito prescelto dai russi (indiscrezioni la identificherebbero sulla costa caraibica). Tuttavia, il sito potrebbe essere mascherato da una stazione di monitoraggio satellitare GLONASS, in fase di completamento. Il  GLONASS è la versione satellitare russa della rete GPS o Global Positioning System per la navigazione di precisione e orientamento. La stazione GLONASS, secondo accordi siglati lo scorso agosto, sorgerà vicino a Laguna de Najapa, a nord della capitale Managua. Il Pentagono non commenta la nuova cooperazione militare russo-nicaraguense. L’accordo per i 50 carri armati russi ammonterebbe a 80 milioni di dollari: secondo indiscrezioni, l’intero contratto di acquisizione supererebbe di quasi 9 milioni l’intero bilancio della difesa del Nicaragua per il 2015. I primi venti T-72 giungeranno in Nicaragua entro le prossime settimane.

 

 

Il parlamento del Nicaragua, il 3 maggio scorso, ha approvato una norma che autorizza il personale militare straniero a lavorare nel paese. La disposizione consente al personale russo di addestrare i militari nicaraguensi, ma permette anche all’intelligence del Cremlino di operare nel paese. L’Unione Sovietica prima e la Russia poi (per un breve periodo) gestiva a Cuba la sua più grande stazione di intelligence della regione, fino a quando non fu smantellata nel 2002. La stazione di Lourdes un tempo ospitava più di 1.500 elementi del KGB/GRU. L’impianto era in grado di intercettare tutte le comunicazioni elettroniche in tutto il sud-est degli Stati Uniti.

 

Fonte: http://www.occhidellaguerra.it

 


 

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