Potrebbe essere la prima individuazione di un oggetto interstellare entrato nell’atmosfera della Terra quella di un meteoroide che si è interamente bruciato nella nostra atmosfera, e che fu intercettato nel 2014. L’astronomo Avi Loeb e lo studente Amir Siraj dell’università di Harvard hanno infatti cercato nel catalogo di meteore della NASA eventuali corpi che si siano bruciati nell’atmosfera terrestre negli ultimi anni e che avessero una traiettoria simile a quella di Oumuamua.

Quest’ultimo è l’oramai noto asteroide della lunghezza di circa 400 metri individuato nell’ottobre del 2017, noto perché proveniente dallo spazio interstellare e non originariamente facente parte delle nostro sistema solare. A colpire fu anche la sua strana traiettoria che ha fatto anche pensare a qualcuno si trattasse di un’astronave aliena. A seguito di questo evento, Loeb e Siraj hanno pensato potesse esistere qualche altro oggetto, ovviamente più piccolo, proveniente dallo spazio interstellare, che forse è entrato nella nostra atmosfera in collisione con la Terra.

I due ricercatori credono di essere riusciti nell’intento: hanno identificato un oggetto largo poco meno di un metro che si è disintegrato nella nostra atmosfera nel gennaio del 2014 sopra il Pacifico meridionale, al largo della Papua Nuova Guinea. Secondo i ricercatori, questo oggetto avrebbe avuto origine al di fuori del sistema solare, probabilmente “fuggito” da un altro sistema planetario della via Lattea.

Questo significa, secondo Loeb, che potrebbe essere valida anche l’idea secondo cui la vita può essere arrivata nel nostro sistema solare grazie ad un oggetto interstellare che ha eseguito il “salto” da un sistema planetario ad un altro, portando con sé il germe della vita (la classica teoria della panspermia). Non è il caso dell’oggetto individuato nei dati della NASA in quanto esso era troppo piccolo e si è bruciato completamente nell’atmosfera terrestre, non potendo dunque rilasciare sulla superficie terrestre alcun organismo.

Tuttavia aver trovato un solo oggetto interstellare in un database che copre un decennio significa che la Terra può essere colpita da uno di questi oggetti all’incirca ogni 10 anni. Ciò può significare che circa 450 milioni di meteoroidi interstellari potrebbe aver colpito la Terra nei suoi 4,5 miliardi di anni di vita. Naturalmente si tratta per il momento solo di speculazioni dato che i dati riguardanti oggetti interstellari caduti sulla Terra sono pochissimi e che sostanzialmente questa è la prima ricerca che dichiara di averne trovato uno.

Fonte ed altri link: https://notiziescientifiche.it

 


 

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