Nel panorama dell’ufologia italiana molta importanza è la figura di Julius Evola.
Egli oltre a rivestire un ruolo importante nel panorama culturale italiano si interessò anche di tematiche di confine.
Tra l’altro Evola fu uno dei più importanti esponenti del ventennio fascista nonché artista ed appassionato ricercatore del mistero.
Ma Evola non fu solo questo dal momento che fu un grande esoterista un parapsicologo uno studioso degli stati di confine della coscienza ed anche un esperto mitologo coinvolto nella ricerca del Graal.
Allo stesso modo di Guénon analizzò e mise a confronto antiche vie iniziatiche con le moderne evoluzioni del pensiero cercando di comprendere l’essenza della natura umana.
Partendo da tali basi Evola si interessò a 360 gradi della dimensione del mistero e dell’ignoto cercando soltanto delle spiegazioni a tali misteri ma anche tentando di andare oltre l’apparenza cosa tipica di ogni intellettuale di valore.
In uno dei suoi libri troviamo un capitolo dal titolo significativo, ossia “I dischi volanti?”
Evola affronta il problema dei dischi volanti in una delle sue opere più significative ovvero “I testi del Roma“ che sono da considerare una espressione del tentativo di tale intellettuale di comunicare con la gente e di far conoscere il suo pensiero sugli argomenti di studio da lui considerati più importanti.
Proprio fra tali tematiche trattate in questa opera fondamentale figurano a pieno diritto i dischi volanti i quali in quel periodo storico avevano suscitato un notevole interesse nonché di desiderio gettare luce sulla loro origine e sulle loro caratteristiche fondamentali.
L’intellettuale italiano mette in evidenza in tale scritto che gli ufo hanno molto fatto parlare di loro in Italia soprattutto nei momenti in cui gli avvistamenti sono stati più frequenti.
Evola mette in evidenza l’importanza che ha avuto per lui la lettura di un libro dell’ufologo americano Donald Keyhoe.
Secondo Evola questo libro rivestì una grandissima importanza perché utilizzava dei dati sugli Ufo provenienti dall’ufficio stampa e dal servizio segreto delle forze aeree americane.
Di conseguenza le informazioni sugli Ufo contenuti in tale libro assumevano una rilevanza e una importanza molto particolare proprio perché si trattava di informazioni che assumevano il crisma dell’ufficialità.
D’altra parte come tutti sanno gli Stati Uniti avevano preso molto sul serio il mistero degli Ufo tanto che avevano istituito due commissioni di studio su di essi che diedero il nome di Progetto Segno e Progetto Libro Azzurro .
Evola in tale scritto evidenzia che egli stesso per molto tempo non era stato informato né era a conoscenza del fatto che molti avvistamenti ufologici negli Stati Uniti erano stati particolarmente clamorosi .
Inoltre in alcuni periodi tali avvistamenti erano stati molto frequenti e in alcuni casi gli Ufo erano stati avvistati per un considerevole intervallo di tempo su alcune città americane.
Keyhoe nel suo libro non manca di sottolineare il problema che gli Ufo hanno creato alle forze aeree americane che spesso si sono trovate in imbarazzo davanti alle incredibili evoluzioni dei dischi volanti.
In un primo tempo il governo americano aveva cercato di minimizzare il problema degli Ufo davanti all’opinione pubblica che tentando di far credere agli americani che Il fenomeno Ufo era frutto solamente di illusioni e mistificazioni.
Ma col passare del tempo le forze aeree americane si trovarono difronte a dati di fatto che facevano senz’altro pensare che gli Ufo fossero un problema importante per gli Stati Uniti.
Di conseguenza le forze aeree statunitensi si trovarono difronte ad un bivio: informare il popolo americano dell’esistenza del fenomeno Ufo anche a rischio di suscitare allarme e paura o insabbiare la questione lasciando il popolo americano nell’ignoranza.
Tra l’altro Evola confessa che prima di leggere tale libro non sapeva nella maniera più assoluta che i servizi segreti americani erano da tempo in possesso sia di incontestabili fotografie che non potevano essere considerate dei falsi sia addirittura di filmati riguardanti gli Ufo.
Evola evidenzia anche che moltissimi sono stati i rapporti sugli avvistamenti degli Ufo provenienti dagli Stati Uniti alcuni dei quali provenienti da piloti esperti e degni di fiducia sia militari che civili.
Tra l’altro un numero non trascurabile di tali rapporti è risultato non spiegabile in maniera convenzionale
A tale riguardo l’elemento più importante è che i dischi volanti sembrano essere sotto controllo intelligente dal momento che compiono manovre precise .
Tale dato di fatto esclude che possa trattarsi di qualche altro fenomeno atmosferico non ancora studiato .
D’altra parte la loro velocità calcolata anche col radar è veramente incredibile .
In più i dischi volanti hanno effettuato alcune manovre quali virate inversioni di rotta ascese istantanee quasi verticali tali che nessun aereo costruito sulla terra sarebbe in grado di compiere.
Di solito i dischi volanti si sottraggono agli avvistamenti : data la loro velocità essi hanno facilmente sopravanzato anche i più veloci caccia quando questi hanno cercato di intercettarli .
Un fatto molto sorprendente è che a parte certe sporadiche notizie non controllate nessun disco volante è mai caduto al suolo tanto da poterne ritrovare i rottami.
Evola evidenzia che è impossibile che qualsiasi macchina non sia soggetta a nessun incidente .
Proprio tale dato di fatto rende poco credibile che i dischi volanti siano un arma segreta costruita da qualche nazione terrestre.
Keyhoe afferma a chiare lettere che i dischi volanti siano astronavi provenienti dagli spazi esterni al nostro pianeta.
Nel suo libro l’ufologo americano riferisce l’ipotesi di Smith, uno scienziato canadese, secondo il quale i dischi volanti potrebbero essere mossi da un mezzo di propulsione elettrostatico.
Se mai tali ipotetiche creature secondo lo scienziato canadese potrebbero trovarsi a bordo di una specie di portaerei dello spazio dalle quali i dischi volanti potrebbero essere lanciati .
Tali portaerei terrebbero i dischi volanti sotto controllo .
Secondo Keyhoe gli Ufo compiono delle ricognizioni intorno al nostro pianeta e specialmente negli Stati Uniti con intenzioni non rassicuranti dal momento che molti avvistamenti dei dischi volanti si verificano su punti importanti dal punto di vista strategico.
Le forze aeree americane proprio tenendo conto del fatto che i dischi volanti compiono delle manovre tali da far pensare che sono guidati hanno preso in considerazione l’ipotesi che siano delle astronavi interplanetarie.
Evola in un altro testo intitolato ”I dischi volanti non sono palle a folgore” espresse in maniera chiara le proprie idee sul mistero degli Ufo.
Egli espresse l’opinione che gli Ufo oramai riscuotevano interesse di vasti strati dell’opinione pubblica.
Inoltre mise in evidenza in tale scritto che il governo degli Stati Uniti aveva istituito due progetti per studiare gli Ufo proprio perché per il governo americano gli ufo rivestivano una notevole importanza.
Del resto anche altri governi come quello inglese avevano costituito strutture per indagare il mistero degli Ufo anche se la loro esistenza era stata tenuta segreta.
Al contrario negli Stati Uniti l’esistenza di tali progetti di ricerca era stata rivelata al pubblico.
Tra l’altro Evola evidenziò in tale scritto il fatto che i dischi volanti non erano una illusione o una interpretazione fantasiosa di qualche fenomeno atmosferico come dimostrava l’interesse dei servizi segreti americani.
Tra i rapporti esaminati dal servizio segreto americano assumono particolare valore quelli che hanno avuto come protagonisti piloti militari esperti e degni di fiducia .
Appare evidente che tali piloti non potevano essersi facilmente sbagliati nel valutare come un ufo sia un oggetto volante osservato.
Tuttavia Evola evidenzia che l’argomento più importante a favore dell’esistenza degli Ufo sono gli avvistamenti radar .
Infatti i radar sia al suolo che sugli aerei in volo non sono in grado di sbagliarsi o di confondersi quando avvistano dei dischi volanti.
Attualmente è assolutamente impossibile .
Come si vede Evola non manca di sottolineare e risulta molto difficile negare gli avvistamenti ufologici più clamorosi.
Appare evidente che oramai da molto tempo gli ufo solcano i nostri cieli e vengono osservati da persone degne di fiducia .
Cosa dire a questo punto dei due scritti di Evola che abbiamo preso in considerazione ora ?
Possiamo solo dire che i due testi dello studioso italiano sono senza dubbio illuminanti.
Ma oltre a essere illuminanti sono purtroppo poco conosciuti .
La cosa più importante da mettere in evidenza è che tali testi ponevano domande alle quali allora non era facile dare una risposta.
Tali domande ancora oggi non hanno trovato risposte chiare e inevitabili .
In definitiva possiamo dire che in tali scritti Evola cercò di analizzare dal puntori vista sociologico e culturale il mistero degli Ufo .
Tuttavia lo studioso italiano non mancò di far trasparire in questi scritti la sua ferma convinzione che gli Ufo potessero essere delle navicelle spaziali.
Non possiamo fare a meno di evidenziare la finezza dell’analisi del mistero degli Ufo propria delle parole e dei commenti di Evola.
Senza dubbio l’autore italiano ha mostrato un grande coraggio poiché ha affermato la sua convinzione che gli ufo potevano essere delle macchine interplanetarie .
Evola dimostrò di aver compreso l’importanza dell’ufologia la quale fin dai suoi primordi dimostrò di essere una disciplina variegata dalle mille sfaccettature ma senza dubbio affascinante .
Anche Evola non riuscì a sottrarsi al fascino dell’ufologia decidendo di dedicare una parte per quanto limitata dei suoi scritti al misterioso fenomeno degli Ufo.
Proprio per il suo fascino innegabile un numeroso gruppo di ricercatori e di studiosi ha cercato di analizzare il fenomeno cercando in tutti i modi di comprenderne L’origine nonché i motivi che spingono i piloti degli Ufo a visitare il nostro pianeta.
Anche Evola nei suoi due scritti ha cercato di comprendere l’origine e le finalità più o meno nascoste .
Prof. Giovanni Pellegrino