Riparare col fai-da-te i telefoni cellulari e gli apparecchi elettronici vittime dei più comuni incidenti. La rubrica Green di Yahoo ha offerto ieri dei consigli che mi paiono interessanti. Provare non costa nulla e non richiede una manualità sviluppata. Se la garanzia è scaduta, vale la pena di tentare invece di correre a comprare un nuovo apparecchio: del resto, riparare e riciclare è la prima regola dell’ecologia domestica.

 

 

L’infortunio più comune cui soccombono cellulari e simili è il contatto ravvicinato con l’acqua. Si bagnano per i più svariati motivi (pare molti li lascino cadere inavvertitamente nel water) e smettono di funzionare. Ma c’è rimedio.

Per far resuscitare un cellulare bagnato le cose da fare sono, nell’ordine:
- non accenderlo
- non tentare di asciugarlo con il phon (il soffio d’aria spingerebbe ulteriormente l’umidità verso l’interno)
- togliere la batteria, la scheda e tutto ciò che ci si sente di rimuovere e di rimettere successivamente al suo posto
- mettere le varie parti in un recipiente contenente un materiale in grado di assorbire l’umidità: riso secco, gel di silice o semplicemente la sabbia per la lettiera del gatto

Il trattamento dovrebbe asciugare completamente l’apparecchio e rimetterlo in grado di funzionare.

Altri consigli interessanti riguardano il modo in cui è possibile rimediare ai graffi che rovinano gli schermi a cristalli liquidi dei televisori o dei computer portatili.

Anzichè buttarli via, si può provare a ripulirli per bene e poi a strofinare delicatamente il graffio con una gomma pulita da matita o con petrolato, conosciuto anche come vaselina bianca.

Fonte: http://www.blogeko.it

 


 

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