Durante il principale Congresso scientifico indiano due scienziati sostengono che la teoria della relatività di Einstein e quella della gravità di Newton siano errate e che la ricerca con le cellule staminali esistesse già nell'antica India. E non è l'unico episodio.



Affermazioni antiscientifiche  sono state fatte durante l’Indian Science Congress, il principale appuntamento, in India, sulla scienza e la tecnologia, che cade una volta l’anno. Durante l’incontro, un gruppo di accademici ha dichiarato che le scoperte di Isaac Newton e Albert Einstein sono “ingannevoli”. E, sempre stando alle loro affermazioni, l’invenzione della ricerca sulle cellule staminali sarebbe già riportata in antichi manoscritti Hindu. A riportarlo la stampa indiana e internazionale. Ma il congresso e ampia parte della comunità scientifica indiana disapprova questo intervento.

Seria preoccupazione e sconcerto si alza dalla sala di fronte all’affermazione di questi scienziati. In particolare, G. Nageshwar Rao, a capo di un’università indiana dell’India meridionale, l’Andra University, ha citato un antico testo Hindu quale presunta prova del fatto che la ricerca sulle cellule staminali sia stata scoperta per la prima volta migliaia di anni fa dagli indiani. Rao, che è docente di chimica inorganica, ha aggiunto che diversi secoli fa (circa duemila anni fa) nell’epopea Hindu il demone regnante Lord Vishnu utilizzava dozzine di aerei e piste d’atterraggio nell’attuale Sri Lanka. Sempre secondo lo scienziato, il testo sacro Bhagavad Gita conterrebbe una teoria dell’evoluzione (nei Dashvatar, la parte che parla dei dieci avatar di Lord Vishnu) migliore di quella formulata nel 19° secolo da Charles Darwin.

E non è tutto. Il co-speaker di Rao, Kannan Jegathala Krishnan, che lavora al dipartimento di Ingegneria elettrica della Victoria University a Melbourne, rigetta la teoria della relatività di Einstein e la teoria della gravità di Newton. Secondo lo scienziato, lo spazio coincide con l’energia e per spiegare il movimento dei pianeti, dunque, non sarebbe necessaria la gravità ma la forza esercitata dallo spazio.

A fronte di queste affermazioni, riportate a voce dai due accademici, le reazioni da parte degli organizzatori del congresso e degli altri partecipanti non tardano ad arrivare. Forti critiche giungono ad esempio dal segretario generale dell’Indian Scientific Congress Association, che definisce l’accaduto “spiacevole” e che prende le distanze a nome di tutto il congresso da quanto dichiarato dai due scienziati. Il Principale Consulente scientifico del governo indiano, VijayRaghavan, parla di affermazioni scientifiche “insostenibili” e di “pseudoscienza”. A l’organizzazione scientifica no profit indiana Breakthrough Science Society si è dichiarata stupita e inorridita di fronte a queste dichiarazioni durante il congresso indiano.

Ma non è la prima volta che questo accade in India. Secondo il ministro dell’educazione dell’infanzia, Satyapal Singh, la teoria dell’evoluzione di Darwin è sbagliata e per questo l’anno scorso ha dichiarato di impegnarsi per cambiare i programmi scolastici. Singh fa parte del partito nazionalista indù Bharatiya Janata Party, che governa più della metà degli stati dell’India. Ancora prima, nel 2015, insieme al Primo ministro indiano Narendra Modi, Singh ha sostenuto che la chirurgia plastica esistesse già nell’India antica. La prova sarebbe nelle scritture indu, che descrivono il dio Ganesh che ha una testa d’elefante attaccata a un corpo umano.

Ma anche il ministro della scienza Harsh Vardhan ha rilasciato dichiarazioni piuttosto sorprendenti, elogiando i Veda (testi sacri di popolazioni che invasero l’india nel 20° secolo a.C.) per la presenza di scoperte scientifiche di maggiore importanza rispetto alla teoria della relatività di Einstein.

Fonte: https://www.wired.it

 


 

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