In questo articolo prenderemo in considerazione la teoria parafasica sull’origine degli Ufo.
In estrema sintesi possiamo dire che tale teoria sostiene che gli Ufo provengono da un’altra dimensione, da un altro universo parallelo al nostro.
Sappiamo che il tempo è tale e ha valore solamente pe il genere umano tanto che la fisica quantistica presuppone teorie che accettano l’esistenza di universi multipli e paralleli che potrebbero anche interagire tra loro. 
Di conseguenza l’attraversamento fisico di enormi spazi tridimensionali potrebbe anche essere aggirato evitando di percorrere lo spazio stesso.
La possibilità teorica di passare da un universo all’altro, da una dimensione all’altra rimane per il momento l’eventualità più plausibile per spiegare l’arrivo degli alieni sul nostro pianeta sia nel presente sia nel passato
Questo renderebbe comprensibile anche la difficoltà di trovare tracce fisiche della presenza degli alieni nel passato del genere umano.
In questo articolo ci interesseremo delle teorie espresse dai principali studiosi che ritengono che gli alieni provengono da altre dimensioni da altri universi.
Enunceremo per prima cosa il pensiero di Jacques Vallée uno dei più importanti fautori dell’ipotesi parafasica.
Valle pensa che esista un sistema di controllo dell’evoluzione umana messo in atto da creature aliene interdimensionali che agirebbero sull’inconscio collettivo.
In sostanza per Vallée gli extraterrestri provengono da una dimensione parallela che l’ufologo Franco Americano chiama Magonia.
Dobbiamo mettere in evidenza che Magonia nel periodo di tempo tra Medioevo e Rinascimento era un mondo fatato abitato da maghi fate e folletti.
Gli abitanti di Magonia sarebbero in grado di trascendere tempo e spazio e avrebbero interagito continuamente con il genere umano sin dai tempi più remoti.
Oggi gli abitanti di Magonia assumono la forma di alieni ma in passato si sarebbero manifestati come folletti fate e apparizioni di tipo religioso.
Inoltre Vallée ritiene che il fenomeno ufologico nel suo insieme rappresenti la prova dell’esistenza di altri universi che trascendono il nostro universo, il nostro continuum spazio temporale.
L’ufologo Franco Americano sostiene che l’ipotesi parafasica è l’unica spiegazione ragionevole in grado di dare un senso a tutta alla fenomenologia ufologica senza lasciare fuori dall’analisi nessun elemento di tale fenomenologia.
Valle ha reintrodotto in buona sostanza anche l’ipotesi psichica dell’origine degli Ufo proposta nel 1958 da Jung.
Jung nella sua opera “Un mito moderno. le cose che si vedono in cielo“ propose la spiegazione del fenomeno ufologico in termini di proiezione psichica di archetipi.
Secondo Jung quando la società umana attraversa particolari periodi di angoscia gli individui tendono inconsciamente a cercare segni di salvezza nel cielo.
Tali segni di salvezza non sarebbero altro che la proiezione di un archetipo dell’inconscio collettivo.
Questi sarebbero gli Ufo secondo Jung ovvero la proiezione di un archetipo dell’inconscio collettivo.
Ma vediamo più in dettaglio che cosa Vallée dice degli abitanti dell’universo parallelo di Magonia.
Secondo l’ufologo Franco Americano gli abitanti della dimensione di Magonia fanno in modo sin dagli inizi della storia del genere umano di mantenere nelle varie epoche storiche un clima sociale culturale politico e religioso che sia compatibile con il loro scopo e il loro obiettivo.
Tale scopo è sostanzialmente sempre lo stesso nelle varie epoche storiche ovvero esercitare la loro influenza e il loro controllo sulle credenze e sul comportamento degli esseri umani.
Per dirla in altro modo le entità parafasiche dell’universo parallelo di Magonia vogliono sempre e comunque mantenere in tutte le epoche storiche una “Stimmung” (disposizione d’animo) ed una concezione della vita e del mondo che permetta loro di manipolare e di controllare gli esseri umani.
Pertanto quando gli abitanti di Magonia si rendono conto che il clima socio culturale sta subendo delle variazioni che potrebbero creare problemi al loro obiettivo di controllare e manipolare gli esseri umani immediatamente intervengono.
Vallée utilizza la metafora del termostato per quanto riguarda il comportamento degli abitanti di Magonia.
Così come fa il termostato in una casa (il termostato mantiene un clima ottimale per gli abitanti della casa) allo stesso modo gli abitanti di Magonia si danno da fare per ristabilire un clima socio culturale ottimale per il raggiungimento del loro obiettivo.
Prenderemo ora in considerazione il pensiero di John Kell un altro ufologo convinto che gli alieni non vengono da pianeti del nostro universo ma hanno origine in un'altra realtà dimensionale.
Secondo Kell un'altra realtà dimensionale esiste un’entità o una forza che l’ufologo Americano chiama super spettro.
Kell denomina in tal modo tale entità o forza perché si troverebbe in una parte dello spettro elettromagnetico non percepibile dai nostri sensi.
Come tutti sappiamo gli esseri umani possono percepire tutto ciò che è compreso in una parte dello spettro elettromagnetico che va dal rosso al violetto.
Di conseguenza tutto ciò che si trova nell’infrarosso e nell’ultra violetto non può essere percepito dai nostri sensi.
Kell parla riprendendo una distinzione di Kant di due realtà: la realtà fenomenica che cade sotto i nostri sensi e la realtà noumenica che non è percepibile ai nostri sensi.
Il super spettro farebbe parte della realtà noumenica non percepibile dai nostri sensi.
Ma in che modo il super spettro condiziona e manipola gli esseri umani dal momento che Kell è convinto che tale forza non sia neutrale e tantomeno benevola nei confronti degli esseri umani avendo come unico scopo quello di controllare il comportamento degli esseri umani?
Kell per esprimere tale concetto usa la metafora del giocatore di dama e delle pedine.
Secondo l’ufologo Americano il super spettro è il giocatore di dama mentre gli esseri umani non sono altro che pedine controllati dal giocatore e il nostro mondo non è altro che una scacchiera cosmica gigantesca.
Ma in che modo il super spettro controlla e manipola gli esseri umani?
Secondo John Kell il super spettro manipola gli esseri umani servendosi di quello che l’ufologo Americano chiama “cavalli di Troia” volendo essere sintetici possiamo dire che il super spettro crea con le sue energie questi “cavalli di Troia” che utilizza per manipolare gli esseri umani.
Prima di specificare che cosa sono questi “cavalli di troia” riteniamo opportuno chiarire ai lettori perché Kell li ha definiti “cavalli di troia” queste sue creazioni.
In sintesi possiamo dire che come i greci utilizzarono il cavallo di Troia per ingannare i troiani e conquistare Troia allo stesso modo il super spettro si serve di queste sue creazioni per ingannare e manipolare gli esseri umani.
Durante la lunghissima storia del genere umano il super spettro si è servito di numerosi tipi di “Cavalli di Troia” (sono stati cavalli di troia del super spettro secondo Kell fate gnomi elfi vampiri demoni e vari altri tipi di entità soprannaturali che hanno da sempre spaventato il genere umano) ma oggi che ci troviamo nell’era spaziale il super spettro si serve anche e soprattutto di un nuovo tipo di “cavallo di troia” ovvero gli Ufo.
Prenderemo ora in considerazione le teorie di Corrado Malanga, un altro ufologo che basandosi sulle testimonianze dei rapiti sostiene che gli alieni provengano da dimensioni spazio temporali diverse dalla nostra e che non possiedono un corpo fisico.
Malanga ha condotto per almeno quindici anni ricerche sperimentali del tutto innovative sulle problematiche connesse al fenomeno dei rapimenti alieni.
Malanga conducendo centinaia di ipnosi regressive sui rapiti indagando sul comportamento degli alieni e sulle loro interferenze sugli esseri umani.
In estrema sintesi egli è giunto alla conclusione che questi alieni sono dei veri e propri parassiti che ambiscono a sottrarre agli esseri umani quella che per convenzione viene chiamata anima.
Gli alieni vogliono sottrarre agli esseri umani l’anima per appropriarsene e per acquisire in tal modo l’immortalità.
Infatti questi alieni pur essendo più longevi di noi cercano per il momento di evitare la morte facendo sopravvivere i propri ricordi inserendoli in una zona di memoria all’interno del cervello degli esseri umani.
Per questi alieni c’è però un problema in quanto il procedimento per il trasferimento definivo dell’anima non sarebbe del tutto stabile a causa di una incompatibilità di tipo biogenetico tra loro e la nostra anima.
inoltre Malanga ha rivelato che nelle menti dei rapiti è fortissimo il ricordo di ambienti e forze militari terrestri che sono in “combutta “con le varie razze aliene che vogliono sottrarre agli esseri umani l’anima.
Secondo Malanga utilizzando servizi segreti e forze militari alleati con loro gli alieni stanno producendo il lento passaggio dell’uomo dallo stato di libero pensatore a quello di schiavo imbecille.
Secondo Malanga gli alieni che incarnano i vecchi demoni presenti in alcune tradizioni religiose sono del tutto negativi perché vogliono sottrarre l’anima agli esseri umani.
Malanga è giunto alla conclusione che gli alieni provengono da dimensioni spazio temporali diverse dalla nostra basandosi sulle testimonianze dei rapiti. Gli extraterrestri provenienti da altre dimensioni pur non essendo dotati di un corpo fisico indosserebbero “una specie di abito” costruito con un macchinario che servirebbe ai componenti di queste razze aliene per entrare nel nostro sistema dimensionale.
Appartenendo gli alieni ad altre dimensioni spazio temporali non potrebbero senza quest’abito” entrare nella nostra dimensione e interagire fisicamente con noi. proprio perché gli alieni a detta di Malanga provengono da altre dimensioni spazio temporali hanno bisogno di tale abito.
Prenderemo ora in considerazione le teorie di Collins che sostiene gli alieni siano intelligenze transdimensionali che potrebbero aver influenzato lo sviluppo umano sin dall’inizio della storia del genere umano.
Secondo Collins gli Ufo sono costrutti di plasma con all’interno ambienti dimensionali superiori.
Tali ufo permetterebbero a queste intelligenze trans dimensionali di entrare nella nostra dimensione nel nostro universo.
Collins ritiene che questi ufo costituiti di plasma provengono da un universo che invece di essere costituito da tre dimensioni dello spazio e da una dimensione del tempo è costituito da quattro dimensioni dello spazio.
Collins ritiene pertanto che i misteriosi visitatori non provengano da qualche lontana galassia del nostro universo ma da un altro universo multidimensionale.
A sua volta il fisico teorico Michio Kaku sostiene che forzando gli stessi limiti della moderna fisica quantica wormhole (buchi neri con porta di entrata e di uscita) potrebbero fornire scorciatoie attraverso l’immensità del tempo e dello spazio viaggiando più velocemente della luce.
Secondo lo scienziato i wormholes potrebbero rappresentare dei veri e propri portali tra universi paralleli a patto che si riesca a stabilizzarli con sufficiente energia negativa per attraversarli anche se i campi gravitazionali potrebbero comunque essere un grande ostacolo.
Secondo Kaku è possibile che una civiltà aliena dotata di una tecnologia migliaia di anni più avanzata dalla nostra potrebbe utilizzare questi buchi neri con porta di entrata e di uscita per passare da un universo parallelo all’altro.
Kaku suggerisce che se esistesse una simile civiltà aliena così progredita da fare ciò noi siamo talmente primitivi che non ce ne renderemmo conto.
Secondo il fisico teorico esistono già degli esseri intelligenti che sono in grado di fare ciò e che giungono sulla terra provenendo da altri universi.
Come si vede da quanto abbiamo detto sinora è possibile che almeno una parte della fenomenologia ufologica è da attribuire non a entità aliene provenienti dal nostro universo ma da entità aliene provenienti da universi paralleli da dimensioni parallele.
Tali entità parafasiche potrebbero benissimo aver visitato il nostro pianeta sin dagli inizi della storia del genere umano e addirittura potrebbero avere influenzato lo sviluppo delle civiltà umane sin dai tempi più antichi.
In ogni caso concludiamo tale articolo mettendo in evidenza che oramai la fisica quantistica presuppone teorie che accettano l’esistenza di universi multipli e paralleli che potrebbero anche interagire tra loro.
Di conseguenza è anche possibile che ciò che avviene in un determinato universo può avere effetti e conseguenze anche in un altro universo parallelo che interagisce con tale universo.
Se questo fosse vero le entità parafasiche che abitano in un determinato universo parallelo potrebbero essere costrette a recarsi in un altro universo parallelo per evitare che in esso si verifichino eventi in grado di interferire con il loro sistema dimensionale.

Prof. Giovanni Pellegrino.

 

 

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