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La dimensione religiosa nella credenza degli extraterrestri è già suggerita dall’analisi della stessa parola “extraterrestre” .
Oggi tutti e specialmente i giovani conoscono questa parola grazie alla divulgazione che ne ha fatto la fantascienza.
Per molto tempo tale parola non fu accolta dai dizionari ma ora è diventata così comune che è presente in tutti i dizionari.
La parola “extraterrestre” si distingue chiaramente dalla parola “soprannaturale” pur condividendo con essa il senso spirituale perché non appartiene come quella chiaramente al linguaggio religioso.
D’altra parte tale parola è assente dai dizionari di teologia .
Alla fine del XIX secolo si assiste allo sviluppo dell’astronomia e a una migliore conoscenza delle componenti materiali degli oggetti celesti.
Allora il prefisso “extra” assume il significato di “fuori di“ senza abbandonare l’idea di superiorità.
Poi col trascorrere del tempo “extraterrestre” tende ad assumere prevalentemente il significato concreto di “fuori della Terra” ed inoltre abbandona il campo letterario per entrare nel vocabolario scientifico .
Negli anni 50 e 60 la conquista dello spazio accentua l’uso scientifico dell’aggettivo “extraterrestre”.
Ma parallelamente si sviluppa ciò che Jung chiamerà un “mito moderno”: la visione di dischi volanti in quanto veicoli provenienti da altri pianeti .
Tra l’altro prenderà sempre più piede ed importanza la testimonianza di uomini e donne che sostengono di essere stati contattati da esseri arrivati dallo spazio.
Come pure aumenterà notevolmente il numero di individui che sostengono di essere stati rapiti dagli alieni.
Nel 1962 il libro sugli extraterrestri di Paul Thomas segna l’inizio di un uso lessicale della parola extraterrestre che crescerà sempre di più.
Stiamo parlando dell’impiego della parola come sostantivo .
In effetti i termini “marziani” o “venusiani” in precedenza utilizzati avevano il duplice inconveniente di ricordare da un lato la letteratura di fantascienza e dall’altro i racconti dei contattisti.
Tali racconti si connotavano tra l’altro per il fatto di essere molto precisi sulla questione dell’origine degli esseri spaziali .
La conseguenza della fusione tra la parola “extraterrestre” che appartiene al vocabolario letterario e scientifico e la nozione di abitatori di altri mondi è che quest’ultima acquista concretezza e verosimiglianza notevoli e considerevoli.
In definitiva possiamo dire che la pluralità dei mondi non è più una simpatica ipotesi filosofica come al tempo di Voltaire ma diventa una ipotesi scientifica plausibile.
Dobbiamo dire che tale fatto riveste una importanza notevolissima proprio perché l’esistenza di una pluralità di mondi non è più un concetto limitato alla fantascienza o comunque alla dimensione letteraria ma acquista piena cittadinanza nel mondo della scienza .
Ma dobbiamo mettere in evidenza un fatto che a prima vista può sembrare paradossale ma che in ogni caso è indiscutibile perché appoggiato dai dati di fatto.
Stiamo parlando del fatto che la maggior parte dei libri pubblicati sugli extraterrestri negli ultimi decenni non sono opere di carattere scientifico ma parlano di tematiche molto suggestive ma che non hanno il crisma della scientificità.
Infatti la maggior parte di tali libri parlano dei contattisti degli interventi degli extraterrestri nel passato , del ruolo che avrebbero avuto gli alieni nella nascita delle religioni.
Di conseguenza tali libri presentano titoli molto emblematici e significativi quali ad esempio “Ho incontrato gli extraterrestri” oppure “Il messaggio degli extraterrestri” ed “Astronavi nella preistoria”.
Da questi titoli è facile dedurre che molti libri parlano delle vicende dei contattisti e dei loro incontri con gli alieni nonché di tematiche riguardanti la cosiddetta archeologia spaziale .
Dobbiamo dire che tale disciplina parte dal presupposto che fin dal lontanissimo passato gli extraterrestri hanno interferito con le vicende del genere umano .
In genere gli extraterrestri sono descritti come esseri natura e non sovrannaturali materiali e non spirituali .
Essi venuti da lontano sono sempre considerati superiori agli esseri umani .
Tra l’altro gli alieni sono dotati di molti attributi che appartengono a una divinità come discesa dal cielo salita al cielo luce fuoco e forza paralizzante.
Molti storici delle religioni hanno messo in evidenza che si verifica una trasposizione di tutta la terminologia delle apparizioni religiose nel campo dei fenomeni extraterrestri : apparizioni cielo incontro messaggio e così via.
Tra l’altro l’espressione “altro mondo” sinonimo nel campo religioso “di mondo soprannaturale“ di “aldilà” assume quando si parla degli alieni il significato di “altro pianeta”  o di “altro universo”.
Mentre nell’universo religioso abbiamo la doppia modalità ( divina e diabolica) nell’universo dei fenomeni ufologici abbiamo una doppia possibilità ovvero extraterrestri amichevoli ed extraterrestri ostili.
È chiaro quindi che la parola extraterrestre è passata successivamente da una eccezione spiritualistica ad una cosmologica per giungere poi  a un sincretismo religioso-scientifico.
Questa evoluzione semantica riassume l’andamento del pensiero occidentale nei riguardi del cielo .

 

 

Nella concezione tradizionale e religiosa nel mondo l’universo è limitato ordinato e dualista : il Cielo è rispetto alla Terra ciò che  è il Divino rispetto all’umano il Soprannaturale al Naturale lo Spirituale al Materiale .
Allora la parola “extraterrestre” assume il significato di “celeste“ e “spirituale”.
Al contrario la concezione moderna razionalista e scientista dell’universo sconvolge i punti di riferimento tradizionali: non c’è più né “Cielo” né “Terra” ma “Spazio” un vuoto illimitato omogeneo dove è presente una moltitudine di mondi.
Dallo spazio cadono a volte sul nostro pianeta dei materiali strappati ad altri pianeti: nasce così l’uso della parola extraterrestre per indicare ciò che all’origine materiale non terrestre.
Ma questa visione di un universo il cui ordine non ha più senso è angosciante di conseguenza secondo alcuni sociologi la credenza negli extraterrestri è la risposta materialista all’angoscia materialista e atea che nasce davanti al silenzio e alla solitudine .
Di conseguenza l’umanità per placare tale angoscia popola il cielo con nuove divinità il cielo privato di Dio e dei suoi angeli.
Concludiamo quindi il nostro discorso mettendo in evidenza che gli extraterrestri sono oggetto di una ipotesi scientifica e insieme di una fede di carattere religioso.
In pratica quindi molti sociologi leggono il crescente interesse nei riguardi degli extraterrestri presente nel mondo contemporaneo in una duplice chiave di lettura .
Da un lato l’esistenza degli alieni e una vera e propria ipotesi scientifica in linea con la tendenza dell’uomo contemporaneo a cercare una risposta scientifica ai vari e alle varie questioni .
Ma dall’altro lato il crescente interesse degli uomini contemporanei nei riguardi degli extraterrestri assume una connotazione quasi religiosa nel senso che la fede negli extraterrestri salvatori dell’umanità si presenta quasi come un sostituto della fede in Dio e negli esseri soprannaturali tradizionali.

Prof. Giovanni Pellegrino.

 

 

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