La capacità reali dell'aeronautica militare americana sfuggono da sempre alla percezione del pubblico, e spesso anche degli addetti ai lavori. Da sempre gli Stati Uniti progettano ed impiegano aerei dalle caratteristiche peculiari, senza farne pubblicità. Quando poi la tecnologia in oggetto non è più sufficientemente segreta o non è più lo stato del arte di quel settore tecnologico viene mostrata pubblicamente.

Ricordiamo le presentazioni degli U-2, dell'SR-71, dell'F-117, tutte avvenute dopo anni di impiego, anche operativo, di questi mezzi e sempre quando la loro tecnologia era stata superata da nuovi prototipi in avanzato stato di sviluppo.

Vi abbiamo fatto questa premessa perché pochi giorni fa Boeing e USAF hanno presentato un nuovo bersaglio aereo a grandezza naturale, il QF-16.

 

 

Questo bersaglio è un F-16 ritirato dal servizio e modificato per fungere da bersaglio aereo radiocomandato, senza pilota a bordo. Fin qui nulla di eclatante in passato venivano utilizzati come aero bersagli i vecchi F-4 ritirati dal servizio.
Il QF-16 torna alla base e atterra senza avere nessuno a bordo.
Abbiamo poi osservato le immagini trasmesse da Boeing dei test in volo hanno evidenziato alcune altre peculiarità.
In particolare in volo il QF-16 è apparso eseguire manovre preordinate, estremamente precise negli angoli di rollio e beccheggio, così come negli angoli di attacco; manovre ripetitive come se eseguite non da un pilota in remoto ma dall'aereo in maniera autonoma. Anche l'atterraggio sembra essere stato eseguito in maniera automatica e non con pilotaggio remoto.
Sembra che il QF-16 sia controllato in remoto, ma che dalla sala controllo non vengano impartiti ordini ai comandi di volo, bensì ordini al computer di bordo che poi li traduce in manovre. Un esempio per essere più chiari. Se il QF-16 deve eseguire una virata di 90º a destra il pilota in remoto non muove direttamente le superfici di controllo dell'aereo ma ordina in maniera digitale di eseguire la virata premendo un pulsante e l'aereo esegue.
Il QF-16 offre quindi possibilità all'aeronautica americana un bersaglio aereo di prim'ordine ma regala anche a noi uno spaccato della tecnologia militare americana. Una tecnologia solo in parte nota e che potrebbe presto portare all'impiego operativo, seppur limitato, di macchine come l'X-47B, solo apparentemente in uno stadio precoce di sviluppo.
Le immagini del QF-16 fanno pensare che gli Stati Uniti possano già disporre della tecnologia necessaria per mettere in linea di volo un aereo da guerra ad alte prestazioni, stealth, a lunghissima autonomia, un mezzo "take off and forget" che potrebbe cambiare in modo radicale i dogmi della guerra aerea.

Fonte: http://www.geopoliticalcenter.com

 


 

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