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Le esercitazioni nella stratosfera del nuovo aereo MiG-31BM impressionavano gli autori della pubblicazione The National Interest: hanno scoperto che i russi possono intercettare qualsiasi obiettivo fino allo spazio. E un’altra cosa: hanno il “Kinzhal”. Sudore freddo copriva le fronti degli autori della rivista militar-politica nordamericana The National Interest, quando scoprirono che la Russia ha più di un semplice MiG-31. Questo non è un segreto: il MiG-31 è in servizio dagli anni ’80 e fu mostrato in tutte le rispettabili fiere dell’aviazione. Ed eccone un altro… Ultimamente risate dominavano i media nordamericani. Ad esempio, il presidente russo parlava di fantastici armemtni, mostrando animazioni all’Assemblea federale, beh, cosa non puoi fare per sembrare un figo di fronte al volto luminoso dei brillanti Stati Uniti… Ma solo tra quei “cartoni animati” appariva il complesso missilistico “Kinzhal”, Un missile balistico ipersonico per composizione, persino difficile da rintracciare coi moderni sistemi di difesa aerea/missilistica, non intercettabile. E questo prodotto era installato sui piloni del noto MiG-31, il “killer” degli SR-71 “Blackbirds” statunitensi.

Come il MIG-31 distrusse un’intera classe di aerei statunitensi.
Un tempo, negli anni ’70 e ’80, i ricognitori nordamericani ad alta velocità SR-71 davano noia ai nostri militari. Approfittando di quota e velocità, letteralmente terrorizzarono la difesa delle frontiere dell’Estremo Oriente e dell’Artico, principalmente di Kola. Con l’intrinseca straordinaria tranquillità, gli Stati Uniti e la NATO inviavano i loro aerei da ricognizione, a volte per decine di chilometri nell’URSS. E queste non furono singoli, nemmeno dozzine, ma centinaia di casi. Solo il 174.mo Reggimento da Caccia (IAP) compì nel 1987 203 intercettazioni! Nel 1988, 436 volte! In Kamchatka, i dati registrati erano dallo stesso ordine: rispettivamente 214 e 825. E questo, ricordiamo, con la perestrojka e la “ritirata” nella politica estera, col “nuovo pensiero” di Gorbaciov! Ma poi i MiG-31 operavano di già. E prima ancora, gli obsoleti Su-15 in servizio nella difesa aerea erano incapaci di opporsi agli SR-71. Né per velocità, quota o armamento. Ricordiamo che l’SR-71 poteva volare alla velocità di 3700 km/h ad un’altitudine di 27mila metri, ed era persino impossibile abbatterlo, perché i missili non riuscirono a raggiungerlo. Ma proprio nel 1988 fu vinta l’epica battaglia col SR-71. Quando gli statunitensi videro che i loro “merli” contro il MiG-31, che chiamavano Foxhound, non avevano possibilità, le intercettazioni divennero sempre più inevitabili e, di conseguenza, la ricognizione divenne impossibile, e i “merli” gradualmente ma inesorabilmente furono radiati.

Questo è il miglior intercettore del mondo.
Il motivo, secondo l’opinione quasi unanime degli esperti militari, è semplice: il MiG-31 davvero si rivelava il miglior intercettore al mondo. Con caratteristiche che possono essere superate singolarmente, ma in combinazione creano un velivolo che gli statunitensi semplicemente non possono affrontare. Il velivolo fu creato dal concetto completamente nuovo per lo sviluppo di un intercettore a lungo raggio. Innanzitutto, questa velocità di quasi 3000 km/h. In secondo luogo, un radar dalle massime capacità possibili: un’antenna a fasi (PAR) fu installata su questo velivolo per la prima volta al mondo. Il radar “Zaslon” a impulsi Doppler che può tracciare simultaneamente 10 bersagli, rilevandoli a una distanza di 300 km e di contemporaneamente ingaggiarne 4. Allo stesso tempo, il computer di bordo Argon-K con una gittata di tracciamento automatico di 120 km sceglie le priorità. Questo complesso è così versatile e perfetto che il MiG-31 può essere liberamente utilizzato come aereo AWACS e di comando. Il campo visivo di uno di questi intercettori è di 200 km al fronte. A proposito, questi aerei videro gli SR-71 ad una distanza di 180-200 km, il che di fatto rese inutili i “merli”. In terzo luogo, il MiG-31 ha un sistema d’arma con quattro missili R-33 a lungo raggio (120 km) dalla guida radar semi-attiva in grado di raggiungere e distruggere qualsiasi “merlo”. In generale, qualsiasi aereo nordamericano. Alle medie distanze “intervengono” i missili R-40T; gli R-60, R-60M e R-73 operano a corto raggio. Nel duello viene azionato il cannone GSh-23-6 a sei canne da 23 mm con un carico di munizioni di 260 proiettili. Ma questo, dicono gli esperti, è un’arma “da stripping”, per finire i missili da crociera e droni contro cui sono indifesi. Infine, in quarto luogo, i vantaggi unici del MiG-31 è il suo rapporto peso-spinta. È dato dai motori a doppio flusso D-30F6 con scambio dei flussi interni ed esterni la turbina. Danno una spinta senza postcombustione da 9270 kg ciascuno e una spinta con postcombustione di 15510 kg. Per questo motivo, il rateo di salita del MiG-31 è irraggiungibile per la maggior parte degli aerei nordamericani. Notiamo anche l’autonomia operativa; 2150 km e 3300 km con serbatoi aggiuntivi, nonché la quota operativa di 20600 m. I MiG recentemente si “dilettavano” nell’intercettazione di obiettivi.

I russi hanno grandi progetti.
Questo fu immediatamente notato dagli statunitensi. Infatti, finora si trattava delle precedenti versioni della macchina russa: MiG-31 e MiG-31M. Ma la lettera BM indica alcune nuove proprietà speciali basate su algoritmi diversi dalle macchine precedenti. Ma qui tutto è ancora classificato. È noto che il radar è stato modernizzato, nella versione Zaslon-M. Ma in generale, non dovrebbe essere più solo intercettore, ma un sistema missilistico d’intercettazione aeronautico, accanto cui, tra l’altro, c’è il sistema aero-missilistico “Kinzhal” per la distruzione di bersagli terrestri e navali, su un velivolo simile: il MiG-31K, versione aggiornata del MiG-31BM. E poi gli statunitensi vi s’impegnavano: “Le forze aeree russe hanno grandi progetti per gli intercettori MiG-31. Oltre ai compiti principali, questi velivoli devono ora lanciare missili e abbattere satelliti. Nelle manovre mostrate dal Ministero della Difesa russo, è visibile il compito integrato di queste macchine. I “vecchi” MiG-31 di base modificati osservano lo spazio aereo, “aiutando” i radar terrestri nel ruolo del centro di volo AWACS. Dopo aver scoperto i bersagli, due MiG-31BM decollano intercettando il bersaglio e attaccandolo da una distanza di 150 km. E tutto ciò ad una quota di 18 km e ad una velocità di 2800 km/h. E tutto ciò è enorme: secondo la TASS, 10 squadre partecipavano alla missione. E allora? Ciò significa che almeno due pericoli reali venivano identificati negli Stati Uniti. Il primo, “il MiG-31 ora non è solo un intercettore, ma anche un vettore lancimissili” che trasporta missili aerolanciati. E comunque, già 12-16 aerei con tali armi sono in servizio nella regione del Mar Nero. Il secondo, i “MiG-31” già oggi chiaramente si addestrano a combattere obiettivi orbitali, avendo tutte le capacità tecniche per questo. E intanto, risolvono i problemi emergenti per creare il “promettente intercettore MiG-41″, che sarà ipersonico volando nello spazio. L'”animazione” diventa spaventosa per gli Stati Uniti.

Traduzione di Alessandro Lattanzio.

13 novembre 2019

Fonte estera: https://www.sknews.ru

Fonte italiana: http://aurorasito.altervista.org

 

 

La Russia ha definitivamente scelto il MiG-31 come piattaforma aerea per lanciare la nuova arma ipersonica che terrorizza la Nato. Il missile antinave Kh-47M2 Kinzhal, secondo quanto riportano gli analisti militari intervistati dall’agenzia Tass, è “l’arma adeguata” da schierare nel distretto militare meridionale data la necessità di “tenere sotto controllo l’area del Mar Nero, [e altre aree] dove le navi da guerra della Nato armate di missili da crociera a lungo raggio Tomahawk entrano regolarmente”,  rappresentando una minaccia per i sistemi missilistici strategici nella parte europea della Russia. Il sistema Kinzhal è stato progettato proprio per dissuadere queste intrusioni e “devono saperlo”, ha aggiunto l’esperto militare Viktor Litovkin. In prossimità dell’area del Mer Nero si trova la Siria, “Dove i nostri interessi si affacciano sulla costa orientale del Mar Mediterraneo, e dove si trovano le basi militari di Hmeymim e Tartus.” hanno ricordato gli analisti russi, “Non è escluso che il Kinzhal possa anche tornare utile in questa regione, tanto più che la distanza dalla regione di Krasnodar alla Siria non è molta: ad un jet da combattimento come il Mig-31 basta mezz’ora di volo”. Secondo quanto riportato dal Ministero della Difesa russo gli equipaggi degli intercettori Mig-31 –  designazione Nato “Foxhound” – convertiti per trasportare i sistemi d’arma ipersonici aerotrasportati Kinzhal (BM) schierati nel distretto militare meridionale hanno già eseguito all’incirca 250 voli diurni e notturni in varie condizioni meteorologiche dall’inizio del 2018: ossia da quando il missile è stato testato con successo innescando la preoccupazione della Nato. Nel marzo 2018 il mondo ha appreso che la Russia possedeva il sistema missilistico Kinzhal,  missile ipersonico trasportabili e lanciabile da un vettore aereo, progettato per distruggere bersagli terrestri e marittimi.  Il Mig-31, piattaforma prescelta per portare il Kinzhal, può salire fino ad un’altitudine di 25 km con un’accelerazione  di 3.000 km / h. Una volta lanciato, il missile ipersonico a bassa firma radar inizia il suo volo autonomo per ‘consegnare’ il suo carico convenzionale o nucleare e convenzionale a obiettivi sita a una distanza di oltre 2.000 km, ingannando le difese anti-aeree avversarie. Secondo i report russi il Kinzhal non avrebbe rivali nel mondo.

L’invulnerabilità del Kinzhal.
Sganciato da un MiG-31BM il Kinzhal raggiunge la velocità ipersonica – oltre 10 volte la velocità del suono/ Mach 10 – e  manovra autonomamente in tutte le sezioni della sua traiettoria di volo. Secondo il parere del viceministro della Difesa russo Yuri Borisov “Ciò consente di avvicinarsi a un obiettivo abbastanza rapidamente rispetto, ad esempio, ai missili cruise che volano ad una velocità di crociera media di circa 850-900 km / h, cioè la specificità primaria è la velocità”. Come seconda caratteristica specifica, è in grado di manovrare durante il suo volo con l’aiuto del controllo aerodinamico, dunque di bypassare le reti di difesa antiaerea poste a protezione dell’obiettivo che s’intente eliminare. Qualunque scudo antimissile, secondo le parole del viceministro russo, diventa permeabile. Ciò rende al contempo il missile Kinzhal un’arma invulnerabile. ”Nella sezione finale della traiettoria di volo, viene attivata una testata homing, per garantire l’accuratezza e la selettività richieste per l’innesto dell’obiettivo in qualsiasi momento del giorno o della notte”. Il Kinzhal non avrebbe possibilità di non andare a segno una volta lanciato.

Il MiG-31 “Segugio”.
Primo aereo da combattimento di quarta generazione sovietico, sviluppato negli anni ’70 dal Design Bureau 155 (oggi il MiG della Russian Aircraft Corporation), il Mig-31 ‘Foxhound’  (Микояна и Гуревича МиГ-31) è un caccia intercettore biposto sviluppato per essere più veloce e ‘risolutivo’ del suo predecessore: il Mig-25 ‘Foxbat’. Sviluppato per contrastare incursioni di bombardieri strategici e missili da crociera, è considerato dalla Difesa russo tuttora ‘unico’ per le sue capacità di velocità e altitudine – due anni fa ha stabilito un nuovo record di volo non-stop di 7 ore e 4 minuti (con due operazioni di rifornimento in volo). Dei circa 280 i MiG-31 in forza alle divisioni aerospaziali ed aeronautiche navali russe, potrebbero essere oltre 50 i velivoli convertiti della versione multiruolo BM che permetterebbe il trasporto e il lancio dei Kinzhal.

Fonte: http://www.occhidellaguerra.it

 

 

 

 

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