Se chiedessimo ad uno storico si potesse chiedere di rievocare gli eventi più significativi del 1947, intendendo per “significativi“ quelli che in un modo o nell’altro hanno influenzato la società umana nel corso dei successivi 57 anni, non c’è dubbio che egli parlerebbe soprattutto di fatti politici: per esempio dell’inizio della “guerra fredda“, del piano Marshall, della spartizione della Palestina fra ebrei e arabi...
 

 

24 giugno 1947 - 24 giugno 2004.

E’ certo comunque che non si sognerebbe mai di citare la nascita del fenomeno UFO. Il che a prima vista può anche apparire logico: quale importanza attribuire infatti ad un evento che tuttora viene considerato dai depositari del “sapere ufficiale“ nulla più che la versione moderna dell’asino che vola? Eppure, ad una più attenta analisi, quell’evento apparentemente marginale screditato dai benpensanti assume ben altra dimensione e ben altro significato. Si, perché la questione Ufo non solo è rimasta di grande attualità a 57’ anni di distanza dal suo primo emergere, ma ha anche messo profonde radici nella coscienza umana, ed è diventata parte integrante ed indispensabile della cultura di questa nostra epoca. A chi ritenesse che sto esagerando, se non addirittura fantasticando , rivolgo l’invito a riflettere sui seguenti, fatti tutti accaduti fra il 1947 ad oggi, e tutti documentabili e verificabili. Gli avvistamenti di “cose insolite“ nel cielo, sul terreno ammontano a varie centinaia di migliaia. Essi avvengono in ogni parte del pianeta e sono dovuti, in percentuale significativa a testimoni altamente qualificati. Non di rado risultano confermati da intercettazioni radar, foto, film, tracce esaminabili a posteriori. Il fenomeno degli avvistamenti è stato ed è affrontato seriamente a livello ufficiale (politico, militare e di intelligence). Se ne sono interessati in particolare negli Stati Uniti l’Air Force (con vare iniziative, dai progetti Sign, Grudge e Blue Book), ed in più la CIA , l’NSA , l’Università del Colorado (Commissione Condon) e altri enti governativi di tutte le Nazioni. Sul fenomeno sono stati pubblicati migliaia di articoli e libri, non si contano le trasmissioni radio e televisive. Il cinema ha prodotto una quantità di film ispirati all’argomento, e la pubblicità sta ampiamente sfruttando la tematica ufologica.

Il concetto di “UFO”, tradizionalmente associato a quello di “Extraterrestre“, è ormai diffuso a livello di massa. In ogni parte del mondo, agiscono numerosi gruppi e centri di ricerca civili; si pubblicano decine di bollettini e riviste d’informazione ufologica; si tengono congressi, simposi e conferenze a cui partecipa un pubblico sempre più folto e interessato. Ora se tutto ciò è vero (e sfido chiunque a dimostrare che non lo sia) non vedo come potrebbe essere definito esagerato o fantasioso affermare che il fenomeno UFO è un problema di dimensione mondiale, quanto meno dal punto di vista sociologico, e che pertanto la sua manifestazione nel 1947 ha rappresentato uno degli eventi più straordinari di questo secolo. In particolare non avrebbe senso, dopo 57 anni, qualificarlo come fatto di moda, costume o isteria di mass . Cinquantasette anni sono tanti. Non mi risulta che esistano dei precedenti di mode o di isterie che abbiano avuto altrettanta diffusione geografica ed altrettanto persistenza nel tempo .

Merita occuparsene seriamente? E magari preoccuparsene? Oppure è più ragionevole considerare il fenomeno una totale idiozia, come ci ripete dal 1947 l’ufficialità , sia essa MILITARE , POLITICA O SCIENTIFICA? A tutti questi interrogativi naturalmente ognuno è libero di dare la risposta che preferisce. Per quanto mi riguarda io trovo molto difficile accettare la tesi ufficiale, soprattutto al susseguirsi dei numerosi casi di avvistamenti DOCUMENTABILI avvenuti in questi ultimi anni. Dubito anche che l’ostinazione, direi addirittura l’accanimento, con cui l’ufficialità ha cercato e cerca di convincerci della stupidità del fenomeno UFO si concili con la “effettiva“ stupidità del fenomeno stesso. In genere le stupidaggini si ignoran . Perché il caso in questione ci si affanna tanto a rafforzarlo ?

Queste constatazioni stanno alla base della “credenza“ della “Congiura del Silenzio“ in atto dai governi in generale. Se le autorità - si dice - da una parte creano commissioni pubbliche e/o clandestine per studiare il problema , e dall’altra si mostrano così riluttanti ad ammetterne perfino l’esistenza, cercando anzi di negarla, c’è qualcosa che non torna ( quadra). FORSE SANNO MA TACCIONO. C’è quindi un segreto da nascondere? Un atteggiamento del genere costituisce, per dirla come il prof. Hynek, “un mistero nel mistero“. Comunque, quale sia il vero motivo, è un modo di fare molto ambiguo non chiaro. Gli ambienti scientifici “ufficiali“ non si limitano a negare il fenomeno UFO: il solo interessarsene per chi lavora nelle sedi accademiche e negli istituti di ricerca, è considerato squalificante. Ai fini della carriera addirittura un suicidio. La scienza ufficiale esprime due tipi di scienziati denigratori : i professionisti e i consulenti. I primi conducono una vera e propria campagna anti UFO, scrivendo articoli e libri. I professionisti conoscono bene il dossier UFO spiegandone in termini particolari tutti gli avvistamenti, anche i più duri (difficili, inspiegabili). E' strano, prima negano e poi sanno spiegare addirittura i casi più inspiegabili. Il metodo che utilizzano è a dir poco spregiudicato: i rapporti vengono defraudati da dettagli scomodi ( che essi considerano falsi e privi d’impotanza) che vengono sistematicamente liquidati invocando uno o più fenomeni comuni, che i testimoni più competenti come piloti di aereo civili o militari o radaristi avrebbero potuto riconoscere come tali.

La scorrettezza di questo metodo fa si che uno stesso rapporto può “risultare spiegato“ nel corso degli anni, con cause via-via diverse, ridicole e contraddittorie allo stesso tempo. La seconda categoria di scienziati denigratori è come ho detto i “consulenti“. Costoro conoscono poco o nulla del dossier UFO. Del resto non hanno affatto bisogno di conoscerlo, dato che il loro cammino istituzionale quello di proclamare, in nome della razionalità scientifica, che gli UFO non esistono, che l’ufologia è un ammasso di sciocchezze, e che gli ufologi sono dei truffatori o degli imbecilli. I consulenti si esibiscono soprattutto in televisione in veste di esperti. Sono sempre gli stessi (evidentemente non tutti gli scienziati si prestano a recitare la parte di catechizzatori del popolo), rivelano la straordinaria capacità di sapersi pronunciare “ex cathedra“ sugli argomenti più disparati: non soltanto UFO ma anche di apparizioni, lacrimazioni e chi più ne ha più ne metta. Tuttavia se si pensasse che l’essere scienziato implichi automaticamente il disprezzo e il disinteresse per il fenomeno UFO ci sbaglieremo. Esistono, invece anche scienziati-ufologi. Il che prova, se non altro, che il problema UFO è ben lontano dal consentire una valutazione univoca, e che il considerarlo degno o non degno di interesse scientifico è, solo questione di opinione personale. Dirò di più: molti scienziati che in pubblico negano gli UF , in privato confessano di essere certi della loro realtà, e magari studiarli. La loro riservatezza è umanamente comprensibile perché èin gioco la LORO CARRIERA. C’è anche una terza categoria di scienziati, quelli che si infischiano del “potere“ e proclamano apertamente il loro interesse per l’argomento UFO.

Non sembra ma sono più numerosi di quel che si può immaginare e appartengono alle più svariate discipline: astronomi, fisici, chimici, meteorologi, psicologi, psichiatri ecc. A meno che non si dimostri che costoro sono tutti pazzi, è doveroso ammettere, che il fenomeno UFO ha in se' sufficiente concretezza da giustificare l’interesse e l’intervento della Scienza. In effetti, un fenomeno che dura da 57 anni e che si insinua sempre di più nella coscienza delle masse non può non richiedere la massima attenzione (considerazione). Certo non si può escludere che in linea di massima, tutto finisca per risolversi in una bolla di sapone. Ma nemmeno si può ignorare che questa “bolla“ formatasi 57 anni fa sia enormemente ingrossata senza, finora SCOPPIARE. Piaccia o no il cinquantasettesimo ( 24 Giugno “004) anniversario degli ufo (da quel 24 GIUGNO 1947, data ufficiale del primo avvistamento) ci lascia in eredità un problema irrisolto. Cercare di comprenderne il significato non è soltanto una sfida intellettuale: e’ una necessità. Potrebbe dipenderne il nostro futuro .

Antonio Scarano, A.N.S.U. .


 

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