Il 3 aprile 1976, poco dopo le 02:00, il contadino Luis Barroso Fernandez era già sveglio. Nella sua fattoria vicino a Quixada (Brasile), bisognava controllare il bestiame ed era un lavoro settimanale che preferiva fare prima dell'alba. Secondo il racconto riferito da suo figlio Francisco, quella mattina, mentre ritornava con il carro, vide "qualcosa che sembrava un aeroplano" scese rasente al suolo a poca distanza da lui. Mentre osservava con stupore lo strano oggetto, questo “gli lanciò contro un potente raggio di luce” e se ne andò. Almeno questa è la storia che Luis raccontò a Francisco. Ma Francisco credeva al racconto di suo padre? - Non solo ci credo - affermò – ma l'ho visto anch’io, con i miei stessi occhi! - Secondo Francisco, l'attività UFO è diffusa nella città di Quixada. Suo padre e sua madre sono morti entrambi e i suoi fratelli sono andati via: lui è l'unico membro della famiglia Barroso a rimanere lì. E secondo lui questi strani avvistamenti continuano ancora oggi. In quanto a suo padre, le conseguenze di quel rapido incontro furono deleterie. Dopo l'incontro, Luis presentava ferite gravi, dolorose ed evidenti. La sua pelle appariva rossa, come se fosse bruciata. Ma c’erano cambiamenti ancora più preoccupanti che riguardavano la sua mente. Con il passare dei giorni e delle settimane, le sue facoltà mentali regredivano. La sua mente diventò come quella di un bambino. Medici e specialisti, provenienti da varie parti del mondo investigarono sulle sue condizioni che apparivano strane e in rapido peggioramento. Luis morì alla fine del 1993. La causa della morte resta ancora inspiegabile. Il suo cervello era completamente andato: riusciva a pronunciare solo tre parole: "mamma", "dai" e "paura". Qualunque cosa gli fosse accaduta e qualunque fosse la causa che l’aveva provocata, i suoi ultimi quindici anni devono essere stati colmi di paura, confusione e tristezza. Ma, mentre la sua mente si dipanava rapidamente, la sua pelle, prima danneggiata e bruciata, sembrò ripararsi da sola. Infatti, nonostante fosse un uomo anziano, la sua pelle appariva come quella di un adulto, sano e nel fiore degli anni.
Per quanto riguarda Francisco, lui ammette di aver avuto diversi incontri nei dintorni della fattoria, negli anni successivi. Non è chiaro quando sia avvenuto il primo di questi incidenti, ma sembra che sia successo poco dopo quello di suo padre. In ogni modo, tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80. Mentre percorreva, in moto, la strada per raggiungere la fattoria, notò improvvisamente un oggetto che emetteva una luce intensa. Fermò la moto e distolse lo sguardo per non farsi accecare. Rimase lì, mentre l’oggetto luminoso attraversava il cielo notturno. Negli anni successivi sarebbe stato testimone di altri avvistamenti simili, di solito lungo lo stesso tratto di strada. Ma, erano solo avvistamenti? Magari è pura speculazione, ma tali avvistamenti, ripetuti nel tempo e considerando che il padre ha subito un’esperienza fatale dopo aver incontrato un UFO, fa sorgere la domanda se questi siano stati "solo" avvistamenti. Non potrebbe, invece, trattarsi di rapimenti? In molti casi di rapimenti, il testimone ricorda solo l'avvistamento iniziale. Molti rapiti non ricordano neanche tali incontri ravvicinati, se non dopo anni e alcuni ricercatori sono convinti che ci siano moltissime persone, in tutto il mondo, che subiscono rapimenti alieni senza avere alcun ricordo di essi. A confermare quanto su detto, alcune versioni del caso riportano una storia leggermente diversa. Il quasi atterraggio viene descritto come un atterraggio vero e proprio: l’UFO colpì il contadino con un raggio paralizzante, dopodiché dal velivolo scese un esserino con in mano una sorta di torcia. Fu quindi il raggio di questa torcia a fargli perdere conoscenza e a provocare gli effetti nocivi. Luis, secondo questa versione, si sarebbe ripreso in un luogo diverso, distante pochi chilometri da dove fu colpito e sarebbe stato aiutato da un pastore che passava di là per caso. Da parte sua, Francisco afferma che “non ci fu né cattiveria né la volontà” da parte di una qualunque forma di intelligenza che viaggia a bordo di questi misteriosi velivoli. È convinto che gli eventi che hanno coinvolto suo padre siano stati casuali: insomma, secondo lui si trattò di "un incidente". - Potrebbe succedere a me, a te o a chiunque altro – avrebbe affermato. Una prospettiva poco rassicurante.
Non sorprende, quindi, che molti si interessino al caso Barroso. Il ricercatore UFO che lo fece per primo fu Reginaldo de Athayde. Dal momento dell'incidente fino alla morte di Luis Barroso, nel 1993, si recò Quixata quasi tutti i mesi e parlò con i familiari. Ebbe così anche il modo di indagare su ulteriori avvistamenti nell'area e ce ne furono molti. Alla morte di Luis, gli eredi non concessero l’autorizzazione per eseguire l'autopsia. Questo, secondo Athayde, fu un errore, perché avrebbe permesso di chiarire alcune cose che, invece, resteranno per sempre un mistero.
Fonte: https://francocacciapuoti.blogspot.com