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Immaginate che a casa vostra incominci gradualmente ad aumentare sempre di più la temperatura del pavimento, e che questo diventi tanto caldo da scottarvi sotto i piedi. Immaginate che, ad un certo punto, il pavimento in questione arrivi a 100 gradi! Film di fantascienza? No, è quello che è accaduto in provincia di Caltanissetta (Sicilia) a partire dallo scorso primo maggio, giorno in cui una famiglia del paese di Riesi è stata costretta a evacuare la loro casa. Curiosità e timore hanno immediatamente coinvolto anche gli altri cittadini della località sicula che, ovviamente, temono possa essere l'effetto di un qualche fenomeno geofisico sul punto di scatenarsi. Per questo sono subito intervenuti gli studiosi dell’Istituto di Geofisica e vulcanologia di Palermo che hanno effettuato diversi rilievi nel sottosuolo ma, a quanto sembra, gli esperti escludono categoricamente, dalle indagini di superficie e dalle analisi di laboratorio effettuate, qualsiasi fenomenologia naturale che possa giustificare l'aumento anomalo della temperatura. E allora qual è la causa del fenomeno? Il mistero rimane insoluto per il momento, così come la famiglia evacuata rimane fuori casa.

Fonte: http://www.unonotizie.it







Casa calda casa. A Riesi, paese da 11mila abitanti in provincia di Caltanissetta, una famiglia ha difficoltà a stare in casa perchè il pavimento scotta: la temperatura interna alla loro casa di via Mazzini ha toccato nei giorni scorsi i cento gradi centigradi. Un fenommeno a cui per ora gli esperti della Protezione civile cercano ancora di dare una risposta scientifica: "Ci hanno detto di uscire - racconta  Gaetana Fiandaca, che vive con il marito in via Mazzini - ma noi non vogliamo anche perchè il caldo eccessivo c'é solo in tre stanze e noi possiamo vivere comunque qui. Senza un'assicurazione scritta non usciremo mai di casa". La temperatura dei pavimenti ieri sera variava, a seconda delle stanze, tra i 55 e i 35 gradi e risulta già diminuita rispetto all'inizio: il primo maggio infatti ha raggiunto i cento gradi. Il mistero prosegue e la famiglia Fiandaca ancora non sa come mai la propria abitazione sembra un termosifone impazzito.

Fonte: https://www.liberoquotidiano.it







03-05-2009

Il pavimento di alcune case di Riesi (Caltanissetta-Sicilia) dalla fine di Aprile sono divenuti improvvisamente bollenti tanto da raggiungere temperature preoccupanti: 88 gradi tanto è vero che dell'acqua versata per raffreddarlo è andata in ebollizione. Il fenomeno interessa -per ora- due famiglie che, dopo aver lanciato l'allarme, hanno visto le abitazioni venir presidiate da vigili del fuoco, polizia e carabinieri, tecnici municipali e dell'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Gli esperti di geofisica e vulcanologia stanno conducendo tutta una serie di esami per appurare l'origine di questo calore che arriva dal sottosuolo. Riesi come Canneto di Caronia? E' questo l'interrogativo che ossessiona esperti e vigili del fuoco da quando, giovedì, il pavimento di un'abitazione del centro e l'area esterna circostante, improvvisamente, hanno preso a surriscaldarsi, toccando addirittura gli 88 gradi centigradi. Dato che dalle prime analisi non sono sorte anomalie negli impiati di gas o disperisioni di elettricità che potessero spiegare il mistero si è deciso di scavare lungo il perimetro esterno di una casa e questo è emerso un consistente flusso di vapore ma non se ne è capita l'origine. Adesso si attendono i risultati dei sondaggi e delle analisi di laboratorio. Va ricordato che l'hanno scorso anche presso il villaggio di Sant’Anna (periferia di Caltanissetta) c'erano state notevoli fuoriuscite di gas dal sottosuolo con un preoccupante innalzamento del terreno, ed ancora prima un fenomeno analogo si era registrato nella zona di Santa Barbara, li addirittura furono sfollate 24 famiglie. Vengono alla mente i fenomeni di Caronia, altro paese siciliano venuto alla ribalta delle cronache recenti per gli strani fenomeni verificatisi. La speranza è che a Riesi il risultato sia diverso, ovvero che si riesca a capirne qualcosa.

 



Aggiornamento del novembre 2009.
Il numero 85 della rivista "Scienza e Paranormale" uscita nel Novembre del 2009 pubblica un'approfondita indagine condotta sui fenomeni avvenuti nella ormai famosa abitazione di Riesi. Dopo un completo riassunto della vicenda vengono pubblicate delle considerazioni che mettono la parola fine a questo mistero. Eccone un sunto:

[...]
il caso di Riesi non sembra essere legato ad alcuna fenomenologia di carattere naturale ma potrebbe essere spiegato attraverso cause di tipo antropico
[...]
escluse dispersioni di corrente, di gas o anomalie all'impianto fognario, la più attendibile sembra essere quella che ascrive il fenomeno alla presenza di calce viva rimasta in loco (nel sottosuolo) in seguito ai lavori effettuati dai proprietari dello stabile. A Riesi le analisi chimiche eseguite sul campione di terreno esaminato dai tecnici dell'ARPA di Caltanissetta hanno infatti confermato la presenza di materiale terroso (sabbia) misto a materiale carbonioso del tipo “ fuliggine” e di idrossido di calcio Ca(OH)2, questi ultimi entrambi untuosi al tatto. L`idrossido di calcio non è altro che la calce spenta utilizzata comunemente in edilizia. Al giorno d'oggi la calce spenta che si presenta come unmateriale bianco, di consistenza molle ed untuoso al tatto, viene preparata industrialmente e messa in commercio in sacchi di materiale plastico. Un tempo però, fino a circa 30-40 anni fa (compatibilmente con il periodo in cui sono stati effettuati i lavori nello stabile), la calce veniva venduta viva in sacchi e la si spegneva mettendola in vasche con acqua, in queste condizioni la calce viva assorbe fortemente l`acqua e genera reazioni esotermiche, che durano circa 10 giorni e che danno luogo a grande produzione di calore (fino a 150° C) e generazione di solo vapore acqueo giacchè eventuali composti minerali vengono abbattuti durante la reazione che qui riportiamo: CaO + H2O -> Ca(OH)2. In presenza di un eccesso di acqua la reazione dà invece luogo a una massa plastica e untuosa, il grassello. In base a quanto esposto è possibile dunque che circa 30 anni fa, in seguito ai lavori eseguiti dai proprietari alle fondamenta dello stabile,sia rimasta della calce viva in loco e che le acque meteoriche di una stagione particolarmente piovosa, convogliandosi ed infiltrandosi nelle fondamenta dello stabile (sia per la pendenza della strada in cui lo stabile si trova sia peri precedenti già avuti con le infiltrazioni da fessure sotto il marciapiede) abbiano raggiunto solo adesso i punti ove è stata dimenticata la calce viva innescando così la reazione di spegnimento di temperatura e liberazione di vapore acqueo. Il fatto che l'emissione di calore si sia mantenuta oltre i normali 10 giorni può dipendere e dalla quantità di calce viva presente in loco e dal fatto che la reazione sta avvenendo in un luogo chiuso e non all'aria aperta; nello specifico i dati raccolti dai vigili del fuoco con l'uso delle telecamere termiche dimostrano che il riscaldamento ha interessato solo la zona in cui sono stati effettuati i lavori e le pareti in cui è stata creata un'intercapedine nelle quali cioè il vapore potrebbe essersi infiltrato.

Fonte: http://www.sulletraccedelmistero.eu







Nuova ipotesi sui misteriosi "bollori" registrati in questi giorni nel suolo di Riesi (CL). Secondo l'Arpa di Caltanissetta potrebbe essere un eccessivo accumulo di calce la causa del surriscaldamento della pavimentazione della casa di via Mazzini. Il materiale edile impiegato nella costruzione dell'abitazione delle famiglie Fiandaca-Anzaldi, a contatto con l'acqua genera calore, e questa forse potrebbe essere una spiegazione al fenomeno. Peraltro l'Istituto di geofisica e vulcanologia di Palermo ha già escluso qualsiasi fenomenologia naturale che possa giustificare l'aumento anomalo della temperatura. Nel frattempo, un analogo surriscaldamento anche se con temperature inferiori rispetto a quelle registrate in questi giorni in via Mazzini, si è verificato nella pavimentazione di un immobile limitrofo a quello delle famiglie Fiandaca - Anzaldi. Un loro vicino ha chiamato i carabinieri e i tecnici del Comune per mostrare cosa sta accadendo nel pavimento di casa. I vigili del fuoco hanno riscontrato un surriscaldamento dopo avere praticato due fori sul pavimento: a conclusione del controllo termico la temperature era di 32 e 37 gradi. Nel frattempo anche la temperatura dell'abitazione delle famiglie Fiandaca e Anzaldi continua a essere variabile. L'altro ieri in una stanza della casa il calore aveva raggiunto 37,5 gradi, in un altro locale invece era di 47,8 gradi. Mentre l'esterno ha segnato 40 gradi.

Fonte originale: http://www.siciliainformazioni.com

Fonte attuale: https://www.guidasicilia.it




 

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