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Qui sopra c'è un dettaglio della mappa di Zuane Pizzigano del 1424, la prima rappresentazione dell'isola di Satanazes è di una grande isola rettangolare blu, a nord della leggendaria Antillia.

 

L'isola di Saluaga, o Satanaxio, Satanazes o Santana, è una leggenda leggendaria che si tramanda da secoli. Si dice che si trovi nell'Oceano Atlantico occidentale, vicino alle coste del Brasile. L'isola è spesso associata a storie di navi scomparse e di esseri soprannaturali.

La prima menzione dell'isola risale al XIV secolo, quando il navigatore portoghese João de Lisboa la menzionò nelle sue mappe. Lisboa descrisse l'isola come un luogo paradisiaco, con spiagge bianche, acque cristalline e foreste rigogliose. Tuttavia, l'isola era anche nota per essere abitata da creature malvagie, come giganti, sirene e mostri marini.

La leggenda dell'isola di Saluaga è stata diffusa anche da altri navigatori, come l'italiano Amerigo Vespucci e lo spagnolo Juan Ponce de León.
Nel XVI secolo, l'isola di Saluaga fu inclusa nelle mappe di diversi cartografi, tra cui Martin Waldseemüller, Gerardus Mercator e Abraham Ortelius.
Nel XIX secolo, l'isola di Saluaga fu oggetto di una spedizione scientifica guidata dal capitano britannico Robert FitzRoy. La spedizione non riuscì a trovare l'isola, ma confermò l'esistenza di una corrente marina pericolosa nella zona.

Nel corso dei secoli, sono state molte le navi che hanno cercato di raggiungere l'isola di Saluaga. Tuttavia, Alcune di queste navi sono scomparse senza lasciare traccia. Secondo la leggenda, le navi sarebbero state affondate da una gigantesca mano che emergeva dal mare. La mano sarebbe stata di un demone che viveva sull'isola.

La leggenda della mano che afferra le navi è stata raccontata in molte opere di letteratura e arte. Nel 1602, il poeta portoghese Luís de Camões scrisse una poesia intitolata "Os Lusíadas" in cui descriveva l'isola di Saluaga e la mano che afferra le navi. La leggenda è stata anche rappresentata in dipinti, come quello del pittore spagnolo Francisco Goya intitolato "La mano del diavolo".

La mano che afferra le navi è descritta come una mano gigantesca, con dita lunghe e artigli affilati. La mano emerge dal mare all'improvviso e afferra le navi, trascinandole sott'acqua. L'origine della mano è sconosciuta. Secondo la leggenda, la mano sarebbe appartenuta a un demone che viveva sull'isola di Saluaga. Il demone avrebbe usato la mano per punire le navi che si avvicinavano all'isola. Altri interpreti della leggenda sostengono che la mano potrebbe essere un fenomeno naturale, come una tromba marina o un'eruzione vulcanica. È possibile che queste forze naturali abbiano creato l'illusione di una mano che afferra le navi.

Nel corso dei secoli l'isola di Saluaga è diventata un luogo di fascino e mistero. È ancora oggi una delle isole leggendarie più famose al mondo. È possibile che un navigatore abbia confuso un banco di sabbia o un'isola fantasma con l'isola di Saluaga.

Qualunque sia la sua origine, la leggenda dell'isola di Saluaga continua a affascinare e a ispirare. È una storia che parla di pericoli, di misteri e di creature soprannaturali. È una storia che continua a vivere nelle nostre menti, anche se l'isola stessa è solo un mito.

Articolo del Webmaster dell'Ansu.

 


 

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