Dopo aver visto il film "2012", molte sono le chiacchiere che si sono scatenate riguardo la possibilità che ciò che viene rappresentato nel film possa accadere realmente. Se è vero che uno tsunami porta con se morte e distruzione nel caso dovesse abbattersi in zone popolate, è anche vero però che, fino ad ora, gli tsunami più potenti mai registrati in mare non si sono mai spinti oltre i 30-40 metri di altezza. Di certo un evento di portata incredibilmente devastante, ma niente a che vedere con lo tsunami riportato nel film, in grado addirittura di scavalcare addirittura l'Himalaya.

 

 

Ci sono però, a volte, condizioni particolari in luoghi particolari che possono consentire che un'onda-killer possa raggiungere altezze incredibili. E' il caso di Lituya Bay, in Alaska, un fiordo che ha registrato il più alto tsunami mai verificatosi (e testimoniato) nella storia dell' uomo. Lituya Bay è un fiordo lungo circa 15 km e largo 3, vicino al confine con il Canada, che si affaccia sull' Oceano Pacifico. Fa parte del Glacier Bay National Park and Preserve, un parco nazionale americano che si estende per oltre 13.000 km quadrati all'interno dei quali il protagonista è il ghiacciaio di Glacier Bay, spesso oltre 80 metri e largo 3 km. Il 9 Luglio del 1958, l'insenatura di Lituya bay si è resa protagonista della più imponente onda killer mai registrata, uno tsunami che ha raggiunto l'altezza di 525 metri, distruggendo ogni cosa incontrasse nel suo percorso.

 

 

L'evento è stato anomalo per diversi motivi:
* L'onda non proveniva dal mare, ma dall' interno del fiordo, spostandosi dall' interno verso l'oceano.
* Non si conosce di preciso la causa specifica che ha generato questo tsunami. Si ipotizza sia stata una combinazione di eventi: un terremoto, un movimento della placca tettonica e il collasso di un'intera montagna che, riversatasi nelle acque del fiordo e combinandosi con gli altri eventi geologici ha spostato una massa d'acqua tale da creare il gigantesco tsunami.
* Per anni, le montagne che circondano Lituya Bay sono state marcate da una linea incisa dallo tsunami, sotto la quale nulla è più cresciuto o rimasto intatto.

 

 

Il mega-tsunami di Lituya Bay è partito dall' interno, devastando qualunque cosa trovasse sul suo percorso: alberi, case, addirittura i fili d'erba vennero strappati dalla potenza dell'onda. All'uscita del fiordo c'erano tre navi: una di esse venne letteralmente spazzata via e distrutta, con i suoi due uomini di equipaggio; le altre due riuscirono a cavalcare l'onda ed a portare testimonianza del mega-tsunami al quale avevano assistito. Il terremoto che è stato ritenuto come una delle cause dello tsunami è stato il più forte mai registrato nella zona fin dal 1899, superando la magnitudine 8 sulla scala Richter. Venne avvertito in un'area di 400.000 miglia quadrate, fino a Seattle, U.S.A. . La crosta terrestre si spostò di circa un metro in altezza, e di oltre 6 in direzione orizzondale, secondo i rilevamenti delle fratture nel terreno effettuati ad oltre 10 km da Lituya Bay. Dopo circa due minuti dall' inizio del terremoto, venne avvertita un'esplosione dai testimoni sopravvissuti all'evento, ancorati all' uscita di Lituya Bay, probabilmente generata dal crollo della montagna. Dopo quel suono, sarebbe arrivata l'onda killer, nei suoi oltre 500 metri di altezza. Le riprese effettuate dopo lo tsunami mostrano chiaramente la linea di distruzione lungo la quale l'onda è passata, trascinando con sé tutto ciò che incontrava.

 

 

Lo tsunami di Lituya Bay non solo a contribuito a dimostrare che i mega-tsunami sono possibili, in determinate condizioni; ha anche aiutato a calcolare l'onda killer che si potrebbe generare da un impatto con un asteroide. Se prendiamo un asteroide del diametro di 1 km che viaggia a 25-30 km/secondo e che impatta nell' Oceano Atlantico, lo tsunami che si genera dallo spostamento d'acqua causato dall' impatto può raggiungere un'altezza sulla costa compresa tra i 300 e gli 800 metri, viaggiando poi nell' entroterra per migliaia di km, se la struttura geografica lo consente.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com

 


 

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