Gli alieni? Ci farebbero fare la fine dei pellerossa americani. A sostenerlo non è un ufologo, ma Stephen Hawking, il fisico-guru tra i più grandi esperti dello spazio. La domanda, secondo lo scienziato britannico, non è se esistono gli alieni: il più famoso del mondo, ha studiato l'Universo per anni e gli ha dedicato buona parte della sua vita. "Per il mio cervello da matematico, già solo i numeri bastano a farmi pensare alla presenza degli alieni come eventualità perfettamente razionale. La vera sfida è capire come sono fatti".

"Alieni nomadi, ci vogliono colonizzare" - Incontri ravvicinati che, quando mai avverranno, non saranno dei più amichevoli: "Se gli alieni arrivassero sulla Terra - ha spiegato Hawking al quotidiano spagnolo El Pais - le conseguenze sarebbero come quelle di quando Cristoforo Colombo arrivò in America, cosa che non si è rivelata positiva per le popolazioni native americane. Questi alieni tecnologicamente avanzati - è la sua inquietante spiegazione - sarebbero nomadi, con l'obiettivo di conquistare e colonizzare qualunque pianeta raggiungibile da loro". Il futuro per il Pianeta Terra in ogni caso non è roseo: lo stesso Hawking aveva già anticipato che c'è "un serio rischio che una catastrofe ambientale distrugga la Terra", invitando gli umani a trovare in fretta un modo per colonizzare altri pianeti.

Fonte: http://www.liberoquotidiano.it

 

 

In un'intervista al quotidiano El Pais il famoso scienziato Stephen Hawkin sostiene che l'umanità dovrebbe conquistare lo spazio al piu' presto se vuole sopravvivere come specie, e avverte del pericolo rappresentato dall'eventuale arrivo di alieni sul nostro pianeta. Egli ha inoltre riconosciuto che la sua disabilità non e' del tutto cosi' negativa perché gli permette di vedere il mondo in un a prospettiva diversa e molto più coscenziosa.
In un'intervista al quotidiano spagnolo El Pais tenutasi a Tenerife, Stephen Hawking ha detto:

"Se gli alieni un giorno decideranno di farci visita, allora lo scenario potrebbe diventare molto simile a quello che è stato vissuto da Colombo quando sbarcò in America. Per quanto riguarda le catastrofi che potrebbero verificarsi sul nostro pianeta", ha detto lo scienziato "la sopravvivenza della razza umana dipenderà dalla sua capacità di trovare nell'universo altri luoghi abitabili. Il rischio che un disastro potrebbe distruggere la Terra sta diventando sempre più concreto ".

Lo scienziato ha parlato anche dei pericoli che potrebbero provenire da intelligenti forme di vita artificiali, affermando che i computer saranno destinati a prendere il posto dell'uomo grazie alla loro intelligenza che nei prossimi cento anni controllerà l'intero pianeta.
"Abbiamo bisogno di assicurarci che gli obiettivi dei computer siano conformi alle nostre esigenze in modo che non possano prendere il sopravvento sul genere umano. "

L'esperto ha anche parlato nell'intervista della sua malattia, che e' stata accettata in modo positivo.
"In un certo senso la mia disabilità mi è stata d'aiuto. Sono libero da tutti quegli impegni quotidiani che a volte risultavano stressanti come insegnare o partecipare ai noiosi congressi per cui adesso ho più tempo per pensare e indagare sui misteri dell'universo", ha affermato lo scienziato.

Nonostante la sua malattia dei motoneuroni, Hawking si ritiene "molto fortunato" per tutto il resto e consiglia alle persone che soffrono di tali disabilità di "concentrarsi su quelle cose complesse in modo che la disabilità non viene percepita come un'ostacolo per comprendere le cose positive della vita".
Infine, Hawking ha ammesso di avere un sogno nel cassetto: quello di viaggiare nello spazio a bordo di una navicella della Virgin Galactic, la società destinata a gestire i futuri voli spaziali suborbitali.

Fonte estera: http://actualidad.rt.com

Fonte italiana: http://misteroufo.blogspot.it

 


 

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