L’ARRIVO DI ESSERI ALIENI SULLA TERRA E LA NASCITA DELLE PRIME RELIGIONI (Edizioni ‘Cerchio della Luna’ – 2023).

Presentazione a cura di Roberto La Paglia.

“Ci son più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.”
(Cit.ne dall’opera ‘Amleto’ di W. Shakespeare, Drammaturgo e poeta inglese del XVI secolo 1564-1616)

“Se fossimo soli nell’Universo allora l’Universo stesso sarebbe solo un grande spreco di spazio.” (Cit. di Isaac Asimov, Biochimico, scrittore e divulgatore scientifico russo naturalizzato statunitense)

“Non ci devono essere barriere per la libertà d’indagine. Non c’è posto per i dogmi nella scienza. Lo scienziato è libero, e deve essere libero di porre qualsiasi domanda, di dubitare di ogni affermazione, di cercare qualsiasi prova, di correggere qualsiasi errore.” (Cit. di Julius Robert Oppenheimer, Fisico nucleare, legato alla realizzazione della prima bomba atomica)

Tali iniziali e profonde riflessioni etico-filosofiche -ampiamente condivise anche dagli Autori del testo titolo della presente nostra recensione-, rispecchiano i tre quesiti dell’esistenza umana, e cioè da dove veniamo? chi siamo? dove andiamo? sono solo i prodromi di un’altra eterna domanda: Ma siamo i soli abitanti -in quanto specie pensante- di questo immenso universo? Noi riteniamo che, chiedersi se ci sono altre forme di vita intelligente nel cosmo infinito, rispecchia la più alta forma di curiosità intellettuale e pensiero cosciente. Questa è la domanda a cui la scienza cerca -da sempre- di dare una risposta. A partire dall’equazione di Drake (sul calcolo del numero di possibili civiltà extraterrestri presenti nella nostra galassia aggiornata alla luce delle ultime scoperte in ambito astronomico ed esobiologico come la rilevazione di centinaia di esopianeti con una significativa percentuale nella così detta “fascia di abitabilità”, la definitiva ammissione dell’esistenza di un oceano salato sotto la superficie di Marte e acqua sulla sua superficie nella stagione estiva, la scoperta di numerose forme di vita terrestri estremofili ossia capaci di vivere in ambienti simili a quelli presenti su altri pianeti, ecc.), alle attività radioastronomiche avviate dal SETI (acronimo di Search Extra-Terrestrial Intelligence, con l’invio e/o ricezione -a partire dal 1974- di possibili segnali radio dallo spazio profondo), gli unici dati certi ufficiali sono che:
1) Ci sono miliardi di altre galassie sparse nell’universo a noi visibile.
2) Molti astrobiologi -tra cui Philipp Morrison- stimano, solo nella nostra Via Lattea, l’esistenza di circa 100.000 pianeti abitati.
3) Meteoriti e comete sono portatori degli elementi base della vita organica e finanche di microorganismi dormienti.
4) nel freddo delle nubi interstellari, ossia nel vuoto cosmico, si trovano già aminoacidi e molecole complesse, ossia gli elementi essenziali allo sviluppo della vita. 
5) E’ stata stimata l’esistenza -solo nella nostra galassia-ossia la Via Lattea- di almeno 36 civiltà aliene capaci di comunicare per mezzo delle onde EM come facciamo noi ora.

Nonostante una tale mole di indizi, sempre secondo la scienza ufficiale e accademica, a conferma dell’effettiva esistenza nel cosmo di forme di vita intelligenti diversa da quella umana, non ci sono, al momento, prove certe e inoppugnabili o riscontri di qualche tipo. Di contro, sempre secondo molti noti studiosi anche di livello accademico, ci sono -molto più vicino a noi e cioè sulla Terra- innumerevoli tracce indirette quali pitture rupestri, reperti archeologici, siti megalitici e/o costruzioni murarie altamente sofisticate rispetto alla loro collocazione temporale ufficialmente riconosciuta, che sembrano confermare l’interazione -nel passato- di esseri intelligenti provenienti da “altrove” con gli ominidi terrestri. Difatti, l’estrema precisione con la quale sono stati realizzati tali reperti, il loro stile avveniristico e le loro funzioni per lo più tutt’ora ignote, richiamano fortemente -alla mente dell’uomo moderno- ciò che, a partire dall’inizio del secolo scorso, sono stati definiti “dischi volanti”, poi UFO e ora UAV, non che raffigurazioni antropomorfe che ricordano l’abbigliamento dei nostri astronauti e/o dalle caratteristiche morfologiche umanoidi oggi attribuiti ad alcune tipologie di esseri alieni. Un esempio estremamente suggestivo di tali descrizioni e raffigurazioni di “antichi astronauti e dei loro mezzi volanti”, le ritroviamo nei testi sacri indù quali il Ramayana, il Vimanika Shastra, il Mahabharata, e finanche nella Bibbia Cristiana. Come è possibile attribuire alla sola “fantasia” di esseri umani ignoranti, privi di qualsivoglia nozione scientifica e attrezzi tecnologici, l’esistenza di tali sorprendenti reperti e descrizioni di sofisticate tecnologie in un passato così lontano da noi?

Viene da chiedersi se tali narrazioni e reperti archeologici siano il retaggio di eventi reali o solo un’improbabile quanto interminabile serie di “fortuite coincidenze”. Pertanto, per giungere ad un riconoscimento ufficiale a tale riguardo, il che avrebbe come ovvia conseguenza una radicale revisione della storia umana e relativi libri di testo, la scienza accademica dovrebbe -prima di ogni cosa- essere disposta al confronto con coloro che oggi -al pari degli Autori del testo in questione- sono definiti come “eretici”, accettare la discussione, analisi e verificare dei dati di fatto fino ad oggi esistenti, con mente aperta e scevra di preconcetti (ossia senza gli attuali “paraocchi” rappresentati dal pensiero antropocentrico ottuso oggi dominante, e dalla subordinata dipendenza della maggior parte degli uomini di scienza e accademici, al proprio lauto stipendio, alla propria carriera e servo encomio al potere economico e politico di turno che, ieri come oggi, fanno da “padrone” delle loro coscienze e del loro lavoro. 

Ed è proprio in questo contesto che i due Autori -nelle persone del Prof. Giovanni Pellegrino e lo studioso di ufologia Umberto Telarico- hanno intrapreso questo avvincente viaggio conoscitivo che va dall’antropologia (ossia l’ipotetico collegamento tra la visita di antichi visitatori extraterrestri, l’apparizione dell’homo sapiens, il suo conseguente sviluppo genomico e culturale) fino alla nascita delle nostre prime religioni, mettendo in evidenza le correlazioni tra i vari credi religiosi -sia monoteisti che politeisti- e la presenza e interferenza di intelligenze allogene, ossia non umane, giunte in tempi remoti sulla Terra. Un approfondito e avvincente percorso analitico storico, archeologico e religioso -quello dei due Autori- il quale giunge ad una sorta di “saldatura” tra l’ipotesi degli antichi astronauti o paleocontatto, e la nascita delle prime grandi religioni, poi trasformatesi nell’arco dei millenni, in seguito alle varie manipolazioni di coloro che nel tempo ne hanno preso il controllo, nelle attuali diverse fedi religiose.
A sostegno della loro ipotesi (peraltro condivisa da numerosi studiosi e scientisti di varie discipline e nazionalità tra cui Felix Zigel, Alexander Kazantsev, Carl Sagan, David H. Childress, Richard L. Thompson, Yediot Aharonot Haim Eshed, Avi Loeb, ecc.), i due Autori portano tutta una serie di riscontri oggettivi (archeologici e documentali) che, o si accettano per quello che sono o, come fanno gli scettici (per ignoranza, per calcolo carrieristico e/o asservimento al pensiero ottuso, unico dominante, “politicamente e scientificamente corretto”), si rigettano tout-court, ossia senza ulteriori approfondimenti, chiarimenti o discussione dei due diversi punti di vista.   

Il testo in questione, a differenza di molti altri che hanno affrontato -separatamente- la questione della validità della ‘teoria degli antichi astronauti’ o del “paleo-contatto” e la nascita delle religioni classiche, propone un excursus conoscitivo che va dall’antropologia (ossia l’ipotetico collegamento tra la visita di antichi visitatori extraterrestri, l’apparizione dell’homo sapiens, il suo conseguente sviluppo culturale), all’esistenza di miti sulla discesa di “esseri divini” sulla Terra, agli innumerevoli reperti archeologici dai connotati “spaziali” comuni a culture tra loro lontane sia nel tempo che geograficamente, con la nascita delle nostre prime religioni, mettendo in evidenzia le correlazioni tra i vari credi religiosi -sia monoteisti che politeisti- e la presenza di intelligenze allogene, ossia non umane, presenti nell’universo che, da illo tempore (il che vuol dire da centinaia di migliaia di anni o qualche milione), si trovano in questo nostro quadrante spaziale e, di conseguenza, hanno raggiunto, esplorato innumerevoli altri sistemi solari compreso il nostro e, in base ad una logica elementare quanto ovvia, stabilito basi e teste di ponte su molti di tali pianeti e/o relativi satelliti compresa la Terra, la Luna, Marte, ecc. 

Un lungo, avvincente e argomentato discorso, quello proposto in questo testo dai suoi Autori Pellegrino e Telarico, grazie al cui robusto e intrecciato filo logico tra mitologia, letteratura sacra e archeologia, si giunge -in tutta obiettività intellettuale- ad un evidente collegamento tra l’ipotesi degli “antichi astronauti” o “paleo-contatto”, e la nascita delle prime grandi religioni, poi trasformatesi nell’arco dei millenni, in seguito alle varie manipolazioni di coloro (ossia gruppi e potentati umani) che nel tempo ne hanno preso il controllo e gestione, nelle attuali diverse fedi religiose e relative, numerose, varianti. 

Come è giusto che sia, alla fine di questo loro quantomeno intrigante lavoro, gli Autori G. Pellegrino e U. Telarico, lasciano ai lettori la difficile scelta e cioè: a)- assumere -in senso metaforico- la famosa “pillola rossa” che, come nel film ‘Matrix’, apre la mente alla realtà “rivoluzionaria” ed “eretica” circa la ricostruzione della storia umana e quella della nascita delle religioni; b)- Assumere la “pillola blu” che, invece, consente di rimanere con le proprie tranquillizzanti quanto antropocentriche, tradizionali convinzioni, in un perpetuo stato di “anestesia cognitiva e quiescenza intellettuale” o, secondo la terminologia dell’attuale neo-lingua di orwelliana memoria, ‘TOTALE RESILIENZA’, ossia assecondamento e obbedienza nei confronti, interessi, narrazioni e scopi -peraltro, storia umana alla mano, niente affatto filantropici- dei rappresentati del così detto “potere costituito” politico, scientifico e religioso di ogni ordine e grado.

 

 

 

 

Roberto La Paglia.

Profilo: scrittore, saggista, ricercatore, autore, giornalista freelance, conduttore, ghostwriter, editing e correzione bozze, web promotion e management editoriale/musicale.

 

 

Attività:
negli anni novanta Roberto La Paglia partecipa alla redazione, alla grafica e ai testi di MYSTERIA, la prima mostra internazionale dei misteri che si terrà a Roma, Napoli e Sidney.
Questa partecipazione completerà il suo percorso e segnerà definitivamente le sue scelte future.
Inizia la sua collaborazione con riviste e periodici quali DNA Magazine, Area 51, X Times, Area di Confine, Hera, Mystero, I Misteri di Hera, L’Iniziazione, Secreta, LuxTerrae; a queste attività si affiancano numerose conferenze a carattere divulgativo.
Dal 2000 ad oggi il suo interesse si sposta sui canali multimediali; interviene in qualità di esperto sul canale web tv Eclissia, collabora con la testata online WikiNews e con il portale Sevenradio.it/Seven Network.
Dal 2010 al 2011 conduce la trasmissione radio “Cose dell’Altro Mondo” su Radio Universal.
A partire dal 2012, mentre continua la sua produzione editoriale, è presente in rete quale ideatore e direttore editoriale della rivista digitale SIGNS Magazine
Nel 2017 lancia il progetto di una nuova rivista digitale, Tabulae, per la quale cura ancora una volta il ruolo di direttore editoriale.
Nel 2018 inizia una collaborazione con il canale youtube ‘Misteri Channel Show’ intervenendo come ospite in varie puntate dedicate al mistero; per lo stesso canale scrive la sceneggiatura di alcune puntate.
Nel 2019, sempre per Misteri Channel Show, insieme al regista Dario Sanfilippo, scrive e interpreta il film ‘FRAGMENTUM – La lettera del Diavolo’.
Sempre nel 2019 inaugura il proprio canale Youtube, ‘Frontiere Proibite’, canale tematico sui misteri che prende il nome dal format omonimo, nel quale si occupa settimanalmente di misteri con puntate tematiche, interviste e approfondimenti.
Nel 2020 ritorna al cinema, scrivendo e interpretando sempre per ‘Misteri Channel Show’ ‘FRAGMENTUM II I volti del Male’.
Nel 2021, ancora una volta con la regia di Dario Sanfilippo, il terzo capitolo di ‘FRAGMENTUM’, che andrà in onda sul suo canale ‘Frontiere Proibite’.

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Canale Youtube di Frontiere Proibite: https://www.youtube.com/c/FrontiereProibite

Cenni Biografici sugli Autori del libro ‘L’arrivo di esseri alieni sulla Terra e la nascita delle religioni’.

Giovanni Pellegrino: È assistente di storia delle religioni presso l’Università di Salerno, è stato Professore di Sociologia e Storia delle religioni presso l’Università popolare di Napoli, nonché docente di Sociologia e Psicologia sociale presso l’Università della Terza età di Salerno e di Cava dei Tirreni. È autore di numerosi articoli su giornali, siti internet riguardanti la storia delle religioni, la sociologia l’ufologia, la filosofia e la letteratura, ed è autore di 16 libri riguardanti gli argomenti ora citati. Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche su emittenti private locali riguardanti la Sociologia, la Psicologia sociale e l’Ufologia. Ha conseguito inoltre sei Lauree in Medicina, Pedagogia, Materie letterarie, Lettere moderne, Filosofia, Sociologia.

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Umberto Telarico: Ha frequentato l’Istituto Tecnico Nautico ‘Duca degli Abruzzi’ di Napoli, si poi specializzato in programmazione elettronica. Dal 1971 al 2013 ha lavorato come informatico presso l’Ospedale Generale ‘Antonio Cardarelli’ e l’AORN ‘Santobono-Pausilipon’ sempre nel napoletano. Dal lontano 18 luglio 1967, in seguito all’avvistamento diurno di un grosso oggetto tubolare luminoso di colore bianco ossia di un OVNI (verificatosi nel cielo della località montana di Bomerano (Agerola, Napoli), ha iniziato ad interessarsi alla questione degli oggetti volanti non identificati (UFO) e aspetti connessi. Dal 1971 ha fatto parte prima del ‘Centro Clipeologico Partenopeo’ (CCP, Diretto dal Dr. Luciano Cattaneo) e poi, a tutt’oggi, è socio del ‘Centro Ufologico Nazionale’ (CUN, Diretto dal sociologo Dr. Roberto Pinotti) con l’attuale incarico di Coordinatore per la regione Campania. Nell’arco degli anni ha scritto numerosi articoli, diverse monografie tematiche, e diversi libri tutti incentrati sui vari aspetti della questione degli UFO e presenza aliena. Ha partecipato (come relatore) a diverse conferenze, convegni (tra cui per 5 volte a quello internazionale di San Marino organizzato dal CUN), trasmissioni radiofoniche e televisive tra cui: ‘Al Rogo al Rogo’, il ‘Maurizio Costanzo Show’, ‘Ore 12’ presentato da Gerry Scotti, ‘Mixer’ condotto da Gianni Minoli, e ‘Mistero’ condotto da Raz Degan.

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