I transistor a giunzione bipolare, comunemente noti come BJT (Bipolar Junction Transistor), sono tra i componenti fondamentali dell'elettronica analogica e digitale. Introdotti negli anni '50, i BJT hanno rivoluzionato il mondo dell'elettronica, diventando elementi chiave in circuiti amplificatori, oscillatori e commutatori. Questo articolo fornisce una panoramica completa sul funzionamento, le tipologie e le applicazioni dei transistor BJT.
Principio di funzionamento.
Il transistor BJT è un dispositivo a semiconduttore composto da tre strati di materiale drogato, che formano due giunzioni PN. A seconda della disposizione di questi strati, i BJT si dividono in due tipologie principali: NPN e PNP. In entrambi i casi, il transistor è dotato di tre terminali: l'emettitore (emitter), la base (base) e il collettore (collector). Il funzionamento del BJT si basa sul controllo della corrente che fluisce tra l'emettitore e il collettore attraverso la base. Quando una piccola corrente viene applicata alla base, essa modula una corrente molto più grande tra emettitore e collettore, permettendo al transistor di funzionare come amplificatore o interruttore. Questo effetto è noto come "guadagno di corrente" ed è una delle caratteristiche distintive dei BJT.
Tipologie di BJT.
Esistono due principali tipologie di transistor BJT, classificate in base alla disposizione degli strati di materiale drogato:
Transistor NPN: in un transistor NPN, uno strato di materiale di tipo P (base) è racchiuso tra due strati di materiale di tipo N (emettitore e collettore). Quando una tensione positiva viene applicata alla base rispetto all'emettitore, gli elettroni vengono iniettati dalla regione N dell'emettitore verso la base, dove una parte di essi ricombina con le lacune. La maggior parte degli elettroni, tuttavia, attraversa la base e raggiunge il collettore, generando una corrente significativa.
Transistor PNP: in un transistor PNP, uno strato di materiale di tipo N (base) è racchiuso tra due strati di materiale di tipo P (emettitore e collettore). In questo caso, una tensione negativa applicata alla base rispetto all'emettitore inietta lacune nella base, che poi fluiscono verso il collettore. I transistor PNP sono meno comuni degli NPN a causa della minore mobilità delle lacune rispetto agli elettroni.
Vantaggi dei BJT.
I transistor BJT offrono numerosi vantaggi, tra cui:
- Elevato guadagno di corrente: i BJT sono in grado di amplificare segnali con un guadagno molto elevato, rendendoli ideali per applicazioni analogiche.
- Linearità: i BJT hanno una buona linearità nella regione attiva, il che li rende adatti per amplificatori audio e RF.
- Robustezza: sono dispositivi robusti e affidabili, in grado di operare in un'ampia gamma di condizioni.
Svantaggi dei BJT.
Nonostante i loro vantaggi, i BJT presentano anche alcuni svantaggi:
- Consumo energetico: i BJT richiedono una corrente continua alla base per funzionare, il che può portare a un consumo energetico più elevato rispetto ad altri tipi di transistor, come i MOSFET.
- Sensibilità alla temperatura: le prestazioni dei BJT possono variare significativamente con la temperatura, richiedendo circuiti di compensazione in alcune applicazioni.
- Velocità di commutazione: sebbene i BJT siano veloci, non sono sempre adatti per applicazioni ad altissima frequenza, dove i FET possono essere preferibili.
Applicazioni dei BJT.
I transistor BJT trovano applicazione in una vasta gamma di settori, grazie alle loro caratteristiche uniche. Alcune delle principali applicazioni includono:
Amplificatori: i BJT sono ampiamente utilizzati in circuiti amplificatori, sia in applicazioni audio che RF. La loro linearità e il loro elevato guadagno li rendono ideali per queste applicazioni.
Oscillatori: nei circuiti oscillatori, i BJT sono utilizzati per generare segnali periodici, come quelli necessari nei trasmettitori radio e negli orologi.
Commutatori: i BJT possono funzionare come interruttori elettronici, aprendo o chiudendo circuiti in risposta a segnali di controllo. Questa funzionalità è utilizzata in applicazioni come i regolatori di tensione e i driver di motori.
Circuiti logici: sebbene i MOSFET siano più comuni nei circuiti integrati digitali, i BJT sono stati ampiamente utilizzati nelle prime generazioni di circuiti logici, come quelli basati sulla tecnologia TTL (Transistor-Transistor Logic).
Sensori: i BJT possono essere utilizzati come sensori di temperatura o di luce, sfruttando la loro sensibilità alle variazioni ambientali.
Articolo del Dottor Bishop e del Webmaster dell'Ansu.