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Il professionista che desidera un portatile leggero, veloce e subito pronto all'uso, dovrebbe orientarsi un notebook dotato di dischi di memoria SSD piuttosto che hard disk. Questo perché, quando si parla di velocità, spazio e consumi, l’SSD non ha rivali.

L'hard disk, o HDD, è la memoria fissa di un PC ed è formato da un disco magnetico e da una testina che scrive e che serve a memorizzare tutti i dati presenti nel PC, dal sistema operativo ad ogni altro tipo di file. Naturalmente, più dati ci sono da scrivere più il PC può risultare lento, esattamente quello che nessun professionista desidera, quando si deve essere sempre operativi. Per questo, sono sempre più diffusi modelli di notebook dotati di SSD, Solid State Drive, cioè dischi a stato solido. È il caso, per esempio, di Apple con i suoi MacBook e degli Ultrabook, in entrambi i casi notebook ultraleggeri e velocissimi. Un SSD è sempre una memoria fissa come l'hard disk, ma fatta in modo diverso: è composto da tanti chip di memoria flash, come la RAM, che hanno dalla loro parte vantaggi fondamentali al fine della portabilità e della leggerezza. Questo perché:

A) Gli hard disk classici si affidano a parti meccaniche in movimento (dischi, motori e testine) per scrivere i dati, gli SSD invece a memorie flash di tipo NAND, da cui deriva uno dei principali vantaggi, quello delle ridotte dimensioni fisiche e della leggerezza. Ne consegue che un notebook con SSD è notevolmente più sottile, molto più leggero e resistente di un notebook con hard disk.

B) Un notebook dotato di SSD può avviarsi in pochi secondi e caricare programmi con grande velocità, portando a compimento il lavoro più rapidamente. Quello che conta per qualsiasi professionista, infatti, è l'accesso immediato e veloce al proprio PC, senza aspettare, ad ogni accensione, il caricamento del sistema operativo e dei programmi. Anche quei pochi secondi in più, infatti, possono risultare "snervanti" per chi deve connettersi prontamente alla sede centrale, cercare velocemente un file, inviare al volo un documento urgente o mostrare una presentazione a un cliente.

C) Un SSD è meno sensibile a improvvise interruzioni di corrente o a sbalzi di tensione, è meno sensibile a temperature estreme e a campi magnetici esterni rispetto a un HDD; ne consegue che un professionista può stare più sicuro per la tutela dei propri dati.

D) Un SSD è più solido rispetto un hard disk classico perché quest’ultimo, essendo costituito da parti meccaniche, è sempre in movimento.

E) Gli SSD sono silenziosi mentre gli HDD, movendosi, producono sempre un leggero rumore.

I notebook con memorie SSD offrono, per contro, una minore capienza rispetto ai PC con Hard Disk: nel caso degli SSD, infatti, la memoria si attesta sui 250 GB o 500 GB, valori molto minori ai 2, 3, 4 TB offerti da un Hard Disk. Quindi, quando preferire un HDD o un SSD? Dipende dalle esigenze di archiviazione del professionista: preferire un notebook dalla grande capacità di archiviazione (in questo caso, meglio un notebook con Hard Disk), oppure orientarsi soprattutto su velocità, leggerezza e resistenza (offerte da un PC con SSD). In ogni caso, per ovviare al "minore" spazio di archiviazione di un PC con SSD, si può sempre considerare una soluzione di storage esterna, utilizzando gli Hard Disk portatili, per esempio, che possono arrivare anche a contenere 4 TB di dati.

Fonte: https://www.monclick.it

 


 

 

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