Alcuni si sono spinti ad affermare che gli extraterrestri che visitano il nostro pianeta NON vogliono una nostra guerra nucleare, che faranno di tutto per impedircelo, segnalando che essi avrebbero gia' dimostrato le loro capacita' di eventualmente paralizzare le armi atomiche russe ed americane. Ma perche' tutta questa avversione per la nostra ipotetica autodistruzione se avrebbero una distanza di sicurezza pari a diversi anni luce, oppure di almeno milioni di chilometri da eventuali avamposti su Marte o altri mondi?

 

 

La Luna non ha atmosfera e quindi eventuali loro insediamenti in loco sarebbero completamente stagni, se anche qualche particella radioattiva arrivasse sul suolo lunare che danno potrebbe mai fargli? Forse sono interessati alla biodiversita' delle nostre risorse naturali, per facilitare le loro colonizzazioni di pianeti morti? Sono grandi altruisti? Gli siamo utili? Esitono effetti delle armi nucleari che non conosciamo ancora, ma che producono danni a grandi distanze cosmiche? A tutte queste teorie ne possiamo forse aggiungere un'altra.

 



Se un ufologo parla di "zone finestra" oppure di "wormhole" sta' affermando che nel nostro mondo ci sarebbero delle "falle" (naturali o artificiali che siano) in questa o quella zona, da cui alcuni ufo entrerebbero ed uscirebbero. Vie facilitate, da cui le astronavi aliene entrerebbero ed uscirebbero, compiendo lunghi viaggi in pochi secondi. Quante centinaia di volte ne avete sentito parlare?

 

 

Se cio' fosse vero un pianeta alieno non sarebbe quindi sempre a distanza di vari anni luce, ma sarebbe come se "confinasse" con il nostro, fino a sembrare una "dimensione parallela" (senza esserlo, in realta' sarebbe un mondo interconnesso con il nostro, il film "Stargate" del 1994 ha reso popolare questa ipotesi).

 

 

In questo caso, se sulla Terra si combattesse un'eventuale guerra atomica, o gli extraterrestri chiudono le "falle" (bloccando parte del traffico interstellare) oppure le sostanze radioattive finiscono in massa anche nei loro ecosistemi (la polvere generata dalle esplosioni nucleari sarebbe anche enormemente facilitata a passare anche attraverso ipotetiche "squarciature spazio temporali" larghe pochi centimetri). E' per evitare questi problemi che vogliono impedirci di combattere una guerra nuclare sulla Terra?

 



Se una ipotetica civilta' galattica installasse una ragnatela di suoi "cunicoli" in giro per le stelle potrebbe mettere gli sbocchi solo dove viene autorizzata (per esempio i pianeti di razze alleate) oppure su mondi non sviluppati che sono teoricamente indipendenti (tipo il nostro). Per esempio i Rettiliani potrebbero non poter mettere "scorciatoie" nei pressi dei sistemi solari a loro ostili? Se cosi' fosse ogni pianeta "worm-izabile" sarebbe utile come sbocco della propria "rete di mondi interconnessi", e doverlo isolare per evitare la contaminazione radioattiva diventerebbe una notevole seccatura, oppure un vantaggio per altre razze che possono godere di migliori "rotte cosmiche" facilitate? Siamo sicuri che l'eventuale ostilita' di presunti extraterrestri, nei confronti di una nostra autodistruzione radioattiva, sia sempre e solo dovuta all'altruismo?

D.D. , Ansu.

 

 

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