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Questo è il sito ufficiale dell'Associazione Nazionale Studi Ufo - A.N.S.U.

CHUPACABRAS E M.A.M.

Ufficialmente la storia delle MAM (Mutilazioni Animali Misteriose) nasce il 9 settembre 1967, con il caso della cavalla Lady, vicino ad Alamosa, nella S.Luis Valley (Colorado).

 



Testa completamente ripulita da carne e muscolo, scomparsa di cervello, organi e midollo,nessuna traccia di sangue o pneumatici attorno all’animale, nel terreno 15 tracce circolari ed un cerchio di 3 piedi formato da 6 o 8 buchi, ognuno di circa 4 pollici di diametro e 3-4 di profondità, a 40 piedi dal corpo dell’animale un cespuglio danneggiato.

 

 

 

Radioattività attorno alle tracce circolari, che decresce verso la vittima, un taglio dal collo fino alla base del petto con incisione chiara e verticale (carne aperta e cauterizzata da un laser moderno), no sangue su pelle e terreno, asportazione cuore, polmoni e tiroide, mediosterno completamente vuoto e asciutto. (in pratica estrazione del cuore senza emorragie).



In Francia, 2000 pecore sono state mutilate e spellate presso le grotte di Verdon, nel Var. Curiosamente, nella zona esiste una leggenda rinascimentale, di una gigantesca bestia, ritenuta un lupo mannaro, che già nel ‘500 macellava gli animali. In Inghilterra il 15 luglio 1977, 15 cavalli furono ridotti a pezzi in Cornovaglia nel giro di 100 metri e le carcasse si sarebbero decomposte nel giro di una sola giornata. Contemporaneamente in Italia, nel triangolo compreso fra Parma, Piacenza e Genova, sull’Appennino, un animale misterioso avrebbe terrorizzato i villeggianti ed aggredito i vitelli. Ancora in Francia esiste una documentazione antica, custodita a Parigi, composta da un disegno circa una mostruosa bestia mannara che aveva “già divorato una ventina di persone, soprattutto fanciulli e specialmente bambine…” Gevaudan è una regione montuosa della Francia, situata tra l’alta Loira e il Cantel. Nel XVIII° secolo un lupo, o in ogni caso un mostro di dimensioni spaventose, coperto di pelame rosso scuro o rossastro avrebbe messo in allarme l’intera regione. Come spesso succede, della bestia non fu trovata alcuna traccia. Poco tempo dopo sembrò che un contadino fosse riuscito ad uccidere l’animale sparandogli con una spingarda caricata con 5 colpi di polvere, 35 pallettoni e un proiettile di grosso calibro. Il giorno dopo si scoprì però che la bestia era soltanto stata ferita ad un occhio. Dopo di che la storia sfumò e si perse.

NOTE: la prima leggenda parla di un lupo mannaro; è noto che in tutti i casi di presunto Chupa, il colpevole è sempre identificato inizialmente come lupo, felino o grosso cane randagio. Notare che il contadino che ha sparato alla bestia, ha usato una quantità esagerata di fuoco solo per ferirla. Anche ammettendo un certo margine d’errore sulla mira del contadino, sull’esattezza del tiro della spingarda, sul presunto movimento dell’animale e sulla possibile esagerazione del contadino nel riferire i fatti accaduti, non è spiegabile una tale dispersione di proiettili se l’animale non ha pelle coriacea, infatti, le cronache riferiscono che è stato colpito ad un occhio, in altre parole in un punto vulnerabile del corpo. La seconda cronaca riferisce di un mostro coperto di pelame rosso scuro o rossastro. Notare che pochi anni fa un contadino sudamericano, dopo un incontro faccia a faccia con un Chupa lo descrisse come un grosso animale con pelo color rame.



Poco tempo fa iniziò a girare la voce che la NASA aveva catturato un Chupacabras. Un militare che aveva assistito alle operazioni di cattura riferì che la creatura era alta un metro e venti, era parzialmente pelosa e dava l’impressione di librarsi in aria. Una pattuglia militare inviata a perlustrare il deserto sarebbe poi tornata portando delle strane uova, trovate nel luogo ove le tre creature erano state sorprese. Inutile far notare che l’altezza dell’animale (1.20m) corrisponde con la statura degli alieni Grigi. Il resto corrisponde alla maggior parte della descrizioni.



A Tarquinia (24/02/00) una capra di grandi dimensioni è stata completamente divorata. Era a 1.5 Km in linea d’aria dall’allevamento di provenienza, proprio sul ciglio dell’Aurelia Bis. Dell’animale rimangono solo la spina dorsale e la pelle: la carne, svuotata fino all’ultimo brandello. Notare che i vasi sanguigni cutanei sono intatti.

 

 

I pastori che sabato trovarono l’ennesima pecora sbranata, avevano raccontato di aver visto fuggire a 400m di distanza un grosso animale nero: una bestia capace di strappare le cosce dalla carcassa di una pecora di 60Kg e portarsele via. Intanto negli Stati Uniti altre mucche, di isolati allevamenti di bestiame degli stati ad ovest degli USA, sono state uccise, sezionate e private di alcuni organi. Tutte le modalità seguono quelle delle MAM precedenti. (e la storia continua…). A San Rossore, in provincia di Pisa; sarebbero stati trovati, dopo due o tre giorni dalla loro scomparsa e a chilometri di distanza, diversi cavalli mutilati. A San Rossore esiste un ippodromo, dal quale potrebbero provenire gli animali.

 

 

Cosa si può concludere? Almeno per ora, sembra che di queste creature ne esistano due specie, o siano la stessa specie, ma con lievi caratteristiche diverse. Infatti, sembra che un tipo abbia il pelo nero e l’altro rosso rame. Inoltre sembra che esista un’ulteriore sottocategoria, con gli occhi neri, infatti, il 95% delle testimonianze riferisce “occhi rossi come laser”, ma esiste tuttavia un 5% di testimonianze che riferiscono di grandi occhi neri. Ora, possono essere formulate diverse ipotesi; il fatto che molte descrizioni riferiscano di occhi rossi come laser potrebbe significare:

1. che i testimoni si sono “copiati” nelle testimonianze.

2. che i testimoni hanno assegnato all’animale le caratteristiche dell’iconografia tipica di vampiri e lupi mannari.

3. che i testimoni riferiscano esattamente ciò che hanno visto, in altre parole, che la bestia abbia effettivamente “occhi rossi come laser”.

Punto in comune con almeno il 50% dei ritrovamenti di animali mutilati è che i cadaveri delle vittime si trovano anche a chilometri di distanza dal posto di provenienza. Quindi, devono esservi stati trasportati. Ed è qui che sorgono altri problemi:

1. Come può un animale più piccolo della vittima trasportare il cadavere per chilometri senza lasciare tracce nel terreno? C’è bisogno di un mezzo di trasporto, e di esseri intelligenti:

2. E qui sorge un ulteriore problema. Va bene caricare la vittima su un camion (Notare che il peso morto di un cavallo si aggira intorno ai 400/500Kg), ma poi bisogna andare a Km di distanza e depositare i corpi senza spargere sangue e lasciare tracce di pneumatici nel terreno. Ora, trasportare 500Kg di carne di cavallo in mezzo ad un campo appena arato o sulla corsia di una tangenziale è difficile da fare senza lasciare tracce al suolo. L’unica maniera possibile è depositare il corpo dell’alto. E qui sorge un altro problema.

3. Si può scartare in partenza l’idea che siano stati depositati da un elicottero, infatti i contadini danneggiati riferiscono di non aver udito rumore. Un elicottero che staziona su un campo per depositare un cadavere di 500Kg farebbe un bel po’ di rumore. E poi si rileverebbero tracce di scarpe umane al suolo, non orme canine.

4. Bene, ora che abbiamo specificato queste problematiche, ce n’è un’altra. Se andiamo supponendo che il corpo sia stato depositato da un velivolo alieno, bisogna porsi una domanda: se entità aliene prelevano esseri terrestri per motivi scientifici, ma con il risultato finale di lasciare sulla Terra ciò che rimane dagli studi, perché cauterizzare le ferite? Insomma, è come se noi asportassimo un’appendice e poi, per eliminarla, la cauterizzassimo; un tale comportamento appare assurdo!

 

 

Sempre riguardo al mezzo di trasporto possiamo notare che in tutti i casi in cui c’è traccia di atterraggio di oggetto volante al suolo, si tratta di vittime molto grosse e pesanti (tori, mucche, cavalli) e non si rilevano impronte umane sul terreno. Al contrario, quando le vittime sono animali da cortile (cani, gatti, polli, galline, …), non ci sono tracce di atterraggio, ma si rilevano orme canine al suolo. Ora; sembra che in queste morti ci sia uno sfondo di razionalità per quanto riguarda l’abbandono del cadavere. Difatti anche noi, per esempio, quando andiamo a fare la spesa, se abbiamo solo un pacchetto di biscotti è facile che andiamo a piedi o in bicicletta, ma se dobbiamo fare la spesa della settimana, allora andiamo in auto.



Negli Stati Uniti sulle vittime di un attacco di Chupa fu ritrovato un liquido bianco vischioso, che alle analisi risultò composto di alluminio, titanio, ossigeno, silicio e materiali sconosciuti non presenti sulla Terra. Lo stesso liquido fu ritrovato a Pescia, ma questa volta si trattava di una sostanza verde gelatinosa che ricopriva le vittime (solo galline non completamente dissanguate)

 

 

La stessa sostanza ritrovata a Pescia è stata ritrovata a Porto Rico dopo che un essere misterioso (identificato nel Bigfoot) aveva tentato di attaccare due piantoni della base militare americana dell’isola. Si trattava di una sostanza liquida verde e luminescente sparsa sul terreno e sulle foglie circostanti. Ancora a Porto Rico un altro piantone, ma questa volta Portoricano, sparò contro un’ entità misteriosa, identificata anche questa come un Bigfoot, ma questa volta la sostanza era rossa, di consistenza fresca ed oleosa. Successive analisi rivelarono che questo “sangue” conteneva cellule di sangue umano, cellule di sangue animale e di clorofilla; inoltre quando il sangue era posto al buio risplendeva di verde, con una strana fosforescenza, come fosse radioattivo. Ora; con un sangue così composto l’unica soluzione è un esperimento genetico… Altra cosa da notare, il Bigfoot avvistato in questo caso, secondo la ricostruzione ha pelo nero (!!!) e “occhi rossi come laser” (!!!)

 

 

 

I mezzi di informazione riferiscono che il chupa non abbia mai attaccato l’uomo, ma una misteriosa morte c’è stata e guarda caso le modalità erano le stesse delle mutilazioni animali… Il caso successe nel 1979, quando due cacciatori in Idaho trovarono il corpo nudo di un uomo orribilmente mutilato, con addosso solo indumenti intimi. Le mutilazioni constavano nella totale asportazione degli organi sessuali, delle labbra ed altri tagli classici delle MAM. Prevedibilmente sul terreno circostante non furono rilevate tracce di scarpe o pneumatici. Le ricerche del carnefice rilevarono soltanto che la zona era molto frequentata dai dischi volanti e che le MAM su animali erano all’ordine del giorno. Altro caso, nello stato di Washington un animale “The Green River Killer” aggredì 30/40 giovani donne mutilandole come nelle MAM. Non è piacevole, ma bisogna confrontare questo ultimo caso con quello illustrato nella prima pagina ed evidenziato in verde. Si parla di un mostro che divora bambini, ma soprattutto fanciulle…



Se il colpevole del massacro fosse un esperimento genetico di un Governo, magari sfuggito di mano agli scienziati, il Governo responsabile sarebbe accusato di pluriomicidio nei confronti della popolazione ed in questo caso non si tratterebbe più del risarcimento del prezzo di qualche mucca, che sarebbe facilmente aggirato con cavilli legali dagli avvocati del Governo, ma dell’accusa di strage di 40 persone. Ed in quest’ultimo caso non basterebbe qualche cavillo legale a scagionare i colpevoli. Così sarebbe ragionevole un’azione di copertura (cover up) da parte delle autorità, che necessitano di non essere accusate, ma di gettare acqua sul fuoco. Ora non rimane che riassumere le prove e le varie soluzioni. Si è affermato che il Chupa potrebbe essere:

1. Un esperimento genetico alieno.

2. Un esperimento genetico terrestre.

3. Un essere alieno (EBE).

4. Una forma di vita terrestre, ma sconosciuta.

5. Un’invenzione dei testimoni danneggiati.

6. Lo scherzo di qualche burlone.

7. Il rituale di sette sataniche.



Abbiamo queste caratteristiche:

1. Radioattività attorno al cadavere.

2. mutilazioni varie nel corpo.

3. rimozione organi interni.

4. tagli netti e cauterizzati.

5. assenza di sangue nel corpo o sul terreno.

6. grande quantità di fuoco per ferire l’aggressore.

7. chupa catturato dalla NASA.

8. utilizzo di ufo per vittime di grandi dimensioni.

9. elicotteri non identificati nella zona.

10. liquido umano/animale/vegetale.

11. uccisione di 40 esseri umani.

12. misteriosa scomparsa del carnefice.

13. impronte di circa 5/10 cm di diametro.

14. assenza di rigor mortis.

15. recinti, gabbie, reti metalliche tranciate di netto.

16. segni molto profondi su alcuni alberi.

17. tralcio di vite divelto.

18. vicinanza della proprietà ad un centralina Enel.

19. apertura di ganci e catenacci.

20. travi di legno segnate da artigli.

21. vittime allineate.

22. assenza di rumore durante la carneficina.

23. due o più segni sulla gola o sulla schiena delle vittime.

24. gli animali selvatici carnivori non toccano i cadaveri.

25. scomparsa dei cadaveri.

26. mai ossa spezzate.

27. spina dorsale incrinata.

28. presenza di leggende che raccontano il fenomeno.



Ora non rimane che iniziare ad accostare le modalità con le ipotesi:

1. La radioattività attorno al cadavere è possibile nel caso ci sia atterraggio di un oggetto volante non terrestre per depositarlo, non di certo nei rituali di sette sataniche o di burloni.

2. Le mutilazioni non seguono il rituale delle sette sataniche.

3. Nessun animale predatore terrestre riuscirebbe ad estrarre un cuore senza spargere sangue e neanche un chirurgo terrestre.

4. Di sicuro il laser non esisteva nella tecnologia del 1969 e i soliti animali predatori terrestri di certo non cauterizzano le ferite.

5. Sette sataniche, animali e burloni lasciano tracce di scarpe, orme di pneumatici e sangue nel terreno.

6. Risulta evidente che l’aggressore ha corporatura coriacea ed è molto agile.

7. Per ora non si può ancora dire niente sul presunto chupa catturato dalla NASA. Per quanto ne sappiamo potrebbe anche essere solo una falsa voce.

8. Per questo punto o si tratta di un esperimento governativo, ma si deve ammettere anche un’ottima dose di cover up, o si ritiene opera di entità aliene.

9. Elicotteri, presumibilmente del governo, senza insegne, che pattugliano la zona possono dimostrare che il governo sta compiendo qualche esperimento o che stia sorvegliando che siano rispettate le condizioni di un “patto scellerato”.

10. Questo può essere solo frutto di un esperimento genetico: terrestre o alieno.

11. Per l’uccisione di 40 esseri umani, si potrebbe supporre l’idea di un serial killer, ma rimane il fatto che i serial killer non mutilano la gente con dei laser e la dissanguano senza lasciare tracce nel terreno! E questo vale anche per sette sataniche. Ritorna a galla l’ipotesi del “patto scellerato”.

12. Per questo punto bisogna ammettere che è facile che qualcuno possa dileguarsi in fretta in certe zone di campagna, ma non di certo nella foresta pluviale, in un intrico di rami e vegetali, in zone del pianeta che devono ancora essere esplorate.

13. Queste impronte rivelano che non si può trattare di un cane randagio e che l’animale è bipede e si sposta saltando (come un canguro), ma con la differenza che i canguri sono erbivori, e di certo non vampirizzano pollame o bovini!

14. Questo è un bel paradosso! Assenza di Rigor Mortis nel 90% dei casi e nel restante 10% decomposizione dei cadaveri delle vittime in un lasso di tempo troppo ridotto. Di sicuro questo non è possibile nel caso di sette sataniche o cose simili.

15. Questo è possibile solo se l’aggressore è provvisto di arto prensile e di una certa intelligenza per aprire lucchetti, mentre per aprire chiavistelli basta l’intelligenza di un animale selvatico come una volpe o una faina.

16. Per i segni sono necessari artigli.

17. Per il tralcio di vite divelto è necessaria una forza spaventosa.

18. Questo è un bel punto. Sembra che il chupa emetta ronzio quando attacca. Bene, forse il ronzio di una centralina Enel gli suggerisce che nella zona ci sia un suo simile. Forse lo va a cercare e non trovando che galline decide di sfamare la sua sete di sangue con il pollame.

19. Possibile solo con un arto prensile e un buona intelligenza.

20. Possibili solo con artigli.

21. Possibile solo con una certa intelligenza.

 

 

22. Possibile solo con una certa intelligenza e comunque insolito, perché di certo una gallina azzannata al collo starnazza ed i cani in cortile dovrebbero dare l’allarme, ma sembrano ipnotizzati.

23. Possibile solo con denti o lingua acuminati.

24. Segno che le vittime non sono state uccise da qualcosa di normale.

25. Impossibile senza un mezzo di trasporto, tra l’altro, anche silenzioso. Ufo?

26. L’aggressore segue una prassi. Inoltre l’assenza di fratture nelle vittime potrebbe significare che l’aggressore non voglia danneggiare gli organi interni, spesso asportati con tecniche all’avanguardia.

27. Nonostante tutto l’aggressione è violenta.

28. Evidenza che il fenomeno non si presenta solo dal 1969.

 

 

 

Orme dell’aggressore ed un coniglio aggredito.

 

 

 

Unghiate su un tronco d’albero e tralcio di vite divelto

Intanto, mentre scrivo, mi è stato suggerito di inserire nel rapporto anche qualche immagine del filmato sudamericano relativo al ritrovamento della carcassa di un presunto chupacabras, che le autorità si sono presto affrettate a definire un cane randagio. Seguendo il consiglio ho cercato le immagini su Internet, ne ho trovate in quantità smisurate e mi appresto ad allegarne qualcuna. Sono tutte reperibili all’indirizzo http://www.artbell.com/chupa.html .

 

 

Questa foto è stata scattata in Nebraska in una vecchia fattoria, vicino ad un silos abbandonato contenente solo salamandre, rane e serpenti. La didascalia non specifica se gli animali dentro al silos fossero stato attaccati dal chupa. Comunque, veniamo alla fotografia, che risale al 28/11/1998. Non mi sembra molto facile commentare questa foto, si tratta di un piccolo essere apparentemente senza pelo o con pelo cortissimo. La dentatura, molto evidente nella foto, non sembra quella di un cane, e neanche il muso, che sembra molto arrotondato. L’unica cosa certa di questo animale è che le dimensioni non corrispondono assolutamente alle dimensioni riferite nelle segnalazioni di chupa. Altra foto, proveniente da Dequincy (Louisiana), dove sulla strada è stato trovato uno strano animale peloso grande come un grosso cane. La didascalia riferisce (se la mia traduzione dall’inglese è corretta) che il cadavere giaceva sul bordo di una strada, probabilmente investito da un’auto, da due settimane prima che fosse scattata la foto. Anche se devo esprimere i miei dubbi che la salma della fotografia sia rimasta sull’asfalto e sotto il cocente sole della Louisiana per due settimane, dallo stato di decomposizione sembra che la morte sia molto più recente. La didascalia riferisce che aveva il muso come quello di una scimmia e il pelo veramente molto folto. Non so cosa dire, il colore del pelo corrisponde alle caratteristiche del chupa riferite dai testimoni, non si vede altro dell’animale; per dare un buon giudizio sarebbero necessarie altre foto. Bisogna però supporre anche che l’animale fotografato sia un animale del deserto texano. La foto è stata scattata da Mrs Barbara Mullins sulla Pearce road east of Temple-inland.

 

 

Come ultime immagini allego le fotografie del filmato citato prima.

 

 

 

 

 

Ora, con questa serie di immagini il discorso diventa articolato. Le autorità hanno dichiarato che si trattava delle spoglie mortali di un grosso cane, ma come si è sempre costretti a fare dopo aver sentito le versioni ufficiali, bisogna formulare delle considerazioni “sensate” sull’accaduto. La prima cosa che si nota è che la dentatura dell’animale è forse un po’ troppo “vampiresca” perché si tratti di un cane. E le zampe posteriori, o meglio, il mucchietto di ossa che resta delle zampe posteriori suggerisce (dalla mia assai ridotta conoscenza dell’anatomia animale) che l’essere si muova saltando, infatti mi pare che le zampe posteriori siano ben sviluppate e adatte al salto, mentre quelle anteriori lo siano veramente poco.

 

CONCLUSIONI: una buona parte dei testimoni dimostra di sostenere la verità. Per la maggior parte di loro si tratta di agricoltori ed allevatori sudamericani che praticano un’agricoltura ed un allevamento di sussistenza. Così danneggiati da un entità aliena non riceverebbero risarcimenti, anche perché il colpevole è ignoto. Le galline non sono assicurate e l’uccisione delle proprie galline sarebbe un autodanneggiamento. Per il resto dei testimoni, pattuglie di polizia, ufologi e curiosi non sarebbero che fonte di disturbo. Di sicuro attorno al fenomeno del chupacabras si è costruita una ragnatela di consumismo. Negli Stati Uniti si vendono magliette, portachiavi, tazze da tè e quant’altro con disegnato un ufo o un chupa. Questo è sicuramente negativo per il fenomeno e svalutante per la comunità ufologica, che viene sempre più spesso definita come “quelli che corrono dietro agli omini verdi”. Altri testimoni sono agenti di polizia o militari, quindi sono credibili. Ma veniamo al fenomeno. Sono state formulate diverse ipotesi. Non pretendo di citarle tutte, anche perché di sicuro non ne sono a conoscenza, ma per tutte quelle che ho citato ci sono elementi oggettivi che le confutano. Non siamo riusciti a trovare un’ipotesi che copra tutte le prove. C’è la possibilità che la vera soluzione del mistero copra più ipotesi. Non è assolutamente da escludere. Mentre scrivo, le ipotesi più gettonate dalla comunità ufologica sono quelle del risultato di modificazioni genetiche terrestri o aliene e di EBE.

 

Dietro alla stesura di questa relazione c’è un anno di lavoro (solo l’ultimo mese con l’aiuto del CUN) in cui ho raccolto tutti i documenti possibili sul fenomeno. E se ho sprecato tempo e denaro per questo lavoro, sono convinta che possa valere qualcosa per tutti coloro che sono veramente interessati alla fenomenologia chupacabras. La mia raccomandazione è una sola. In internet ci sono migliaia di pagine sul chupacabras ed in generale sugli ufo, ma solo il 20-30%di questi sono veramente attendibili. Il mio consiglio è questo: state attenti là fuori.



Bibliografia.

La maggior parte dei documenti usati sono stati scaricati da siti Internet, tutti raggiungibili attraverso i links forniti dal sito del CUN, La rete o inserendo la parola Chupacabras in un qualsiasi motore di ricerca.

Gli autori dei documenti da me usati sono:
Scott Corrales, Alfredo Lissoni, Thiago Liuz Ticchetti, Davide Ferrara, Terry W.Colvin, NIDS scientific staff, Stig Agermose, Christopher O’Brien, David Staples, J. Douglas Allen, Emanuele Labruzzo, David Cayton, Glenn Campbell, Don Ecker, G. Cope Schllhorn, Patricio Borlone Rojas, Pablo Aguilera, Maricely Linarte, Clarissa Altamirano, Linda Multon Howe, Vladimiro Bibolotti

Sono stati nominati tutti gli autori da me consultati, anche se magari le loro cronache non sono state determinanti per la stesura della relazione.

Spadoni Mirella

Ravenna, 25 dicembre 2000.

 


 

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