Gli scienziati della NASA stanno prendendo in seria considerazione l’idea di distruggere gli asteroidi che potrebbero avere una possibilità, seppur minima, di impattare sulla Terra. Questo scenario da film apocalittico potrebbe infatti verificarsi il 21 settembre 2135 quando l’asteroide 101955 Bennu, che attualmente orbita intorno al Sole a diverse decine di milioni di chilometri di distanza dalla Terra, potrebbe colpire il nostro pianeta. Si tratta comunque di una possibilità considerata come remota, stimata con un rapporto di 1 su 2700, stima che potrà anche cambiare e di non poco durante i prossimi decenni quando gli strumenti per studiare gli asteroidi diverranno più precisi.

Impegnati nel progetto, oltre alla NASA, sono anche la National Nuclear Security Administration e due laboratori di armi del Dipartimento dell’Energia statunitense. Bennu, che attualmente viaggia ad oltre 100.000 chilometri orari, è stato scoperto nel 1999 nel contesto del programma LINEAR per la ricerca dei NEO (near-Earth object, oggetti potenzialmente troppo vicini alla Terra). Nello specifico, gli scienziati hanno elaborato, per il momento, quello che sembra un piano ufficiale: costruire un veicolo spaziale per colpire non solo Bennu ma qualsiasi asteroide di dimensioni simili che si possa avvicinare troppo la Terra.

L’ipotetica navicella spaziale, per ora denominata HAMMER (Hypervelocity Asteroid Mitigation Mission for Emergency Response), verrebbe proiettata a mo’ di impattatore, direttamente contro l’asteroide così che la sua grande mole (sarebbe pesante più di 8,8 tonnellate) andrebbe a spaccare l’asteroide stesso in pezzetti più piccoli. Nel caso di asteroidi un po’ più grandi, si può anche pensare di dotare la navicella di un’arma nucleare per deviarne la traiettoria.

Il fisico David Dearborn del Lawrence Livermore National Laboratory dichiara a BuzzFeed News: “Se l’asteroide è abbastanza piccolo e lo rileviamo abbastanza presto, possiamo farlo con l’impattatore. L’impattatore non è flessibile come l’opzione nucleare quando vogliamo davvero cambiare la velocità del corpo in fretta”. HAMMER resta per ora solo con un progetto e non è detto che la navicella venga realmente costruita (il tutto dipenderà, come al solito in questi casi, dai costi), tuttavia lo stesso progetto verrà presentato presso il workshop Catastrophic Disruption in the Solar System.

 

Fonte ed altri link: http://notiziescientifiche.it

 


 

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