La Gran Bretagna potrebbe presto vedersi fuori dal progetto Galileo, un programma costato più di 10 miliardi di euro promosso dall’Unione Europea per costruire un sistema satellitare che possa rivaleggiare con il Global Positioning System statunitense. Il progetto Galileo sta scatenando infatti numerose discussione all’interno delle varie commissioni tra il Regno Unito e il resto delle nazioni europee. Al momento queste ultime stanno già cominciando a bloccare l’accesso di molti esperti britannici al programma nonostante manchino ancora diversi mesi prima dell’effettiva “Brexit”.

Si tratta di un problema non di poco conto per i britannici: se l’esclusione dovessero essere attuata globalmente e a livello totale, dovrebbero per forza di cose dover progettare un proprio sistema satellitare con tutte le spese che un programma del genere potrebbe portare per una singola nazione. Un portavoce del Dipartimento britannico per il commercio, l’energia e la strategia industriale, ha già riferito che la preferenza del Regno Unito è attualmente quella di rimanere all’interno del progetto Galileo come da programma e come base per una forte partnership tra britannici ed il resto dell’Europa.

Tuttavia lo stesso comunicato afferma che se il progetto Galileo non dovesse più soddisfare i requisiti di sicurezza britannici, risulta logico guardare ad altre alternative. Il ministro Del commercio britannico Greg Clark ha riferito a tal proposito: “Abbiamo chiarito che non accettiamo la posizione della Commissione su Galileo, che potrebbe seriamente compromettere la collaborazione reciprocamente vantaggiosa in materia di sicurezza e di difesa”.

Airbus, l’azienda che gestisce i servizi di controllo a terra del progetto Galileo attualmente da Portsmouth, Inghilterra, si è già impegnata e sta per trasferire alcune delle sue basi operative dalla Gran Bretagna in altri paesi europei. Se l’esclusione dovesse avvenire, si profila comunque un grosso scontro a livello legale tra Gran Bretagna e commissione europea a causa dei 1,4 miliardi di euro che i britannici hanno investito nel progetto Galileo dal 2003.

 

Fonte e link: https://notiziescientifiche.it

 

 

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